Il boy friend

In una città di provincia inglese fervono le prove di un nuovo musical. Ma la primattrice si fa male e il suo posto viene preso da una filiforme biondina di belle speranze. Ken Russell, come molti cineasti della sua generazione (venuti su a pane e Fred Astaire), covava da sempre l'ambizione di fare un grande musical come quelli del passato. Riprende una vecchia commedia di Sandy Wilson (rappresentata quindici anni prima), la manipola, la spezzetta e la ricompone, proponendola infine alla Metro (la casa che patrocinò l'ultima grande stagione del film cantato e danzato) che la finanzia. Rimettendoci (quasi) il suo futuro. Il film, costosissimo, riuscì a circolare poco. Solo a sette-otto anni di distanza, nelle riproposte televisive, il pubblico (anche quello che non ama il musical) gli rese giustizia. Una gioia per gli occhi, le orecchie e lo spirito. Glenda Jackson fa un solo numero, ma straordinario. 