Anno | 2004 |
Genere | Animazione |
Produzione | Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia, Gran Bretagna |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Anders Rønnow-Klarlund |
Tag | Da vedere 2004 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,76 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
CONSIGLIATO SÌ
|
L'animazione che non innova è già un mezzo fallimento, ma spesso, alla ricerca dell'innovazione ad ogni costo, l'animazione si frantuma a causa di trame troppo esili. Capita poi - raramente - che vengano alla luce film che sanno raccontare storie meravigliose con un linguaggio superbo, originale nella sua familiarità. È il caso di Strings che, suona strano, è il primo film interamente recitato da marionette. A muovere i fili del principe Hal, in cerca di vendetta per la morte del padre tiranno ma in realtà vittima di un complotto del perfido zio, sono stati alcuni tra i migliori marionettisti del mondo guidati dal Maestro Bernd Ogodnik. La trama è una fiaba in piena regola, che racconta una immaginaria storia dell'Iraq dopo un'immaginaria morte di Saddam, solo coi nomi cambiati. A raccontarcela sono dei pezzi di legno dipinto tenuti su da pochi fili ("strings"). Poca roba si direbbe, e invece siamo di fronte ad un capolavoro di animazione, di delicatezza e persino di recitazione. Non si spiega come Tom Hanks abbia vinto un Oscar con Philadelphia semplicemente stando immobile per tre ore davanti alla macchina da presa, quando Strings è recitato da marionette che se le avesse viste Pinocchio probabilmente non avrebbe mai desiderato diventare un bambino vero.
Toni epici e più di qualche momento di profonda e illuminante riflessione (le marionette sono consapevoli di esserlo), accompagnano una storia semplice ma mai banale, che commuove e riesce nell'ardua impresa di trasmettere buoni sentimenti senza apparire spicciola né retorica. Un gioiello di rara bellezza che tutti, grandi e piccini, dovrebbero concedersi la gioia di vedere e che invece, chissà perché, non uscirà mai nelle nostre sale. Peccato.
Tuoni che rimbombano ovunque, nubi fitte miste a nebbia che erigono muri invalicabili, saette che devastano un cielo plumbeo come il calcio di un revolver pronto a sparare, tutto a Strings sembra morto, vacuo. La vita invece regna sovrana. Ogni singola marionetta che abita questo mondo fiabesco è connessa a delle corde (strings appunto) che, manovrate da una forza superiore, dona a questi ciocchi [...] Vai alla recensione »
Originale e veramente bello, nonostante la trama sia un po' banale. cosa che però viene oscurata dalla stranezza del film.