Titolo originale | Lista de espera |
Anno | 2000 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia, Messico, Spagna, Cuba |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Juan Carlos Tabío |
Attori | Jorge Perugorría, Vladimir Cruz, Tahimi Alvariño, Antonio Valero, Saturnino Garcia . |
MYmonetro | 3,28 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una stazione, autobus strapieni e una lunga lista d'attesa. Ma l'attesa si trasforma in occasione di ritrovata solidarietà.
CONSIGLIATO SÌ
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Una stazione, autobus strapieni e una lunga lista d'attesa. Ma l'attesa si trasforma in occasione di ritrovata solidarietà. Progressivamente le tensioni calano, risbocciano passioni sopite, nascono nuovi amori. E, soprattutto, si lavora insieme per migliorare quel piccolo mondo che è la fatiscente stazione d'autobus. Dopo Fragola e cioccolato e Guantanamera,girati con lo scomparso Tomas Gutiérrez Alea, Tabio realizza una piccola commedia che riconcilia con il cinema.
Tabio confeziona una commedia semplice e briosa che si concede anche il lusso, in apertura, di citare esplicitamente Bunuel. Un gruppo di persone rimane bloccato in un’isolata stazione di servizio per il guasto ad un autobus. Quello che sembra un incubo kafkiano si trasforma piano piano in una convivenza dove viene fuori il lato migliore degli uomini.
Tra sogno e realtà... una commedia che trasmette ottimismo e speranza per il futuro in un mondo dove tutto va a rotoli.
Lista d'attesa è un raro caso di rapporto non conflittuale fra cinema e letteratura. Leggendo l'omonimo racconto del connazionale Arturo Arango (pubblicato nel 1994 ed edito in Italia da Fazi), il cineasta cubano Juan Carlos Tabío ha avuto subito voglia di trarne un film; e dal canto suo lo scrittore non ha avuto problemi a concedere che la pagina venisse adattata alle esigenze dello schermo in piena [...] Vai alla recensione »
È come se tutto il popolo di Cuba si fosse dato appuntamento nella piccola, sperduta stazione di autobus in cui si svolge L'sta d'attesa, di Juan Carlos Tabio. Un edificio fatiscente, sulla riva del mare: una metafora trasparente del Paese di Fidel, con la manutenzione rimandata all'infinito, i richiami continui al senso civico e ai "doveri" rivoluzionari, i beni più elementari che scarseggiano o addirittur [...] Vai alla recensione »
È un’utopia, quella narrata in Lista d'attesa. D'altra parte, un'utopia non sempre vale l'altra. Alcune - la maggior parte? - amano le grandi parole e i rulli dei tamburi, e al loro suono combinato si danno da fare per mettere in marcia gli uomini e le donne, tesi alla metà e tutti bene allineati dietro un capo carismatico. Altre - la gran minoranza? - preferiscono toni e ritmi più trattenuti, più [...] Vai alla recensione »
In una stazione ancora lontana dall'Avana, un pullman, tanto per cambiare, si rompe. Le persone che da ore lo attendevano, sono così costrette a "rilassarsi", perché chissà quando arriverà il pezzo di ricambio. L'occasione, tuttavia, viene sfruttata dai malcapitati per conoscere e per conoscersi (Marzullo docet), per tentare di convincere una donna a lasciare il fidanzato per caso e darsi all'amore [...] Vai alla recensione »
L'autobus della rivoluzione è andato in pezzi e ripararlo è inutile, perché anche i pezzi di ricambio sono obsoleti. Buttarsi sulla new economy? Abbracciare a corpo morto la flessibilità? Il gruppo di passeggeri di Lista d'attesa propone una soluzione alternativa: ricominciare da capo. Dipingendo con nuovi colori l'utopia, rinunciando a fughe ed egoismi per ritrovare il perduto valore della solidarietà [...] Vai alla recensione »
La lista è la società in crisi, l'attesa l'occasione per ricostruire. Una stazione d'autocorriera diventa metafora del mondo. Dall'omonimo racconto del cubano Arturo Arango, un sogno d'utopia voltato in commedia, in cui si ridà valore al bisogno di comunicazione e creatività nel paese che ha dimenticato, distrutto o distorto la purezza mitica del socialismo, a cui si richiama troppo fiducioso il film [...] Vai alla recensione »
La gente che per ore, per giorni, aspetta un autobus praticabile in una stazione di autobus d'una piccola città di Cuba, è la protagonista di una strana storia dalla conclusione lieta. A parte ogni merito di Lista d'attesa, è singolare vedere un aspetto e un modo di comportarsi delle persone a cui non si è più abituati. Tratto da un racconto di Arturo Arango (editore Fazi), diretto dal regista cubano [...] Vai alla recensione »