Willy Signori e vengo da lontano

Willy Signori è un giornalista del Corriere della sera, addetto alle notizie di cronaca nera. Ironia della sorte, uno dei tanti incidenti d'auto di cui scrive per il suo giornale, capita proprio a lui: un ubriaco gli taglia la strada contromano, finendo in un burrone. Qualche tempo dopo in redazione si presenta una ragazza incinta che gli da dell'assassino, essendo la fidanzata del defunto. [...] Vai alla recensione »

Ormai alla sua sesta regia, qui, in"Willy Signori e vengo da lontano"(scritto con Giovanni Veronesi e Ugo Chiti, 1989), Francesco Nuti, che alle spalle aveva giàà una notevole carriera anche come attore(anche nel trio"I GIancattivi", con ALessandro Benevenuti e Athina Cenci, sempre fioretnini come lui), ripropone un personaggio e una storia surreale.

Le situazioni comiche di questo film sono rimaste impresse nella mia memoria come per poche altre opere. Bellissimo il rapporto tra i due fratelli, con l’egoismo, straordinariamente raccontato, della disabilità. Consiglio a tutti di vederlo, un Nuti incontenibile e Haber che recita una delle sue migliori interpretazioni.

Willy è un giornalista di cronaca nera che una notte in una strada buia e tortuosa si scontra con un altra vettura provocandone la morte dell'uomo ubriaco alla guida. A distanza di poco tempo si presenta la fidanzata del defunto con tanto di pancia, la giovane colpevolizza Willy addossandogli le colpe e accusandolo di omicidio. Willy dapprima prova ad archiviare la vicenda con dei soldi, [...] Vai alla recensione »

Quando diresse nel 1989 «Willy Signori e vengo da lontano» - ventiquattresimo dvd della collana dei cento successi del cinema italiano in vendita da domani con «Il Mattino» a 5 euro più il prezzo del quotidiano - Francesco Nuti era reduce dal successo di «Caruso Pascoski». E sentiva ancora le implicazioni autobiografiche della psicoanalisi trattata in chiave sarcastica di quel film.