Titolo originale | Sea of Shadows |
Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Produzione | Austria |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Richard Ladkani, Sean Bogle, Matthew Podolsky |
Attori | Romel Eduardo Ledezma Abaroa, Rafael Pacchiano Alamán, Hector Capetillo, Andrea Crosta Marc Davis, Jack Hutton, Jacqueline Le Duc, Carlos Loret de Mola, Oscar Parra, Lorenzo Rojas-Bracho, José Eduardo Calzada Rovirosa, Cynthia Smith, Ana Lucía Hernández Sánchez, Alan Valverde, Javier Valverde. |
Tag | Da vedere 2019 |
MYmonetro | 3,35 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 13 giugno 2019
Un documentario per la salvaguardia delle balene.
CONSIGLIATO SÌ
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La storia di due specie marine a grave rischio di estinzione, tra contrabbando internazionale, pescatori messicani in rivolta e una linea invisibile che unisce il Golfo di California al mercato nero della Cina e di Hong Kong. Le reti dei pescherecci, gettate per catturare il pesce totoaba, finiscono per strangolare i sempre più rari esemplari di focena vaquita. A nulla valgono le proteste e le iniziative di volontari e scienziati marini: il pesce totoaba si è guadagnato il soprannome di "cocaina acquatica" per via dei prezzi vertiginosi raggiunti dalla vendita della sua vescica natatoria per scopi cosmetici, dall'utilità peraltro mai dimostrata. Mentre in mare si cerca di impedire la pesca illegale, sulla terraferma si aprono le indagini sulla condotta del governo messicano.
Già con The ivory game il regista - termine riduttivo visto che si occupa anche delle riprese in prima persona - Richard Ladkani era andato a fondo di uno sconcertante caso di una specie animale ridotta sull'orlo della scomparsa da una complessa filiera globale di avidità.
Nel chiedersi e nel chiedere conto alle autorità di chi possa essere "l'El Chapo di questa rete di contrabbando", Ladkani utilizza un approccio sistematico nella ricostruzione di una matassa principalmente finanziaria, e in queste sezioni del documentario, così come in quelle che si soffermano sulle ragioni dei pescatori, fa effetto pensare quanto ci si è allontanati dai fondali marini. Nonostante sia distribuito da National Geographic, Sea of shadows raramente punta sulla tradizionale estetica cinematografica dell'oceano, e quando lo fa è attraverso chiavi di straziante originalità, in particolare in una sequenza che ritrae il calvario della balena vaquita in tutta la sua gravità emotiva.