Anno | 1974 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Pier Paolo Pasolini |
Attori | Franco Citti, Ninetto Davoli, Ines Pellegrini, Christian Alegny, Margareth Clementi . |
Tag | Da vedere 1974 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,11 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
È il terzo capitolo di quella che Pasolini chiamava la "trilogia della vita" in contrapposto a quella sulla morte che aveva in mente (ma di cui fu rea... Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Il fiore delle mille e una notte ha incassato 7,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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È il terzo capitolo di quella che Pasolini chiamava la "trilogia della vita" in contrapposto a quella sulla morte che aveva in mente (ma di cui fu realizzato solo il primo segmento, Salò). Dopo Boccaccio e Geoffrey Chaucer, qui il regista friulano attinge alla novellistica orientale. Pasolini ha abolito il filo conduttore delle Mille e una notte, cioè l'intervento della bella Sheherazade in veste di narratrice, ma ha serbato alcuni celebri episodi. Il fiore delle mille e una notte è forse il più prodigo di belle immagini dei film di Pasolini, ma è anche quello più almanaccato e freddo. Eppoi il vezzo di far parlare in dialetto i personaggi popolari, si rivela qui un espediente per far colore, privo di un autentico significato.
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Una reazione alla società contemporanea, vuota e consumistica, ove il sesso viene nascosto da un moralismo ipocrita e bigotto, o mercificato nella pornografia più volgare. E' questo il motivo riferito dallo stesso Pasolini, che lo spinse a collocare la sua “trilogia della vita” nel tempo sospeso dell'alto medioevo, cogliendo le suggestioni offerte da Boccaccio, [...] Vai alla recensione »
IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE (IT/FR, 1974) diretto da PIER PAOLO PASOLINI. Interpretato da NINETTO DAVOLI, FRANCO MERLI, INES PELLEGRINI, FRANCO CITTI, CHRISTIAN ALEGNY, MARGARETH CLEMENTI Alla base v’è l’omonima raccolta di novelle arabe, sistemate in forma canonica attorno al 1400: nella vicenda del giovane Nur-er-Din, figlio di un mercante, che dapprima acquisisce come sua [...] Vai alla recensione »
Pasolini (PPP) era capace di fare grandissimi film come Uccellacci e uccellini e Salò, ma anche di fare film molto più scadenti come Medea, Edipo Re, Il Vangelo,.. Questo poteva essere un buon film se fosse stato diviso in due parti, oppure ulteriormente tagliato, perché è praticamente un insieme di storie indipendenti tra di loro legate da una debole cornice narrativa. [...] Vai alla recensione »
Prima questione: Pasolinik non conosce il linguaggio cinematografico. Seconda questione: gli interpreti sono ridicoli. Terza questione: la liberazione sessuale è cupa, laida, sa di masturbazione all'aperto. Pasolini mostra i nudi, maschili e femminili, e pare per sordido godimento suo. Pare una patologia. Quarta e ultima questione: tutto è sorretto da un meccanismo affaristico, montato [...] Vai alla recensione »
Stile migliorato dai precedenti capitoli della trilogia della vita. Le scene di nudo seppure scioccanti e in alcuni casi difficili da digerire trovano sicuramente un contesto più sensato. Pasolini è sicuramente il primo regista a dare una vera importanza ai sogni illuminatori delle nostre paure e dei nostri desideri.
Il fiore delle mille e una notte è l'ultimo film, che conclude la triologia della vita. Pasolini ha sempre sentito il bisogno è il dovere di osservare il diverso, senza mai puntare il dito in modo perbenista e moralista. Come sempre Pier Paolo ha messo come protagonisti, attori non professionisti personaggi che rispecchiano e racchiudono le loro vite vagabonde e dissolute [...] Vai alla recensione »
Il più bel film della "Trilogia della vita" e forse di tutta la filmografia di P.P.P. Affascinante, poetico, e dalle ambientazioni incantevoli. Unica pecca sono gli effetti speciali, in particolare la scena del leone.
Un film semplicissimo, ma anche difficile, suscettibile di letture molteplici: stilistiche, ideologiche, etnologiche. Incominciamo dal testo. La sua fonte, naturalmente, sono Le mille e una notte, l’opera letteraria più famosa della civiltà araba da cui, come dal Decamerone e dai Racconti di Canterbury, è nata tutta intera una letteratura (e per questo Pier Paolo Pasolini vi ha fatto ricorso per il [...] Vai alla recensione »