A CURA DELLA REDAZIONE
Fabio Testi nasce a Peschiera del Garda (Verona) il due di agosto del 1941. Inizia quasi per gioco a fare piccole apparizioni come figurante, acrobata e controfigura in film d'azione, viene preso anche come ragazzo "Coca Cola" per una serie di caroselli televisivi e nel frattempo continua a studiare all'Accademia di Arte Drammatica. Nel 1968 fa una breve apparizione nel fil di Sergio Leone C'era una volta il West e Fabio racconta "... La storia andò così: ero stato chiamato per fare un ruolo ben breciso nella banda di Henry Fonda, dovevo interpretare il pistolero elegante, bello, "tirato". Mi hanno fatto i provini, ma poi in proiezione hanno visto che sembravo il protagonista di un altro film, che non c'entrava niente con tutti gli altri personaggi. "Sulla carta" dice Sergio "il personaggio era giusto, ma sullo schermo sfondi troppo." Insomma tagliarono completamente il ruolo, lo eliminarono; però il contratto io già ce l'avevo e allora, per non litigare con Sergio Leone e per non mettermi contro la produzione, rimasi lì con loro, tre mesi, in Spagna..."
Il primo vero e proprio debutto da protagonista lo fa con un western del 1969 diretto da Demofilo Fidani Ed ora raccomanda l'anima a Dio, ma sarà con "Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, del 1971, oscar alla miglior pellicola straniera, che ha rappresentato un momento cruciale e una rampa di lancio verso produzioni più importanti.
Da questo momento comparirà a cartello con le attrici più quotate del momento. Sarà compagno di Dominique Sanda in "L'eredità Ferramonti" di Mauro Bolognini del 1975; con Jean Seberg farà Camorra di Pasquale Squitieri nel 1972 e con Claudia Cardinale I Guappi nel 1974 sempre di Squitieri. Lavora in oltre con Romy Schneider nel film L'importante è amare di Andrzej Zulawski. Altro film di grande importanza nella carriera di Fabio è Addio fratello crudele di Giuseppe Patroni Griffi in cui recitava con Charlotte Rampling e Olivier Tobias.
Nel corso della sua carriera lavora continuamente con registi stranieri come Claude Chabrol (Sterminate gruppo zero - 1973), Claude Lelouch (Bolero - 1981 e Amore piombo e furore - 1978) e con Monte Hellman Iguana nel 1988 girato nelle isole Galápagos.
Negli anni 80, la grande popolarità televisiva gli viene data da pellicole come "Il Colpo" di Sauro Scavolini nel 1988, oggi nei suoi 60 anni continua ad avere una grande popolarità, nel 1996 registra un film per la televisione Il ritorno di Sandokan di Enzo G. Castellari e per il cinema Annaré di Nini Grassia nel 1998.
Le sue ultime opere teatrali sono La Strada di Fellini con Rita Pavone, Se devi dire una bugia dilla grossa di Ray Cooney con Gianfranco Jannuzzo, Paola Quattrini ed Anna Falchi, inoltre ha appena terminato la tournè in Spagna con il musical Zorba el Musical di Gustavo Tambascio.
Link al sito ufficiale di Fabio Testi: www.fabiotesti.it
Courtesy of redazione sito ufficiale Fabio Testi