Una manciata di lungometraggi in tutto, per questo regista e sceneggiatore che, nella sua opera prima si è sforzato di raccontare gli egoismi della piccola borghesia newyorkese a metà strada fra la tragedia e la commedia. I risultati furono discordanti, anche se il film indipendente Made in Usa era graffiante, aspro e amaro. Fortunatamente, dà il meglio di sé quando è interamente concentrato su uno dei due generi e in particolare quando decide di farci ridere (impresa non facile) con le cifre e i sapori nuovi provenienti da Seth Rogen, scoprendo quel museo di varia, colorita e pittoresca umanità che sono le persone.
L'incontro con Woody Allen
Dopo aver studiato alla Carnegie Mellon University e alla Columbia University, sposa Sarah Allentuch che lo farà diventare padre di Max. Il suo primo lavoro dietro la cinepresa è il cortometraggio Swingin' in the Painter's Room (1989), seguirà poi la carriera di attore in piccolissime parti. Esordisce davanti alla macchina da presa in Loser (1991) di Erik Burke, ma a segnare il suo percorso artistico è Woody Allen, il più importante fra i registi di New York, che lo dirige in ben due film: Celebrity (1998) con Kenneth Branagh e Hollywood Ending (2002).
Il debutto cinematografico
La sua opera di debutto è invece L'amore in città (1996) con Stanley Tucci, Parker Posey e Liev Schreiber che risente moltissimo dell'influenza di Woody Allen. Ma ci più essere un solo Woody Allen al mondo! Visti i risultati non troppo esaltanti, opta per il piccolo schermo e dirige qualche episodio de Ti presento i miei(2003-2004) dove ha il piacere di lavorare con Liza Minnelli. Ma è nel 2007, che arriva il successo grazie alla commedia di formazione SuxBad - 3 menti sopra il pelo(titolo orribile, lo sappiamo) con Michael Cera e Seth Rogen. Supportato dal produttore Judd Apatow (regista di 40 anni vergine e Molto incinta), Greg Mottola mette in scena l'adolescenza irriverente e un po' sboccata di due amici per la pelle (uno più loser dell'altro, ma che si pensano cattivissimi) che sognano il momento in cui perderanno la loro verginità, diventando uomini, ma che intanto sono protagonisti di terribili figure di m**da che li metteranno in ridicolo! Visto il grande successo dell'opera, Mottola replica con Adventureland (2009), dove si mette in luce per una buona direzione della pellicola e degli attori Ryan Reynolds e Kristen Stewart, impegnati a interpretare i ruoli di due giovani ragazzi che, nell'afosa estate del 1987, lavorano in un parco divertimenti, fra stipendi miseri e mansioni umilianti.
Nel 2016 dirige Le spie della porta accanto, una commedia che vede protagonista una coppia la cui vita viene sconvolta dall'arrivo di una coppia di vicini agenti segreti sotto copertura.
Asciutto, diretto, rispettoso dei tempi comici, Greg Mottola ha però ancora tanta strada da fare.
