Aishwarya Rai è una delle poche attrici che si possono fregiare del fatto di comparire nel Guinness dei Primati per avere il maggior numero di siti internet a lei dedicati: 20.000! Regina incontrastata di Bollywood (vale da dire della Hollywood indiana, un'industria che produce 900 film all'anno), talmente bella che sembra abbia bevuto il filtro dell'eterna giovinezza, ricchissima, fascinosa, mai ambigua e leggermente inquieta. È questo l'idolo dell'India che si sta apprestando a conquistare persino l'Occidente. Il Time l'ha incoronata uno dei personaggi più influenti del mondo e Cannes stessa le ha reso omaggio scegliendola come giurata del suo Festival nel 2003.
Figlia di un produttore televisivo e di una sceneggiatrice, sorella di una produttrice cinematografica, Aishwarya voleva studiare medicina, ma le circostanze la spingono a dedicarsi all'architettura, lavorando come modella part-time.
Modella a soli 14 anni, appare in uno spot commerciale indiano della Pepsi e da lì balza immediatamente alla copertina di Vogue. Vincitrice di Miss Mondo nel 1994, debutta cinematograficamente nella pellicola drammatica Iruvar (1997) di Mani Ratman. Poi, dopo aver rifiutato un ruolo in Kuch Kuch Hota Hai (1998), sceglie di recitare accanto all'attore Salman Khan nel musical Hum Dil De Chike Sanam di Sanjay Leela Bhansali. Sul set si innamorerà proprio del suo collega, andando incontro però, lei di fede hindi e lui mussulmana, a numerosi problemi, che porteranno poi alla rottura definitiva della coppia.
Nel 2002, eccola ballare e cantare in un altro musical Devdas, sempre di Sanjay Leela Bhansali. Sopravvissuta a un incidente automobilistico l'anno dopo (aveva perso il controllo della sua Jeep sul set di un film), si fidanza con l'attore Vivek Oberoi e la sua popolarità aumenterà così a dismisura che L'Oreal la sceglierà come testimonial d'eccezione. Ma lasciato anche Oberoi, si sposerà nel 2006 con Abhishek Bachchan.
Pluripremiata interprete, nel 2004, l'occidente di accorge di lei. Dopo aver recitato in Matrimoni e pregiudizi di Gurinder Chadha e nel drammatico Raincoat di Rituparno Ghosh, rifiuta il ruolo di Elena di Troia nel kolossal Troy di Wolfgang Petersen, quello di Jane Smith in Mr. & Mrs. Smith (2005) e una piccola parte in Hitch - Lui sì che capisce le donne (2005). Non vuole i soliti ruoli da copertina, non aspira certo a diventare una delle tante bambole in circolazione per l'America. Vuole diventare un'attrice di spessore e così, negli anni seguenti, sceglie di recitare accanto: a Miranda Richardson in Provoked (2006) di Jaq Mundhra; a Colin Firth, Ben Kingsley, Peter Mullan e John Hannah in The Last Legion (2006) e con Meryl Streep in Chaos (2008) di Coline Serreau.
Decisamente intelligente, come scelta.
