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Matej, nato in una famiglia di persone con bisogni educativi speciali, prova a creare una sua famiglia, ma presto tutto inizierà a crollare. Espandi ▽
Nato in una famiglia di persone con disturbi mentali, Matej cerca di crearsi una famiglia per conto proprio ma presto tutto intorno a lui inizierà a non andare per il verso giusto. Girato senza sceneggiatura, Druzina è un esempio di cinéma vérité: il film segue per dieci anni il protagonista, nei suoi tentativi di costruirsi una vita. Premiato a Locarno. Dal regista dell'acclamato Class Enemy. Recensione ❯
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A Beirut un gruppo di operai siriani sono chiusi nel cantiere di costruzione di un grattacielo e riescono ad avere notizie dal mondo solo grazie ad un televisore. Espandi ▽
A Beirut gli operai siriani sono chiusi nel cantiere di costruzione di un grattacielo. Il loro unico contatto con il mondo esterno è un varco nel sottosuolo. Strappati via dal Paese di origine, dove la guerra non è finita, si riuniscono di notte intorno a un piccolo televisore per avere notizie dalla propria Terra, sperando in una vita diversa e migliore. Recensione ❯
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Cosa sogna un gruppo di giovani aspiranti astronauti? Il destino è nelle stelle: lo sbarco su Marte è sempre più vicino. Espandi ▽
Il documentario segue un gruppo di giovani che aspirano a diventare astronauti. Uno di loro un giorno potrebbe essere il primo a sbarcare su Marte. Recensione ❯
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Dragoslava ha quattro televisori, tre nipoti, due migliori amiche e un marito con cui litiga per il telecomando. Ha vissuto in vari paesi senza mai trasferirsi dalla sua piccola città di confine in Serbia. I media e la politica entrano nella vita familiare, ma lei li affronta con umorismo e determinazione. Racconta storie dalla vita reale ai bambini, invece di fiabe irreali, alimentata dal suo desiderio di creare un futuro di speranza. Per lei, ogni singolo gesto dalla mattina alla sera è un atto di responsabilità che provoca cambiamenti nel mondo. Recensione ❯
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Un comico road movie tra documentario e finzione di tre iraniani in Francia tra nostalgia di casa ed euforia del viaggio. Documentario, Francia, Svizzera2017. Durata 80 Minuti.
Un film che emana il profumo della commedia leggera e sofisticata. La storia di un'amicizia e di un viaggio attraverso la Francia. Espandi ▽
Dopo cinque anni di studi a Parigi, Arash non si è ancora abituato alla vita francese e decide di tornare in Iran. Nella speranza di fargli cambiare idea, i suoi due amici lo trascinano in un ultimo viaggio attraverso la Francia d'estate. Recensione ❯
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Un viaggio attraverso la storia e gli spazi dell'Hotel Jugoslavija. Espandi ▽
La Jugoslavia non esiste più, ma l'Hotel Jugoslavija continua a perseguitare Belgrado, come uno specchio proiettato verso una Serbia in cerca di nuovi punti di riferimento. Il regista del film - di origine jugoslava ma nato e residente in Svizzera - si è messo in viaggio per esplorare la storia dell'edificio in epoche diverse interrogando i suoi ex residenti. Il risultato è un singolare continuum spazio-temporale che proietta una forma di inconscio collettivo e una parte della propria identità. Recensione ❯
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Un film visionario, paragonabile a un'istallazione di videoarte, si carica di un significato profondo con sonorità discordanti e immagini evocative. Il sole picchia senza pietà su tutti coloro che attraversano il deserto di Sonora, tra il Messico e gli Stati Uniti. A parte le poche persone che vivono qui, la maggior parte delle persone sono poveri immigrati privi di documenti che, in viaggio verso gli Stati Uniti, non hanno altra scelta se non prendere questa strada estremamente pericolosa, seguiti a vista da ufficiali di frontiera. L'orizzonte appare infinitamente lontano e i pericoli mortali sembrano nascondersi ovunque. Recensione ❯
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Il racconto dell'etnomusicologo Alan Bishop e della sua band The Invisible Hands di stanza a Il Cairo. Espandi ▽
Il musicista ed etnomusicologo americano-libanese Alan Bishop sbarca a Il Cairo, subito dopo la rivoluzione del 2011, e inizia a collaborare con tre giovani musicisti egiziani per tradurre alcune delle sue vecchie canzoni in arabo. Sotto la guida di Bishop, questa improbabile collaborazione si trasforma in una band, The Invisible Hands. Strutturato attraverso apparizioni fantasma, cammei assurdi e narrazioni poetiche dal diario di Bishop, e svolgendosi tra le due elezioni che hanno segnato il periodo successivo alla Primavera araba in Egitto, Il film giustappone la tragicommedia della politica e quella dell'arte in una periferia travagliata. Recensione ❯
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Boli Bana è un mondo in cui tutti, uomini e animali, portano impresso sulla pelle il segno di un'appartenenza e di una identità. Espandi ▽
Boli Bana è un film sulle tradizioni Fulani, sui riti di passaggio e sulle credenze di un gruppo etnico senza frontiere, diffuso in tutta la parte occidentale dell'Africa. È un'immersione sensoriale scandita dai rimi della natura e da rituali secolari. Un universo che ha per tetto il cielo stellato e per confine il cerchio del falò che riscalda di notte. Recensione ❯
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La storia di un colonnello donna che ha deciso d'istituire il primo corso di difesa personale nella regione del congo con il più alto tasso di stupri mai registrato. Espandi ▽
Nella Repubblica Democratica del Congo orientale, lo stupro di massa è una delle armi più utilizzate dai gruppi ribelli senza scrupoli.
In questa regione conosciuta come la «capitale mondiale dello stupro», un colonnello di polizia donna, Honorine Munyole, sta aiutando le donne, usando il suo piccolo ufficio per accogliere le looro denunce e ascoltarle.
Recentemente, ha ideato un nuovo progetto sorprendente: insegnare alle donne vittime di stupro a difendersi grazie a un corso di box. Al di là del comfort psicologico e morale che vuole dare loro il progetto del colonnello si presenta anzitutto come un atto di resistenza, un modo di combattere ancora la violenza gratuita nonostante tutto. Recensione ❯
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L'atelier de conversation è un luogo di speranza i confini sociali e culturali non sono più validi, e persone che altrimenti non entrerebbero mai in contatto si conoscono da vicino. Espandi ▽
L'Atelier de conversation della Biblioteca pubblica d'informazione del Centre Pompidou, a Parigi, ospita degli incontri settimanali fra persone provenienti da tutto il mondo, che vengono a fare pratica di francese. Si siedono insieme rifugiati di guerra e uomini d'affari, studenti e vittime di persecuzioni politiche. Nonostante le loro diversità, hanno un obiettivo che li accomuna: imparare la lingua e avere qualcuno con cui parlare durante la loro permanenza all'estero - forse anche soltanto sopravviverci. In questo luogo di speranza i confini sociali e culturali non sono più validi, e persone che altrimenti non entrerebbero mai in contatto si conoscono da vicino. Recensione ❯
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Nuhad ha cinquant'anni e ha abbandonato Damasco a causa della guerra, Angie è una giovane regista che la ospita. Condividono per alcuni mesi un bilocale a Beirut e forse anche i loro sogni. Espandi ▽
Due donne convivono per alcuni mesi in un bilocale di Beirut: trasportano materassi sul balcone, puliscono in modo frenetico i pavimenti, cucinano, suonano la fisarmonica, chiacchierano e fantasticano di altri luoghi. Spostano i muri. Nuhad ha cinquant'anni e ha abbandonato Damasco a causa della guerra mentre Angie, la giovane regista libanese che la ospita, condivide con lei l'attesa e il desiderio di andare altrove. Recensione ❯
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Un documentario che mira a dipingere persone particolarmente anziane con sensibilità e calore. Espandi ▽
In un Tarkovskiano paesaggio da sogno gli abitanti di una casa di riposo turca seducono lo spettatore per affrontare la vera natura del tempo. Recensione ❯
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