Regista, sceneggiatore e scrittore, Haugerud si afferma come una delle voci più rilevanti del cinema norvegese. Nel 2025, conquista l'Orso d'oro a Berlino con Dreams, un queer coming-of-age movie acclamato dalla critica.
Origini
Nato a Eidsberg nel 1964, si forma come bibliotecario prima di laurearsi in Storia del cinema all'Università di Stoccolma con una tesi su Éric Rohmer. Studia anche drammaturgia all'Università di Oslo e scrittura creativa al Telemark University College. Lavora come giornalista e drammaturgo per diverse compagnie di danza e di teatro. Ha anche pubblicato quattro romanzi, Noe med natur (1999), Den som er veldig sterk, må også være veldig snill (2002), Hva jeg betyr (2011) e Enkle atonale stykker for barn (2016).
La carriera cinematografica
Haugerud debutta alla regia nel 1998 con il cortometraggio 16 Living Clichés, un ritratto di 16 persone diverse, ciascuna definita dai propri cliché unici. Il suo primo lungometraggio, I Belong (2012), è un film intenso e sfumato che esplora il modo in cui persone benintenzionate finiscono, involontariamente, per ferirsi a vicenda. Tra i protagonisti, un'infermiera che litiga sul lavoro perché passa all'inglese quando è nervosa, una traduttrice che compromette la propria integrità accettando di tradurre un libro in cui non crede, e una madre anziana con sua figlia che subiscono un'umiliazione a causa di un regalo inaspettato. La pellicola ha ricevuto grande riconoscimento, vincendo quattro Amanda Awards, tra cui miglior film, miglior sceneggiatura, miglior regista e miglior attrice (Laila Goody), oltre al Norwegian Critics' Prize. Nel 2019, è la volta di Beware of Children (Barn), presentato in anteprima alle Giornate degli Autori all'interno della Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Haugerud affronta le complesse dinamiche emotive e sociali scaturite da una tragedia scolastica: la morte improvvisa di un ragazzo di 13 anni, apparentemente causata da un conflitto con una compagna di classe, figlia di un politico di sinistra. L'evento sconvolge la comunità e mette alla prova le relazioni tra genitori, insegnanti e politici, portando a galla tensioni nascoste e dilemmi morali. La pellicola ottiene un successo straordinario, vincendo un record di nove Amanda Awards, tra cui miglior sceneggiatura, regia e il prestigioso Nordic Council Film Prize.
La Trilogia delle relazioni
Nel 2024, Haugerud affronta la sfida più ambiziosa della sua carriera: girare tre lungometraggi in soli dieci mesi. Nasce così La Trilogia delle Relazioni, un trittico dedicato alla complessità dei rapporti umani, composto dai film Sex, Dreams e Love. Attraverso storie, personaggi e ambientazioni differenti, la trilogia esplora le molteplici sfaccettature dell'amore e della sessualità nel mondo contemporaneo, mettendo in luce le difficoltà di essere pienamente se stessi in una società che spesso giudica e impone rigide convenzioni. Con approcci narrativi diversi, l'autore offre prospettive variegate su un tema universale, interrogandosi su desideri, paure e libertà individuali. Sex segue due uomini etero che, inaspettatamente, vedono le loro certezze su sessualità, genere e identità messe alla prova in modi profondamente diversi. Love racconta la storia di una donna sulla quarantina che decide di sperimentare il sesso occasionale, sfidando le convenzioni della monogamia. Dreams si concentra sulle prime esplorazioni della sessualità di un'adolescente, catturando le incertezze e le scoperte di questa fase della vita. Quest'ultimo ha ottenuto il massimo riconoscimento alla Berlinale. L'intera trilogia è ambientata a Oslo (con una location comune che appare in ogni film: il municipio). L'aspetto queer di ogni capitolo della trilogia è stato fondamentale per Haugerud. Il regista e scrittore ha voluto rappresentare la queerness in modo diverso rispetto ai soliti cliché legati all'omofobia e al coming out. Desiderava un approccio più autentico e inclusivo. Haugerud spera che i suoi film possano stimolare un dialogo più aperto e inclusivo sulla sessualità.