Appartenente ad una nota famiglia di attori teatrali (cugina di Annibale e Carlo Ninchi), dopo avere frequentato l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, si dedicò all'attività teatrale, cimentandosi, oltre che nel repertorio brillante e farsesco, nella commedia classica e cinquecentesca e nel repertorio goldoniano e drammatico, in cui ottenne lusinghieri successi. Iniziò a lavorare nel cinema negli anni del dopoguerra, imponendosi ben presto all'attenzione dei registi e del pubblico come una delle più efficaci caratteriste del cinema italiano. Il fisico esuberante, ma "portato" con estrema disinvoltura, il volto grassoccio sorridente e cordiale, ma capace anche di espressioni intense, la recitazione spigliata e brillante, la resero interprete ineguagliabile nelle vesti di donna del popolo, di madre superiora, di moglie invadente, per lo più in film comici. Indimenticabile, a questo proposito, la sua performance in un film del 1954, Papà diventa mamma, a fianco di Aldo Fabrizi nel ruolo del suo consorte. Quest'ultimo, uno stimato e serissimo commerciante di stoffe, ipnotizzato nel corso di uno spettacolo di varietà a cui assiste con la moglie, ne