Alec Baldwin (Alexander Rae Baldwin III) è un attore statunitense, produttore, produttore esecutivo, è nato il 3 aprile 1958 a New York City, New York (USA). Alec Baldwin ha oggi 67 anni ed è del segno zodiacale Ariete.
Alec è il maggiore e anche il più famoso tra i fratelli Baldwin (Stephen, William e Daniel). Prima di approdare al cinema negli anni '80 muove i primi passi in tv, apparendo in diversi telefilm tra i quali The Doctors, dove dal 1980 al 1982 interpreta Billy Allison Aldrich, e California che lo vede nei panni di Joshua Rush dal 1984 al 1985. Nel 1987 esordisce sul grande schermo con Forever, Lulu di Amos Kollek e l'anno successivo recita in Un amore rinnovato di John Hughes, Beetlejuice - Spiritello porcello di Tim Burton e Una donna in carriera di Mike Nichols. Nel 1990 viene scelto per interpretare Jack Ryan nel primo adattamento per il cinema tratto dalla serie di spionaggio di Tom Clancy. La pellicola, Caccia a Ottobre Rosso, ottiene un enorme successo ma nonostante ciò nei film a seguire il ruolo viene dato a Harrison Ford. Negli anni successivi Alec Baldwin continua a lavorare con successo ottenendo ottimi riscontri al box office - e solo un paio di flop - dimostrando di essere un attore di talento e un lavoratore infaticabile. Per quanto riguarda la sua vita privata, è stato sposato a lungo con l'attrice Kim Basinger - sua controparte nel film The Getaway (1994) - dalla quale ha avuto una figlia, Ireland Eliesse. I due hanno divorziato nel 2002.
Studiava da star è diventato un caratterista on un fascino di un divo, però. Colpa (o merito?) di un temperamento difficile ma irresistibile come quello di un personaggio che interpreta nel serial tv 30 rock.
C'è chi chiama Alec Baldwin «un attore sopraffino», chi lo descrive I come «una star hollywoodiana arrivata al capolinea». E chi preferisce invece definirlo «un tesoro nazionale». Paradossalmente, Baldwin è tutt'e tre le cose. E anche di più. L’arrivo in Italia della sitcom 30 Rock (il titolo è un'abbreviazione di 30 Rockefeller Center Plaza, indirizzo del quartiere generale del network Nbc, dov'è ambientato il programma comico che fa da sfondo alla serie) offre quindi l'occasione di (ri)scoprire un attore poliedrico, contraddittorio, di profondità inaspettate e prono a combinazioni di tragico/ridicolo disastrose per le public relations. Insomma, un personaggio un po' misterioso.
Nel ruolo di un boss della Tv Usa ispirato all'ideatore di Saturday Night Lite Lorne Michaels (che è anche un produttore di 30 Rock), Baldwin è il cuore del celebratissimo programma scritto e interpretato da Tina Fey. Il suo Jack Donaghy, un executive senza scrupoli ma dall'istinto infallibile per lo showbusiness (un repubblicano di ferro che flirta lui stesso con l'idea di una carriera politica, che nella prima stagione vanta una storia di sesso con Condoleezza Rice, nella seconda si innamora di una lobbista democratica e nella terza- quella in onda adesso negli Usa - si fidanza ufficialmente con un'infermiera ipercattolica interpretata da Salma Hayek), Jack Donaghy, dicevamo, offre a Baldwin la chance di mischiare il meglio di sé - l'istinto palbabile per la scena, la presenza maschile forte, persino macho, accompagnata però da una forte carica autoironica e dalla capacità d'essere accattivante anche in un ruolo sordido.
Da noi, Alec Baldwin era arrivato alla fine degli anni Ottanta, un talento bruno con occhi verdi e una fisicità vagamente minacciosa che ne faceva un'apparizione notevole in film come Una donna in carriera, la commedia mafiosa di Jonathan Demme Una vedova allegra ma non troppo, Talk Radio di Oliver Storie, Great Balls of Fire… Nel 1990, indossando i panni di jack Ryan, nel primo (e migliore) adattamento dai best seller di Toni Clancy Caccia a Ottobre Rosso, sembrava promosso in serie A. Ma, a sorpresa, si lasciò scippare da Harrison Ford le future avventure di jack Ryan quando, invece di buttarsi sul sequel, preferì un detour a Broadway. La pièce era Un tram chiamato desiderio, con Jessìca Lange Blanche Dubois e Baldwin/
Stanley Kowalski. «È la prima volta che non mi è mancato Marlon Brando», scrisse della sua interpretazione il critico teatrale del New York Times Frank Rich.
Ma gli allori teatrali non diventano senz'altro corone hollywoodiane; da allora, infatti, Baldwin ha imboccato al cinema una carriera più da caratterista che da star. Qualche punta (in Americani dí James Foley dal dramma Glengarry Glen Ross di Mamet nel 1992 e, più di recente, in The Aviator, TheDeparted - Il bene e il male di Martin Scorsese e in The Good Shepherd - L'ombra del potere, di Robert De Ni ro), una bella serie di insuccessi (L'uomo ombra, Malice - Il sospetto, Il giurato, L'agguato), un matrimonio molto pubblicizzato e finito malissimo con Kim Basinger e una nomination all'Oscar meritata e tardiva per il ruolo d'un feroce biscazziere nell'indipendente The Cooler, diretto nel 2003 da Wayne Kramer.
Figlio di un insegnante di liceo di Massapequa (nei suburbia di Long Island tra New York e gli Hamptons, dove non ci si ferma nemmeno a fare benzina...), da bambino Alec sognava di diventare presidente, poi ha provato a studiare legge e poi è finito alla scuola di recitazione di Lee Strasberg, seguito nella professione dai tre fratelli più giovani, Stephen, William e Daniel. Più volte, negli anni, ha pensato di dedicarsi alla politica. La sua passione civica, animata di spirito liberal, è autentica quanto condita di una notevole mancanza di diplomazia. Per dire, ha definito Cheney «un terrorista sociopatico». Costretto a scusarsi, ha corretto il tiro definendolo solo «un bugiardo ladro venduto al petrolio e un assassino della costituzione Usa». È una passione che si può verificare ancor oggi nei blog che scrive regolarmente per il sito intemet Huffington Post e fa ormai parte di una densa anedottica negli Hamptons (l'attore viveva a East Hampton con Basinger e lì ha una casa ancora oggi) dove Baldwin è impetuosamente sceso in campo a favore di numerose cause locali. C'è chi sostiene che siano proprio queste sue «esternazioni » ad avergli impedito di avere una carriera come quella del suo idolo, Jack Nicholson (amici e familiari fecero di tutto per dissuaderlo quando trasformò il suo tortuoso divorzio in un libro contro avvocati e giudici del settore). Invece questo temperamento mercuriale, tra masochismo e -genialità, fa parte del personaggio, e lo rende speciale.
Da Lo Specchio, Marzo 2009
Un'infanzia e un'adolescenza borghesi (trascorse a Massapequa, Long Island), studi universitari di scienze politiche (voleva diventare presidente degli Stati Uniti), e contemporaneamente i corsi di Lee Strasberg al Drama department della New York University. Attore di teatro dapprima. Per sopravvivere lavora in televisione (soap-opera 'The Doctors') e la sera, recita a Broadway. Infine, il cinema, dal 1987. Nel 1988 è fra i protagonisti di TaIk Radio di Oliver Stone ed è al centro delle paradossali avventure di Beetlejuice(Beetlejuice - Spiritello porcello) di Tim Burton, al fianco di Geena Davis e Wynona Ryder. Con buona verve e un. tocco di ironia interpreta la parte di un fantasma che conserva il suo aspetto umano. In quello stesso anno è il fedifrago fidanzato di Melanie Griffith in Working Girl (Donne in carriera, 1988) di Mike Niehols e il marito mafioso di Michelle Pfeiffer in Manried to the Mob (Una vedova allegra ma non troppo) di Jonathan Demme. Eccolo poi nei panni di un pastore protestante, amico di un trasgressivo cantante rock in Great Balls of Fine! (Great Balls of Fine! - Vampate di fuoco, 1989) di Jim McBride, un film fuori dalle regole (anche figurativamente) che non ha goduto dell'attenzione che meritava. La sua fama comincia a consolidarsi: è Jack Ryan, l'agente della Cia, interlocutore di Sean Connery nel kolossal di spionaggio, The Hunt fan Red October (Caccia a Ottobre Rosso, 1990) di John McTiernan. La sua versatilità di attore gli permette di interpretare in quello stesso anno uno psicopatico ladro e assassino in Miami Blues, diretto da George Armitage e prodotto da J. Demme. Sempre nel 1990, compare in Alice di Woody Allen, incarnando l'amore giovanile della protagonista, morto da tempo e oggetto delle sue fantasticherie. Con Kim Basinger (che più tardi diventerà sua moglie) fa coppia in The Marrying Man (Bella, bionda.., e dice sempre sì', 1991) una piacevole commedia diretta da Jerry Rees e sceneggiata da Neil Simon. Le sue doti drammatiche emergono di nuovo in Glengarry Glen Ross (Americani, 1992) di James Foley, dove si misura senza sfigurare con attori come Jack Lemmon, Al Pacino e Alan Arkin. Nel 1994 accetta di nascondersi dietro le bende dell'Uomo ombra per The Shadow (L'uomo ombra, 1994) di Russell Mulcahy, ennesima versione — mal riuscita peraltro — di un personaggio dei fumetti. Ancora al fianco di K. Basinger, si cimenta nel remake di The Getaway Getaway!, 1972) di Sam Peekinpah, ma questa nuova versione del romanzo di Jim Thompson (The Getaway: in Italia esce col titolo Getaway, 1994, di Roger Donaldson) appare priva di mordente e la coppia B.-Basinger non regge il confronto con quella originale formata da Steve MeQueen e Ali McGraw. B. non riesce a trovare il personaggio che lo trasformi finalmente in un divo. Non convince neppure la prova che fornisce nel 1996 in The Juror (Il giurato) di Brian Gibson: è il Maestro, uno psicopatico che inealza Demi Moore facendole scoprire la sua forza interiore. Ha tre fratelli attori: William, Stephen e Daniel.
Da F. Di Giammatteo, Nuovo dizionario universale del cinema. Gli autori, Editori Riuniti, 1996, Roma
Sarà presto sugli schermi con la nuova commedia romantica di Nancy Meyers con Meryl Streep, John Krasinski e Steve Martin. Per il suo lavoro in televisione nella serie di grande successo 30 Rock ha vinto un Emmy e due Golden Globe come miglior attore in una serie tv.
Baldwin ha collaborato due volte con il regista Martin Scorsese, in The Departed, premio Oscar come miglior film, e in The Aviator, anch’esso vincitore di un Oscar, che gli ha portato una candidatura ai SAG insieme con il cast. Baldwin ha ricevuto nel 2003 una candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista per l’indipendente The Cooler, che gli ha portato candidature ai National Board of Review Award e ai Critics’ Choice Award.
Tra suoi film ricordiamo My Best Friend’s Girl, Madagascar 2, Correndo con le forbici in mano, L’ombra del potere di e con Robert De Niro, E alla fine arriva Polly Il gatto e il cappello matto Hollywood, Vermont di David Mamet, che ha vinto il National Board of Review Award per il miglior lavoro d’insieme, The Edge, L’agguato di Rob Reiner, Heaven’s Prisoners, Il giurato, The Shadow, Malice-Il sospetto, la versione cinematografica di Americani di Mamet, Doppia anima Caccia a Ottobre Rosso, Donne in carriera di Mike Nichols, Una vedova allegra , ma non troppo di Jonathan Demme e Beetlejuice spiritello porcello di Tim Burton.
Oltre all’Emmy vinto, Baldwin ha ricevuto altre candidature per il suo lavoro in 30 Rock, tra cui quella ai Golden Globe. Ha ricevuto due candidature consecutive come miglior ospite di una serie per Will & Grace, candidature agli Emmy e ai Golden Globe per il ruolo di Robert McNamara nel film di HBO Path to War, mentre altre ne aveva ricevute agli Emmy, ai Golden Globe e ai SAG per il ruolo di Stanley Kowalski in Un tram chiamato desiderio. E’ stato inoltre protagonista e produttore esecutivo della miniserie Nuremberg, guadagnandosi candidature agli Emmy e ai SAG per la sua performance e ai Golden Globe per il suo lavoro di produttore.
Nato a Massapequa, Long Island, New York, Baldwin si è laureato alla Tisch School of the Arts della New York University. Attore teatrale di grande livello, nel 1992 ha ricevuto una candidatura ai Tony per l’interpretazione a Broadway di Kovalski in Un tram chiamato desiderio e un Obie Award nel 1991 per Prelude to a Kiss. Lo ricordiamo anche in altri suoi lavori a Broadway, Twentieth Century, Serious Money e Loot, al New York Shakespeare Festival, in Macbeth, e, off-Broadway, in A Life in Theatre di David Mamet.