Il mondo del fumetto attraverso interviste ad alcuni degli artisti più rappresentativi e seguiti del panorama italiano. Espandi ▽
Un documentario intimo e approfondito che esplora l'evoluzione, l'influenza e le prospettive del fumetto italiano contemporaneo. Partendo da 7 artisti emblematici della nuova generazione - Zerocalcare, Giacomo Bevilacqua (Keison), Michael Rocchetti (Maicol & Mirco), Simone Albrigi (Sio), Mirka Andolfo, Sara Pichelli e Rita Petruccioli - il film indaga lo status del fumetto come linguaggio artistico, la sua evoluzione, il suo impatto sulla cultura, e le possibili traiettorie future. Recensione ❯
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La figura materna: una realtà più complessa, fatta di ruoli, aspettative e identità in continuo cambiamento. Espandi ▽
Il film esplora come la società percepisce e definisce una donna quando diventa madre, chiedendosi se quel modello sia davvero naturale o una costruzione culturale che può evolversi. Attraverso le voci di donne (e non solo) provenienti da contesti diversi - tra cui esperte di sociologia, psicologia, politica e letteratura - il film offre un ritratto corale dell'esperienza materna contemporanea. A guidare questa ricerca è Dania (25), una studentessa di cinema che scopre di essere incinta e decide di trasformare il proprio dubbio in un documentario.
Il suo viaggio personale si intreccia con una riflessione collettiva, mostrando che essere madre dovrebbe essere, prima di tutto, una scelta individuale, influenzata ma non imposta dalla società. Recensione ❯
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Un ragazzo stringe un forte legame con un musicista sull'orlo del successo. Espandi ▽
Un commesso annoiato dal suo lavoro si infiltra nella cerchia ristretta di un musicista sull'orlo del successo mainstream. Più si avvicina alla pop star in erba, più questo contatto diventa per lui una questione di vita o di morte. Recensione ❯
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In un casello ferroviario occupato, l'eccentrico e talentuoso musicista Cesare Dell'Anna è il capobanda di una nuova onda musicale, che fonde storie e ritmi giunti in Puglia con l'emigrazione. Recensione ❯
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Documentario su Irina Karamanos, First Lady cilena che rivoluziona il ruolo tradizionale, promuovendo partecipazione, inclusione e emancipazione civile. Espandi ▽
Irina Karamanos, giovane antropologa e militante cilena, accetta il titolo di First Lady nel 2022 solo per spogliarlo della sua funzione tradizionale e donargli un significato più profondo. Rifiuta infatti la natura simbolica e convenzionale di questo ruolo e scuote la società latinoamericana riscrivendo le regole della rappresentanza: in tal modo, rivoluziona il senso e la funzione del potere e apre i giusti spazi a una politica più partecipativa e inclusiva. Tra ritratto intimo e cronaca militante, la regista celebra il coraggio e la fermezza di Karamanos, trasformando la sua vicenda in un autentico manifesto di emancipazione. Ne esce un documentario che parla di genere, di potere e di democrazia non come concetti astratti, ma come strumenti vivi di cambiamento, capace di scuotere le coscienze e di accendere nuove generazioni alla partecipazione e alla ribellione civile. Recensione ❯
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Un pittore in crisi parte per Manila dove conosce Emanuelle, una ragazza misteriosa che sembra appartenere a un mondo privilegiato. Dietro la sua facciata però si nasconde una dura realtà fatta di sacrifici e segreti che cambieranno per sempre le loro vite. Recensione ❯
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La trama racconta di Fabiana una giovane ragazza appena trasferita a Napoli la quale riceverà in eredità un appartamento da sua nonna Mery. Proprio quella sera incontrerà Daniele, un suo coetaneo di 20 anni figlio del grande pugile Michele di Maio. Tra i due è subito amore a prima vista, infatti Daniele chiederà a Fabiana un aiuto sul lavoro non sapendo che lo zio di Fabiana ha una palestra di boxe a Napoli... Daniele inizierà il suo percorso di nascosto dal padre, diventato cieco durante l'ultimo incontro finale dei pesi massimi del Mondo a causa di una scommessa clandestina da parte di Genny, boss napoletano. Recensione ❯
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Un viaggio nell'universo creativo e personale di uno dei più grandi narratori del nostro cinema: Pupi Avati. Espandi ▽
Un ritratto sincero e coinvolgente che restituisce la straordinaria capacità di Pupi Avati di intrecciare la vita con l'arte in un racconto unico e appassionante. Nei suoi film, poetici e inquietanti, romantici e struggenti, si ritrovano luoghi, episodi e suggestioni della sua storia, riaffiorano scene e atmosfere dell'adolescenza emiliana e romagnola che hanno reso inconfondibile il suo stile. Recensione ❯
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Tre storie di vite spezzate sul lavoro raccontano tragedie, lutti e resistenza, dando voce a chi resta e dignità a chi non c'è più. Espandi ▽
Tre storie di vite spezzate sul lavoro. Il documentario dà voce ai sopravvissuti, esplorando l’impatto umano delle tragedie e restituendo dignità alle vittime, trasformandole da numeri a persone. Ispirato agli articoli del giornalista Marco Patucchi e al libro “Operaicidio”, scritto insieme al magistrato Bruno Giordano, il documentario rende onore e memoria ai morti sul lavoro. Luca Bianchini, che ha scritto e montato (con Giovanni Cavallini anche direttrice della fotografia) il film, ha deciso di ridurre al minimo qualsiasi intervento esterno e di ‘finzione. È dunque un film fondato sul lavoro che non vuole essere solo un atto di accusa – ma lo è certamente – contro le istituzioni che dovrebbero impedire le morti bianche ma anche un momento di riflessione collettiva sul ruolo stesso dei lavoratori e su come, lo dice bene una testimonianza, loro stessi abbiano una responsabilità quando magari sottovalutano, per un giorno o per qualche minuto, l’utilizzo delle protezioni personali. Recensione ❯
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Mediometraggio di finzione dedicato alla Resistenza sull'Appennino tosco-emiliano. Espandi ▽
Nell'estate del 1944, durante i 45 giorni della Repubblica Partigiana di Montefiorino, si combatte una guerra civile. Nelle montagne tra Emilia e Toscana avviene il controverso episodio del gruppo di Nello Pini, colpevole di aver ucciso senza processo un gruppo di miliziani fascisti. Attraverso testimonianze dirette, atti performativi e momenti di approfondimento, la Resistenza rivive con la finzione, mentre il passato s'intreccia con le immagini di un territorio che ancora ne porta i segni. Un racconto nel silenzio degli alti crinali dell'Appennino, formalmente ibrido tra astrazione e urgenza memoriale di un frangente delicato in cui prende forma l'identita` della Repubblica Italiana. Recensione ❯
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Documentario su Antonello Falqui, genio del varietà televisivo italiano, con spezzoni storici e testimonianze di Verdone, De Sica, Morandi e altri. Espandi ▽
"Il Luchino Visconti del varietà televisivo": così Carlo Verdone definisce Antonello Falqui, lo straordinario "inventore" dello spettacolo leggero della televisione italiana, raffinato, colto, esigente, nato cento anni fa e rievocato da Fabrizio Corallo in un documentario costruito con spezzoni indimenticabili della nostra tv: dalla leggendaria "Canzonissima" del 1959, condotta da Delia Scala, Nino Manfredi e Paolo Panelli, al "Sei 'na fagottata de roba!" di Sordi a Mina a "Studio Uno", dalle prime esibizioni delle gemelle Kessler con castigata calzamaglia nera a "Dove sta Zazà", a colori, con Gabriella Ferri. E Carlo Verdone, Christian De Sica, Gianni Morandi, Renzo Arbore, Aldo Grasso, Leopoldo Mastelloni, la ex Bluebell Leontine Snell, Maurizio Micheli, Massimiliano Pani e altri ricostruiscono la creatività e il rigore di un artista che costruì spettacoli di varietà tra i più belli e, di volta in volta, più moderni del mondo. Recensione ❯
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Nel 1997 nasceva il fenomeno letterario "Gioventù cannibale", espressione d'avanguardia che conclude un grande secolo di letteratura italiana. I protagonisti dell'epoca, come Aldo Nove eTiziano Scarpa, ripercorrono le istanze del movimento e ne analizzano l'eredità. Recensione ❯
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Documentario comico e tenero su madre del regista che, trasferitasi ad Hammamet, scopre amore, amicizia e comunità tra anziani italiani all'estero. Espandi ▽
Il Maktub (destino) secondo mia madre: è questo il sottotitolo del film che Salvatore Allocca ha girato su e con sua madre, una signora elegante, vitalissima e disinvolta che un bel giorno ha lasciato l'Italia ed è andata ad Hammamet, in Tunisia, dove si è stabilita e "ha fatto famiglia" (come dice lei davanti al figlio piuttosto perplesso) con un signore romagnolo, energico e tenerone, conosciuto sul posto. Irresistibile documentario in forma di commedia su un argomento che il cinema non ha quasi mai trattato: gli anziani italiani che decidono di andare a vivere all'estero, in luoghi dove la vita costa molto meno e la pensione è perciò sufficiente. E dove formano comunità non solo di connazionali, giocano a carte, ballano, s'incontrano, fanno amicizia e magari s'innamorano. Con ironia, tenerezza e qualche rimpianto. Recensione ❯
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Dopo il cedimento di un ballatoio a Scampia, Francesca Comencini racconta storie di residenti evacuati, tra attaccamento, nostalgia e solidarietà comunitaria. Espandi ▽
Il 22 luglio 2024 il cedimento di uno dei ballatoi nella Vela Celeste di Scampia ha provocato la morte di tre persone e dodici feriti. Dopo la tragedia, il piano di rigenerazione delle Vele avviato dal Comune di Napoli subisce una drastica accelerazione e quasi 2000 persone ancora residenti alle Vele vengono evacuate per ricollocarsi in alloggi provvisori, in attesa di tornare a Scampia nel nuovo quartiere attualmente in costruzione. Attraverso le loro voci, Francesca Comencini racconta con grande sensibilità frammenti di storie che svelano l'attaccamento, la nostalgia, il senso di appartenenza e la profonda solidarietà di una comunità che aspetta di ritrovarsi. Recensione ❯
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Dopo un amore finito, Rocco torna a Salò e ritrova Angelo, amico d'infanzia e suo opposto. Toro racconta con sincerità un'amicizia oltre gli stereotipi maschili. Espandi ▽
Rocco è un regista dal cuore spezzato, cresciuto tra ideali progressisti e relazioni andate male. Dopo l'ennesimo fallimento sentimentale a Berlino, fa ritorno a Salò, dove vive Angelo, il suo amico d'infanzia che si definisce con orgoglio un "toro" e sembra incarnare tutto ciò che Rocco detesta: virilità esibita, galanteria fuori moda e una vita apparentemente funzionante. Ma dietro le apparenze si nasconde molto di più. Toro è una storia sorprendente e tenera che parte da uno scontro tra due modi opposti di essere uomini e finisce per raccontare con disarmante sincerità il valore raro dell'amicizia, quella vera, che non ha bisogno di maschere. Un film spiazzante. Recensione ❯
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