La diciassettenne Johanna si innamora della sua insegnante di francese e scrive tutto ciò che prova. Espandi ▽
Johanne è una diciassettenne che frequenta le scuole superiori. Quando arriva un’insegnante che da subito si presenta come un’artista avverte per lei un sentimento mai provato prima. Finirà con l’avvertire la necessità di parlarne non con una coetanea ma con la nonna scrittrice. Ci sono registi che sanno imprimere alle loro opere un concentrato ad alto tasso di introspezione e sanno come evidenziarlo. È quanto conferma di saper fare Haugerud permettendoci di entrare nell’intimità del sentire di una diciassettenne che si trova per la prima volta a scoprire una vasta gamma di turbamenti che coincidono con un innamoramento quasi a prima vista. Avvertiamo tutta la consistenza ma anche la fragilità di un sorgere e svilupparsi di un sentimento che coinvolge in toto l’adolescente. È quindi un peccato che nell’ultima parte si assista ad una moltiplicazione di finali. Questo comunque non arriva ad inficiare un’analisi del percorso amoroso che resta valida per tutte le età ma sa anche leggere gli elementi precipui di un’infatuazione adolescenziale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ragazzo inizia una tesissima ricerca della sua amata nel Mid West americano, Espandi ▽
L’orto americano è basato sul romanzo omonimo a firma di Pupi Avati, che oltre alla regia cofirma anche la sceneggiatura insieme al figlio Tommaso. La vicenda narrata è misteriosa, anche perché sembra alludere ad un limite sfumato fra realtà e follia, immagini concrete e visioni fantasmagoriche dal possibile risvolto psichiatrico. La ricostruzione d’epoca è precisa ed evocativa non solo di un periodo ma anche di una dimensione magica. Ma ci sono anche aspetti stranianti che vanno al di là delle intenzioni narrative. È soprattutto la trama convoluta e raminga a lasciare perplessi, rendendo arduo per lo spettatore seguire il filo della vicenda. Avati è abilissimo nel creare atmosfere sospese, insinuare dubbi sulla verità delle immagini alle quali stiamo assistendo, e indagare il lato oscuro delle persone e delle cose. Ma L’orto americano rischia di risultare davvero troppo poco comprensibile per consentirne un vero apprezzamento, e l’incantamento passa in secondo piano rispetto al disorientamento. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Dal crime movie americano al thriller internazionale, un secondo capitolo ricco di malinconia, scetticismo e fatalismo. Azione, Drammatico - USA2024. Durata 144 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le nuove avventure di Big Nick, agente della squadra speciale anticrimine. Espandi ▽
Sono passati due anni dal colpo alla Federal Reserve quando il gruppo di Merrimen è stato decimato e l'unità Major Crimes dello sceriffo della contea ha subito gravi perdite. "Big Nick" O'Brien è oramai separato, al verde, senza una squadra, ma sente che il furto appena avvenuto all'aeroporto internazionale di Anversa porta la firma di Donnie, il vero ideatore della rapina di Los Angeles nonché l'unico ad essere riuscito a scappare. Arrivato in Europa, Nick presto capisce che ogni cosa converge verso il World Diamond Center di Nizza, dove Donnie ha trovato dei nuovi alleati nella banda internazionale della Pantera e un nuovo impossibile colpo da eseguire.
Il film è il secondo capitolo per la mini-saga prodotta e interpretata dal re degli incassi di gennaio, Gerard Butler. Pantera passa dal crime movie americano al thriller internazionale adombrandosi di malinconia, scetticismo, fatalismo, perdendo il respiro della strada per acquisire uno sguardo globale (confermato dall'annuncio del terzo capitolo e dai piani di Gudegast di girarne altri in Brasile, Africa e Sud-Est Asiatico), asciugando ancora di più motivi e maschere - sono solo uomini duri che complottano per grandi guadagni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un documentario sugli attivisti di Ultima Generazione che centra l'obiettivo di mostrare le azioni del movimento. Documentario, Italia2024. Durata 90 Minuti.
La storia e le esperienze di questo gruppo di giovani pieni di volontà e voglia di vivere. BIGLIETTI QUI »Espandi ▽
"A partire dal 2018 sono nati in Europa e nel mondo movimenti di resistenza civile non-violenta che lottano per ottenere dai governi interventi immediati ed efficaci per contrastare la crisi climatica in corso. Uno di questi si chiama Ultima Generazione".
La didascalia sui titoli di testa è già rivelatrice. Le azioni di Ultima Generazione hanno spesso diviso l'opinione pubblica quando, per esempio, gli attivisti si sono stesi per strada e incatenati per bloccare il traffico, hanno colorato l'acqua come quella di Fontana di Trevi a Roma, si sono incollati con le proprie mani al vetro che protegge La Primavera del Botticelli il 22 luglio 2022. Sono anche intervenuti in prima persona, per esempio, in Toscana e in Emilia- Romagna dopo le alluvioni (i cui danni sono stati stimati in circa 11 miliardi di euro) o la tromba d'aria a Jesolo. I numeri riferiti al 2023 sono inquietanti: è stato l'anno più caldo sulla terra, si sono verificati 378 eventi metereologici estremi e l'emissione dei gas serra continua ad aumentare.
Prodotto da Paolo e Ottavia Virzì e Marco Belardi, il documentario diretto da Riccardo Cremona e Matteo Keffer mostra gli attivisti di Ultima Generazione in azione, ma racconta anche il 'dietro le quinte' e squarci della loro vita privata. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Basato su una storia vera, il film racconta di come due fratelli sono cresciuti da soli nella foresta, vivendo come animali selvatici, e il loro incontro molti anni dopo. Espandi ▽
Ispirato alla vera storia di due bambini di 5 e 7 anni che, abbandonati dalla madre nel 1948, fuggono nella foresta. Sopravviveranno per sette anni e stringeranno un legame che li unirà per sempre.
Decenni dopo, i due fratelli, dopo anni di distacco, si ritroveranno. Ma il passato e i segreti li raggiungeranno, anche dall'altra parte del mondo. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film è ambizioso ma anche decisamente sentito e dà l'opportunità a Jesse Eisenberg di confrontarsi con le sue origini. Drammatico, USA2024. Durata 90 Minuti.
David e Benji, due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. Espandi ▽
Due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. L'avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia familiare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'opera attuale sulla difficoltà, o addirittura impossibilità, di un dialogo. Vincent Lindon sempre una garanzia. Drammatico, Belgio, Francia2024. Durata 110 Minuti.
Pierre, operaio nelle ferrovie, ha due figli uno dei quali, il maggiore, si avvicina a gruppi di estrema destra che rappresentano l'esatto contrario dei principi del padre. Espandi ▽
Pierre, ferroviere cinquantenne, alleva i suoi due figli da solo. Quando Louis, il più giovane, lascia casa per studiare alla Sorbona di Parigi, Fus, un po' più grande e non molto bravo negli studi, diventa sempre più riservato. Affascinato dalla violenza, si ritrova coinvolto in gruppi di estrema destra, antitesi dei valori di suo padre. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Due ragazze mormone cercano di portare il loro credo di casa in casa, ma un giorno bussano alla porta sbagliata: quella del diabolico Mr. Reed. Espandi ▽
Sorella Paxton e Sorella Barnes sono due giovani missionarie della chiesa mormona, che si dedicano alla predicazione e visitano porta a porta chi si mostra interessato ad approfondire il loro credo religioso. Quando varcano, però, la soglia del signor Reed, sul principiare di uno scatenato temporale, non sanno che stanno entrando nella tana del lupo e che l'interesse dell'uomo per l'argomento sprituale nasconde in realtà oscure deviazioni mentali e terribili trappole pronte a incastrarle.
Hugh Grant è nei panni di un personaggio mai indossato prima, lontano dalla maschera seriosa di Undoing, pervaso dal sacro fuoco dell'ironia, meravigliosamente capace di nascondere il sadismo dietro un'aria compassata e intelligente.
Anche Sophie Tatcher e Chloe East, nelle vesti di Barnes e Paxton, funzionano bene; perfettamente complementari e portatrici entrambe di un elemento di sorpresa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Anna e Aysè in viaggio da Trieste alla Turchia con un letto al seguito. Espandi ▽
Anna deve affidare da tempo il padre, a cui è affezionata, a una badante turca con la quale è in costante disaccordo. Il genitore invece la stimava al punto di averle lasciato in eredità il proprio letto. Anna si ritrova così ad accompagnare il letto ed Aysé in un viaggio che fa loro attraversare la penisola balcanica. Nichetti sa come catturare e far sorridere e ridere lo spettatore. Se lo può permettere grazie alla scelta di una coppia comica di nuova costituzione. Angela Finocchiaro gli offre la capacità, si direbbe quasi innata, non solo di dare quel tocco di leggerezza ironica alle battute ma anche di saper condensare in piccoli gesti pensieri che, esposti oralmente, risulterebbero complessi. Al suo fianco troviamo Serra Yilmaz con i suoi capelli azzurri e con il suo understatement costantemente efficace e pungente. Insieme hanno una chimica che innerva questa commedia on the road che fonde la risata, il sorriso e un tocco di fiabesco senza rinunciare anche a una riflessione sui tempi in cui siamo chiamati a vivere. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ragazzo appena uscito dal carcere stringe amicizia con un cane nero. Espandi ▽
Chixia, Cina, 2008. Musicista rock di successo e acrobata da circo sulle motociclette, Lang cade in disgrazia dopo essere stato accusato dell'omicidio del nipote del macellaio Hu. Uscito dal carcere grazie a delle misteriose attenuanti, è nel mirino dei propositi di vendetta di Hu. Rifarsi una vita per Lang è complicato, specie con il padre, gestore di uno zoo, alcolizzato all'ultimo stadio. Gli offre un lavoro Yao, un padrino locale che si occupa della cattura dei cani randagi che stanno invadendo Chixia e, in particolare, di un imprendibile cane nero, che si presume rabbioso.
Tutto o quasi è sopra le righe e studiato in funzione delle conseguenze e dello scopo simbolico; tutto o quasi nasconde una metafora piuttosto semplice da decrittare. Ciò non toglie che la regia di Hu - transitato con nonchalance dal blockbuster propagandistico come 800 eroi a qui, alla maniera di un camaleonte come Zhang Yimou - sappia pigiare i tasti giusti per tenere viva l'attenzione del pubblico.
Nel ruolo del padrino Yao compare il grande regista Jia Zhang-ke, mentre il protagonista Eddie Peng è una star musicale e cinematografica taiwanese, protagonista di molti successi del cinema panasiatico del terzo millennio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un esordio sfrontato e decisamente convincente dove anche i
suoi limiti lo rendono ancora più elettrizzante. Drammatico, Italia, Gran Bretagna2024. Durata 109 Minuti.
Il racconto di formazione di un giovane che si sposta da Londra a Siena per inseguire un sogno. Espandi ▽
2015. Leonardo parte da Palermo per raggiungere la sorella a Londra per studiare business. Cambia però presto idea e si sposta a Siena per iscriversi all'Università. Diciannove sono gli anni che ha Leonardo quando decide di partire da Palermo. Diciannove sono anche gli anni che aveva il regista Giovanni Tortorici, al debutto nel lungometraggio, nel 2015. Possono esserci quindi potenziali 'frammenti' di vita vissuta in questo racconto inquieto in cui si avverte anche una distanza tra la quotidianità del protagonista e i filmati o i gruppi social dove ogni angolo del mondo sembra facilmente raggiungibile. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'opera misteriosa e affascinante che racconta un mondo nuovo, forse immaginario e definitivamente distopico. Drammatico, Italia, Francia, Sri Lanka2024. Durata 91 Minuti.
Un arrivo improvviso cambia la vita di Sunil. Espandi ▽
Decisa a costruirsi una nuova identità, una ex attrice di b-movie affida i due figli al loro padre e svanisce nei cantieri di una città in costruzione. Nel quartiere fatiscente dove l'uomo vive, le case si svuotano e vengono demolite dall'avanzare inesorabile della nuova città. Della donna rimangono solo le immagini di Natalik's Love, l'unico film di cui è stata protagonista.
Un film misterioso e affascinante in cui l'implosione di una famiglia va di pari passo con la demolizione dei luoghi in cui vive per dare spazio a un futuro nuovo che però rimane un distopico presente.
Giocando tra stili diversi, tra il neo-noir e il cinema del reale per intenderci, con una messa in scena che può richiamare lo spazio del cinema di Miguel Gomes (Tabu) e un po' quello di Aki Kaurismäki nelle sequenze del bar Nouveau Port, Suranga D. Katugampala dimostra di essere una voce che si inserisce perfettamente nel nuovo cinema europeo, con uno sguardo altro e diverso da quello del cinema italiano. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La regista Naoko Yamada torna a esplorare il tema dell'adolescenza partendo da un concept che porta sul grande schermo una vera e propria sinfonia di colori. Espandi ▽
Totsuko è una ragazzina iscritta in un collegio cattolico, dove vive, studia e prega per la propria serenità interiore. È infatti ipersensibile, affetta da una sorta di sinestesia che le permette di percepire i colori delle altre persone, ma non il proprio. Letteralmente colpita dalla compagna Kimi, che la centra con una pallonata in pieno volto durante un allenamento, Totsuko vede il proprio mondo ingrigirsi quando la ragazza lascia la scuola. Totsuko, seguendo un gatto bianco, la ritrova, dove la ascolta esercitarsi con una chitarra. Si fa così avanti e propone a lei e a Rui, un altro appassionato di musica, di formare un trio: i super ice cream!
Racconto di formazione che sperimenta cromatismi visionari, I colori dell'anima vanta un'animazione spesso straordinaria, ma la prospettiva scelta è purtroppo anche verbosa e stucchevole, di edificante banalità e invincibile ottimismo. Ci sono solitudini e malinconie, conflitti generazionali e ridefinizioni d'identità da affrontare per i protagonisti del film, soprattutto per Kimi e per il ragazzo Rui, ma tutto è raccontato con ingenuità e fiducia nel mondo da Totsuko.
Un altro elemento distintivo è l'uso degli stacchi, che tengono spesso la protagonista al centro della scena, cambiando però l'ambiente intorno a lei, in salti temporali a volte lirici e a volte comici. Infine non manca di personalità il character design. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Alle soglie dei 60 anni, i Blur si ritrovano in studio per registrare un album e preparare un tour, che potrebbe essere l'ultimo. Espandi ▽
Dalle session di registrazione in campagna dell’album "The Ballad of Darren” alle esibizioni a Wembley, la macchina da presa indaga la dimensione privata e pubblica del gruppo inglese, evidenziando le fragilità e i nuovi equilibri nelle vite di Damon Albarn e soci. Considerato anche il titolo scelto era prevedibile che Blur: To the End trattasse del tempo che scorre e della caducità delle rock band. E così è, esplicitamente e da subito, come mette in chiaro la sequenza di apertura, con un Damon Albarn che guida nelle campagne del Devonshire affermando che “Il tempo non è infinito”. La regia di Toby L non esita a scrutare negli angoli della psiche di Albarn e soci, che si mettono a nudo di fronte alla macchina da presa. In particolare, proprio il frontman, alle prese con i postumi di una complicata separazione sentimentale, appare vulnerabile come mai prima d’ora. Lacrime e nostalgia, quindi, sensibilità e fragilità, come detta l’agenda emotional della nostra contemporaneità e come impone lo status da midlife crisis dei protagonisti, che hanno tutti superato il mezzo secolo di vita. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il documentario racconta dei Gaznevada, band fulcro di una scena musicale punk nell'anima, ancor prima che nelle sonorità. Espandi ▽
I Gaznevada sono stati il principale gruppo italiano punk e new wave. A quasi cinquant'anni dalla loro formazione, a Bologna, nell'irripetibile fermento culturale del '77, tra case occupate, factory di fumettisti, musicisti e cineasti, radio libere e droga a fiumi, i suoi componenti Billy Blade, Andy Nevada, Marco Nevada, Bat Matic e Robert Squibb, più altri amici e collaboratori avvicendatisi nel tempo, ne raccontano la storia. Dalla fine degli anni '70 ai primi '90 e poi oltre, il gruppo racconta la musica underground in Italia dal movimentismo al reflusso, dal punk all'italo disco, alla house.
Presentato in anteprima al Festival dei Popoli, il film di Lisa Bosi recupera lo spirito dei suoi protagonisti creando un dialogo tra materiale d'archivio e riprese ex novo, a testimoniare la resistenza di una carica creativa mai domata.
Going Underground cerca dunque di cogliere lo spirito dei Gaznevada più che loro storia. Forse pecca di didascalismo, ma rende il giusto merito sia alla nebbia dei ricordi, sia alla concretezza senza tempo della musica. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.