Quando il cinema rifugge ogni moda: un film animato sul tempo perduto e sull'importanza di una folle fantasia. Animazione, Francia, Lussemburgo2024. Durata 75 Minuti.
Un'opera animata che esplora con delicatezza i temi dell'infanzia e della crescita. Espandi ▽
Francia, fine anni '40. L'undicenne François vive in un villaggio sulle rive della Marna con la madre Geneviève e il padre adottivo Pierre. Un giorno scopre che Pierre ha cominciato a costruire in giardino la replica della Spray, la leggendaria barca a vela sulla quale nel 1895 il marinaio Joshua Slocum completò per primo il giro del mondo in solitaria. Per François è la scoperta di un mondo e dell'inizio di un nuovo rapporto con il padre.
Classe 1939, il regista d'animazione francese Jean-François Laguionie realizza un lavoro autobiografico in cui il racconto di formazione lascia il posto al resoconto di una fantasia lontana. Laguionie riesce a trasporre le emozioni del suo personaggio in modo dolce e anti-narrativo, trasformando il realismo in fantasia onirica e seguendo senza soluzione di continuità il passaggio all'adolescenza di François.
In Una barca in giardino si coglie, dunque, la saggezza di un maestro dell'animazione capace di trasmettere l'amarezza del tempo perduto e insieme la leggerezza di un cinema che rifugge ogni moda: non solo quella dell'infantilizzazione del genere animato, ma anche quella del racconto di formazione come unico modo per raccontare l'adolescenza. Recensione ❯
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L'amicizia tra due giovani ciclisti, l'ebreo David e l'arabo Ibrahim, accomunati dalla bicicletta di Gino Bartali. Espandi ▽
Gerusalemme. David è un ragazzo ebreo che, con la sua squadra di ciclismo rivaleggia con quella dell’arabo Ibrahim. Da entrambe le parti si vedono gli altri come nemici su cui primeggiare. Il nonno di David possiede però un oggetto che consente di guardare allo sport in modo diverso. Si tratta della bicicletta di Gino Bartali il quale non ebbe timore di mettere a repentaglio la propria vita, durante la seconda guerra mondiale, per salvare molte centinaia di ebrei dalla deportazione. Sarà anche grazie ad essa che i due potranno prepararsi in modo inatteso per un’impresa sportiva in cui trovarsi dalla parte giusta.
Un film di animazione che parla ai giovani e agli adulti. Guardando al passato per non rinunciare a sperare nel presente per il futuro. Nonostante tutto.
Spiace che Israel Cesare Moscati, che ha ideato il soggetto e ha scritto con Marco Beretta la sceneggiatura, sia scomparso mentre il film era ancora in fase di produzione perché non è difficile pensare che gli sarebbe piaciuto. Avrebbe apprezzato il modo in cui le due storie (quella di Bartali e quella di David e Ibrahim) si interfacciano avvalendosi di tonalità cromatiche diverse, ricche di significazione. Recensione ❯
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Un film brutale ed originale che continua a colpire ancora oggi per la sua violenza e le scene splatter. Animazione, Azione, Drammatico - Giappone1986. Durata 110 Minuti.
Pietra miliare del mondo anime datato 1986. Espandi ▽
In un mondo post-apocalittico, devastato da un conflitto nucleare, il guerriero Ken della Divina Scuola di arti marziali di Okuto si vede sfidare dall'ex amico Shin, maestro della rivale Sacra Scuola di Nanto. Shin si dichiara innamorato di Julia, la fidanzata di Ken, e dopo aver sconfitto quest'ultimo la porta via con sé. Ken però sopravvive e un anno dopo vaga in cerca di vendetta sia contro Shin sia contro i propri fratelli maggiori Jagger e Raoul che lo hanno tradito. Più di ogni altra cosa Ken vuole ricongiungersi all'amata Julia, e tenterà di farlo con l'aiuto di Rei, un altro combattente di Nanto, e di una coppia di bambini salvati da un gruppo di predoni.
Ciò che ancora stupisce del film a quasi quarant'anni di distanza è proprio il suo aspetto così cruento e splatter: il sangue schizza ovunque, i muscoli vengono squarciati, gli organi interni scoppiano come conseguenza delle tecniche speciali usate da Ken e dagli altri maestri di combattimento (da qui nasce la battuta-tormentone del protagonista, "Sei già morto", pronunciata ai suoi nemici dopo averli colpiti in punti letali, nell'attesa che i loro corpi esplodano nel giro di qualche secondo).
È indubbio che la brutalità di questo anime sia il suo punto di forza e ne abbia ispirato altri successivi, estendendo la propria area d'influenza anche al cinema e al videogame. Recensione ❯
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Un film divertente - con qualche gag di troppo - e adatto a tutta la famiglia. Animazione, Avventura - USA, Canada, Gran Bretagna2024. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Porky e Daffy si lanciano in una corsa per salvare il mondo, garantendo tutte le divertenti gag e le caratteristiche immagini animate che hanno reso i Looney Tunes così iconici e amati. Espandi ▽
Dick the Pig e Daffy Duck sono amici intimi fin da bambini e sono stati insieme nella buona e nella cattiva sorte. Ma ora devono affrontare la sfida più grande. Qualcosa si è schiantato contro la loro casa e da allora si è formato un enorme buco nel soffitto.
E poi c'è la strana melma che hanno scoperto. In ogni caso è chiaro: servono soldi, urgentemente e in misura considerevole. Non solo devono riparare il danno, ma devono anche trattare con un'ispettrice che insiste affinché tutti i difetti vengano eliminati, altrimenti la casa verrà confiscata. Decidono di trovarsi un lavoro ma ogni volta tutto va storto e vengono licenziati. Quando incontrano Petunia Pig, lei trova loro un lavoro presso la fabbrica di gomme da masticare ma proprio con quelle ha inizio quella che potrebbe essere un'invasione da parte degli alieni.
Qui sta quello che costituisce un po' il problema di un film peraltro divertente e adatto a tutta la famiglia. Dilatare in 90 minuti le sintesi spesso fulminanti del passato non è un'impresa facile. Ci si sono messi in undici sul versante della sceneggiatura e questo un po' si sente nella sovrabbondanza di gag che in più di un'occasione esplodono come le bolle delle gomme da masticare che stanno al centro dell'azione ma senza poi amalgamarsi con il contesto. Recensione ❯
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Caratterizzato da un altissimo livello qualitativo sia per quanto riguarda le animazioni sia per la colonna sonora, è un "must see" per tutti i fan della saga, che attendono questo epilogo da ben 25 anni. Espandi ▽
Sono passati due anni dalla Quarta Guerra Mondiale e tutto è cambiato - perfino Naruto. L'Eroe della Foglia, sempre con il suo stile a metà tra lo scanzonato e l'imbranato, è ora amato da molti e rispettato da tutti. Chi ha creduto in lui fin dall'inizio è Hinata Hyuga, incapace però di dichiararsi una volta per tutte. Una notte la pace del Villaggio della Foglia è spezzata dall'arrivo del misterioso Toneri. Mentre un ristretto gruppo di ninja si lancia al loro inseguimento, una minaccia ben più grande appare, letteralmente, nel cielo: la Luna si sta avvicinando sempre più alla Terra e presto si schianterà su di essa.
Il film diretto da Tsuneo Kobayashi e scritto da Maruo Kyozuka è la giusta ricompensa a tutti i fruitori transmediali di Naruto, che tra i 700 episodi del manga e i 720 dell'anime necessitavano di una, più che degna, soddisfacente conclusione, cioè il riconoscere di essere cresciuti assieme al proprio idolo.
E lo stesso si può dire del creatore Kishimoto, che ha più volte dichiarato di essere incapace di scrivere e disegnare momenti più romantici e che alla fine ce l'ha fatta ad assistere al bacio Naruto e Hinata. Recensione ❯
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La Terra cade sotto i colpi degli invasori da Illumidas. Ad Harlock e ai suoi amici non resta che la resa, ma le parole di Maya attraverso la sua radio clandestina infondono coraggio nei cuori dei terrestri, incitandoli a una disperata rivolta. Recensione ❯
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Una metafora ecologista ricca di sfumature, che partendo dal folklore giapponese si fa universale. Animazione, Giappone1994. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La lotta dei tanuki per riconquistare la collina di Tama, nei pressi di Tokyo, strappata agli animali per farne un quartiere residenziale. Espandi ▽
Verso la fine degli anni Sessanta, lo sviluppo urbano indiscriminato di Tokyo inizia a mettere a rischio la sopravvivenza degli animali che abitano il territorio circostante, e in particolare dei tanuki, cani-procioni molto diffusi in Giappone oltre che creature del folklore nipponico. All'inizio dell'era Heisei (dopo l'ascesa al trono giapponese dell'Imperatore Akihito), nei primi anni Novanta, i tanuki sono ormai allo stremo e decidono di ricorrere all'antica arte del trasformismo - una capacità metamorfica di assumere qualsiasi sembianza - per respingere gli umani e frenarne l'opera di disboscamento e cementificazione. Tra scherzi e agguati, la resistenza dei tanuki si scontrerà con un processo di urbanizzazione ormai irreversibile.
La lotta dei tanuki antropomorfi si carica di molti significati in un film raffinato e profondo che il maestro Isao Takahata mantiene in equilibrio tra commedia e dramma, dimensione politica e malinconica.
È anche un film ambiziosamente politico, per il suo messaggio ecologista ancora attualissimo, per come ragiona sulle differenze tra classi sociali (non solo tra tanuki e uomini, ma anche tra i tanuki capaci di trasformarsi e quelli non in grado) e per come mette a confronto le diverse modalità di opposizione all'espansione urbana. Recensione ❯
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La regista Naoko Yamada torna a esplorare il tema dell'adolescenza partendo da un concept che porta sul grande schermo una vera e propria sinfonia di colori. Espandi ▽
Totsuko è una ragazzina iscritta in un collegio cattolico, dove vive, studia e prega per la propria serenità interiore. È infatti ipersensibile, affetta da una sorta di sinestesia che le permette di percepire i colori delle altre persone, ma non il proprio. Letteralmente colpita dalla compagna Kimi, che la centra con una pallonata in pieno volto durante un allenamento, Totsuko vede il proprio mondo ingrigirsi quando la ragazza lascia la scuola. Totsuko, seguendo un gatto bianco, la ritrova, dove la ascolta esercitarsi con una chitarra. Si fa così avanti e propone a lei e a Rui, un altro appassionato di musica, di formare un trio: i super ice cream!
Racconto di formazione che sperimenta cromatismi visionari, I colori dell'anima vanta un'animazione spesso straordinaria, ma la prospettiva scelta è purtroppo anche verbosa e stucchevole, di edificante banalità e invincibile ottimismo. Ci sono solitudini e malinconie, conflitti generazionali e ridefinizioni d'identità da affrontare per i protagonisti del film, soprattutto per Kimi e per il ragazzo Rui, ma tutto è raccontato con ingenuità e fiducia nel mondo da Totsuko.
Un altro elemento distintivo è l'uso degli stacchi, che tengono spesso la protagonista al centro della scena, cambiando però l'ambiente intorno a lei, in salti temporali a volte lirici e a volte comici. Infine non manca di personalità il character design. Recensione ❯
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Doc, animazione e materiali d'archivio. Un mix ammaliante, come il tempo in cui viviamo. Animazione, Italia2022. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Liberamente ispirato a "La conferenza degli uccelli" di Farid al-Din 'Attar. Espandi ▽
Come fare a riportare l'ordine tra i regni e le famiglie degli uccelli di tutto il mondo? Upupa propone di andare a cercare le risposte da Re Simourgh, ma non è una cosa semplice, visto che la casa del sovrano si trova sulla Montagna di Kafh, ai limiti conosciuti della terra, e per arrivarci si devono attraversare Sette Valli (Ricerca, Amore, Conoscenza, Distacco, Unificazione, Stupore e Annientamento). L'immane stormo si mette in volo. Chi arriverà davanti a Re Simourgh e che risposte troverà?
Il film di Michele Fasano ha viaggiato come l'Upupa e i suoi simili: decine di festival e premi in tutto il mondo, a dimostrazione dell'universalità della ricerca. Fasano predica - sì, predica - una Via dell'Amore e un'Abolizione delle Esclusioni che non sia un superamento delle rispettive teologie.
La lingua filmica che lo supporta è quella di un tessellatum fatto di documentario, animazione e materiale d'archivio, che a volte viene imbolsito da troppa enfasi letteraria e sapienzale nozionismo, e a volte spicca - letteralmente - il volo per divenire puro montaggio invisibile che salda ogni sua parte in modo fluido e pacato. Intricato, ammaliante, antitetico - come il tempo in cui viviamo. Recensione ❯
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Un film incantevole, un viaggio fantastico e metaforico che porta alla luce una verità familiare semplice, ma profonda. Animazione, Avventura, Commedia - USA, Spagna2024. Consigli per la visione: Film per tutti
Le avventure di Ellian, la tenace figlia dei sovrani di Lumbria, che deve intraprendere una pericolosa missione per salvare la famiglia e il regno. Espandi ▽
Figlia dei sovrani di Lumbria, la principessa Ellian sta per compiere quindici anni. Nonostante la giovane età, da circa un anno ha dovuto crescere molto in fretta, prendendo in mano le redini del regno: i suoi genitori, infatti, sono stati vittime di un incantesimo che li ha trasformati in mostri privi di razionalità. Con i loro corpi enormi, il re e la regina trascorrono le proprie giornate scorrazzando maldestramente tra le mura del palazzo, rompendo qualsiasi oggetto capiti nel loro raggio di azione. Come se non bastasse, i due sovrani non sembrano riconoscere più la figlia e paiono tutt’altro che inclini ad assumere il ruolo di genitori. Determinata a riconquistare l’armonia familiare perduta, Ellian decide di mettersi in contatto con i misteriosi oracoli della Foresta Oscura.
Prodotto dal creatore di A Bug’s Life, Toy Story e Cars John Lasseter, Spellbound – L’incantesimo è una favola per adulti e bambini intelligente e delicata, dedicata alle relazioni familiari, e mette in scena con delicatezza il viaggio di un’eroina dispersa nei meandri di una Foresta Oscura in cui le avversità rappresentano ostacoli interiori e relazionali. Le luci e le ombre che si nascondono nei rapporti familiari – che in fondo sono rapporti umani – diventano i punti di riferimento per ritrovare la strada giusta in un momento di disorientamento, si trasformano nei punti cardinali cui appellarsi per riguadagnare razionalità e armonia quando le emozioni negative prendono il sopravvento. Recensione ❯
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Un biopic musicale senza precedenti, realizzato con il format dei LEGO Movie e dedicato ad un'artista memorabile. Animazione, USA, Danimarca, Australia, Hong Kong2024. Durata 94 Minuti.
Un film dedicato alla figura di Pharrell Williams, ambientato in un mondo fatto tutto di LEGO. Espandi ▽
La vita di Pharell Williams inizia nella città di Virginia Beach, non il centro culturale del mondo e per un ragazzo appassionato di musica non sembra offrire grandi sbocchi, finché proprio a due passi dal liceo non installa i suoi studi il produttore Timbaland. Sembra l'occasione di una vita e Pharrell non manca di coglierla frequentando lo studio, ma finisce presto per trovare la situazione soffocante.
Con l'amico Hugo Chad e con un aspirante produttore conosciuto al telefono, si lancia in una nuova avventura e, dopo un rocambolesco inizio, dà vita insieme a Chad ai Neptunes, producendo brani per tutti i maggiori artisti della scena americana. Il successo però attira cattivi consiglieri e la creatività artistica di Pharrell, dopo molti anni di hit e collaborazioni con i maggiori brand, inizia a spegnersi. Un periodo di riflessione e la collaborazione con i Daft Punk e con la Universal per Cattivissimo Me 2 saranno la scintilla della sua rinascita.
Un biopic musicale come non se ne sono mai visti, realizzato con il format dei LEGO Movie, ma usando in parte il modello del girato dal vivo. Ritratto di un artista senza il quale la musica americana contemporanea, davvero, non sarebbe la stessa. Recensione ❯
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Il tema del Natale in cinque corti di animazione che affrontano l'argomento con delicatezza e fantasia. Animazione, Francia2024. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un'opera corale di sei giovani registe interamente dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie. Espandi ▽
Nella prima storia il distacco della banchisa su cui vive Babbo Natale rischia di impedirgli di portare i regali. Nella seconda un pulcino vive il suo primo Natale aiutando il gallo in difficoltà. Nella terza agli animali del bosco è rimasto un solo abete per festeggiare ma anche quello è a rischio. Nella quarta un procione si trasforma in una creatura umana. Nella quinta un gatto, seguendo tre cuccioli di un'altra specie, raggiunge la grande festa degli animali.
Sei animatrici di culture diverse affrontano con delicatezza e fantasia il tema del Natale.
Le sei animatrici (gli episodi sono cinque ma sono presenti dei simpatici raccordi che hanno come protagonisti dei cristalli di neve) hanno tutte ben presente il pubblico a cui si rivolgono a cui indirizzano le loro opere. Sono storie apparentemente molto semplici e realizzate con grafiche differenti tra loro ma in ognuna c'è un piccolo/grande messaggio che, proprio per la delicatezza con cui è stato realizzato, può arrivare direttamente alla mente e al cuore dei più piccoli. Recensione ❯
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Un racconto universale che rappresenta un felice unicum estetico nella produzione dello Studio Ghibli. Animazione, Giappone1999. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un dramma famigliare che esprime diversi temi sulla vita tra padri e madri, mogli e mariti, figlie e figli, fratelli e sorelle ed astute nonne. Espandi ▽
La vita della famiglia Yamada nel Giappone degli anni Novanta scorre agrodolce tra piccole gioie e qualche difficoltà. Il momento più drammatico arriva quando la famiglia, insieme in auto, si rende conto di aver perso la piccola Nonoko in un centro commerciale e torna a cercarla temendo il peggio. I vari capitoli sviluppano temi come la relazione tra padre e figlio, e sono soventi articolati su più situazioni che si risolvono velocemente: dal decidere chi andrà a comprare delle provviste o a fare altre commissioni, alla scelta di cosa guardare in Tv; dal fotografare la prima neve al cercare di non far tardi a scuola o al lavoro; dalla preparazione della cena al ritirare di fretta il bucato steso ad asciugare quando si mette a piovere.
Tratto dall'equivalente giapponese di una striscia a fumetti umoristica per i quotidiani, ossia un manga yonkoma, I miei vicini Yamada rappresenta un felice unicum estetico nella produzione dello Studio Ghibli.
Capace di abbracciare l'ordinarietà e la routine della vita giapponese, I miei vicini Yamada riesce a essere un racconto universale, perché le differenze con la vita negli altri Paesi del primo mondo sono qui molto poco presenti. Purtroppo non fu un successo al botteghino e dovettero trascorrere ben 14 anni perché Takahata riuscisse a realizzare di nuovo un film tutto suo. Recensione ❯
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Una coppia di poveri taglialegna e un dono prezioso. Una neonata sfuggita all'olocausto. Espandi ▽
Il Povero Taglialegna e la Povera Taglialegna avevano perso un figlio e non potevano più averne. Fino al giorno in cui la donna, pregando il Dio del treno che passava attraverso i campi, trovò nella neve una neonata avvolta in un telo intessuto anche con fili d’oro. Era la più preziosa delle merci di quel convoglio: gettata fuori dal padre affinché si salvasse. Il film di Hazanavicius (nato in una famiglia ebraica ashkenazita di origini polacche e lituane) grazie a una grafica molto delicata, su cui volutamente contrastano le figure degli esseri umani tutte contornate con evidenza, viene proposto al Festival di Cannes in un momento estremamente delicato della storia del popolo d’Israele ma proprio per questo assume più valore. Ci ricorda cioè come ognuno possa finire con l’essere assalito dal tarlo del razzismo e come nessuno possa pensarsene totalmente esente. Recensione ❯
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Il primo lungo per il cinema dedicato al ladro più famoso di sempre, un'avventura psichedelica e surreale tipicamente anni '70. Animazione, Giappone1978. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il primo anime realizzato con la tecnica "Animevision", un formato widescreen che segnò l'inizio di una nuova era per l'animazione. Espandi ▽
Saputo dell'impiccagione del celebre ladro Lupin III, il suo acerrimo nemico ispettore Zenigata vola in Transilvania per verificare la notizia. Qui vi trova il diretto interessato e scopre con lui che al suo posto è stato giustiziato un sosia. La caccia del primo e la fuga del secondo riprendono immediatamente, prima in Egitto e poi a Parigi, dove Lupin decide di aiutare la sua innamorata Fujiko, ricattata da un folle nano che ha piani millenaristici sul destino dell'umanità. Nonostante i consigli dei sodali Jigen e Goemonm, che non tollerano i continui voltafaccia di Fujiko, Lupin s'imbarca in un'avventura incredibile che lo porterà letteralmente ai confini del mondo.
Torna in versione restaurata in 4K il primo lungometraggio anime dedicato al personaggio dei manga di Monkey Punch, realizzato con la tecnica Animevision, un formato widescreen che segnò l'inizio di una nuova era per l'animazione.
Se qualcosa l'alta definizione del 4K riesce a esaltare è proprio l'aspetto strabordante del film, all'epoca pensato per superare il formato televisivo della serie che aveva dato popolarità al personaggio e recuperare in chiave audiovisiva la grafica e l'atmosfera degli originali disegnati. Recensione ❯
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