Il dramma di alcune famiglie che affrontano la rivoluzione in Romania del 1989. Espandi ▽
Il 20 dicembre 1989 la Romania è sull'orlo della rivoluzione. Le strade sono piene di dimostrazioni, gli studenti deridono il regime con l'arte e gli spettacoli di capodanno glorificano Ceausescu. Eppure, nel disagio delle loro case senza riscaldamento, le famiglie sono alle prese con conflitti personali e con l'onnipresente polizia segreta. Sei vite apparentemente scollegate s'intersecano in modi inaspettati. Mentre le tensioni raggiungono il punto di ebollizione, le unisce un momento esplosivo che culmina nella drammatica caduta di Ceausescu e del regime comunista. Recensione ❯
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Una satira visionaria e al tempo stesso commovente che esplora le dinamiche di una famiglia apparentemente perfetta. Espandi ▽
La realtà iper-controllata di una famiglia benestante slovena inizia a sviluppare delle crepe. Aleksander è sposato con Olivia, e insieme hanno una figlia adolescente, Agata. Poi c'è Julien, anche lui figlio di Aleksander da una relazione precedente. Il ragazzo, francofono, arriva all'improvviso nella villa isolata dei Kraljs portando con sé delle differenze comportamentali che turbano l'equilibrio esistente, oltre a causare degli altri arrivi sgraditi alla famiglia.
Con il nuovo film della regista Sonja Prosenc anche la Slovenia mette a registro un esemplare di quel particolare genere cinematografico che fa satira sociale e di classe, mettendo alla berlina i ricchi del nostro mondo.
Il regno domestico, a partire dallo stesso Bong Joon-ho e giungendo fino a Saltburn e compagnia, è il teatro perfetto per implodere la tensione tra chi ha e chi ha meno. In questa allegoria divertita di controllo esasperato, Family Therapy sconfina nel cinema autoriale dell'assurdo che fa capo a Lanthimos e Östlund. Recensione ❯
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Una serie di personaggi sono alla forsennata ricerca della felicità. Espandi ▽
Un’isola senza nome – ma è davvero così? –, dei personaggi in cerca di un futuro – o è il presente? –, la storia che va avanti – o non è mai cambiata? Tutto scivola via per le studentesse che attendono la fine della pioggia. Tutto scorre, e noi lì davanti a seguire la corrente. Solo a prima vista supremo atto di inferenza, che ti spinge a sciogliere e ricomporre i nodi narrativi, estetici ed emotivi che gli danno forza, il film di Kovacevic invece ti torna indietro come matassa da ammirare così com’è, senza forma né sostanza ma come possibilità di queste. Con una messa in scena naturalistica che solo a volte sfuma nel simbolico e una sola volta corre verso l’astratto, il film ci tenta con l’idea che forse il predatore ha una forma diversa e il suo sguardo non è più lo stesso, tutto è diventato così immateriale eppure così avanzato. Però la domanda rimane sempre la stessa: di chi è quel paradiso, e chi ha la possibilità di viverlo? Lì come ovunque. Recensione ❯
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Una telefonata va a incidere sulla memoria di un undicenne. Espandi ▽
Attraverso la ricostruzione di un'importante telefonata, il film indaga la natura del ricordo. Nella mente dell'undicenne protagonista la telefonata cancella tutto il suo Paese, la sua storia e la sua identità e ne nasconde l'esistenza nei libri, nei film e nei ricordi dei nati prima del 1995. Recensione ❯
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Maja giunge su un'isola per sistemare una questione ereditaria. La attendono eventi inaspettati. Espandi ▽
Maja, una giovane donna, raggiunge un’isola dell’est dell’Adriatico intenzionata a regolarizzare una questione ereditaria nonostante il parere contrario della madre. Costretta a una permanenza non prevista trova lavoro come cameriera in un bar all’aperto di proprietà del sindaco il quale le offre in cambio l’alloggio. L’incontro con uno scrittore che si trova in un momento di stallo la coinvolgerà sul piano dei sentimenti. Danis Tanovic realizza un film che si riferisce a troppi generi. Ci viene proposta una figura femminile, al contempo solare e tormentata, che si fa coinvolgere in una storia d’amore quasi a prima vista che però poi presenterà delle complicazioni. C’è un simpatico sindaco che coltiva marjuana sperando di non essere scoperto. A tutto ciò si aggiungono personaggi di contorno tra cui un’anziana donna convinta di essere ancora al tempo della seconda guerra mondiale e pronta ad imbracciare un fucile per sparare ai fascisti. La continua alternanza di queste ed altre situazioni fa sì che venga a mancare una linea chiara di narrazione. Recensione ❯
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I 78 giorni dell'intervento NATO in Serbia del 1999 nella vita di una famiglia. Espandi ▽
Dopo l'arruolamento del padre durante il bombardamento NATO della Serbia nel 1999, tre sorelle iniziano un video diario Hi8 nella loro casa di campagna. Si filmano a vicenda mentre si truccano, raccolgono ciliegie, giocano a giochi di società, litigano e aiutano la madre a cucinare. Questo mondo fragile e intimo è forse il loro unico rifugio dalla realtà dei bombardamenti, delle sirene e della guerra. Recensione ❯
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Due sorelle partono con i rispettivi figli per una gita in campagna. Espandi ▽
Per celebrare la vittoria di Lukas al torneo di arti marziali e la festa di compleanno di Tomas, due sorelle organizzano un fine settimana nella casa di campagna. Con i loro figli vanno a nuotare in un lago vicino, si rilassano e discutono delle finanze familiari. Recensione ❯
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La vita di un bambino viene sconvolta dai continui bombardamenti su Belgrado. Espandi ▽
Sava, un bambino di otto anni, vive con sua madre e il fratellino di un anno in un grattacielo di Belgrado. Suo padre è assente, lavora su una nave cargo. Questa vita relativamente normale viene sconvolta dall'inizio dei bombardamenti sulla Serbia. Gli attacchi aerei iniziano in un'atmosfera generale di tensione, incredulità e disperazione. Il comportamento di Sava cambia. La sua scuola viene chiusa, un rifugio diventa una seconda casa e la ragazza Milica, figlia del prete locale di cui è innamorato, lascia il paese con sua madre e le sue sorelle. Recensione ❯
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L'estate di un fratello e di una sorella che devono ricucire le proprio ferite. Espandi ▽
La vita di due fratelli e una sorella nel corso di un'estate, durante la quale il tempo sembra sospeso. La famiglia sembra essere il luogo di guarigione ideale per qualsiasi ferita, soprattutto per le persone vulnerabili in cerca di un nuovo inizio. Recensione ❯
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A Vis, in Croazia, prende vita un dibattito sul futuro. Un racconto collettivo di identità, ambiente e memoria. Un'isola piccola, un tema globale. Espandi ▽
Sull'isola croata di Vis, il potere del denaro e della politica si scontra con il potere della conoscenza, della memoria e dell'empatia della comunità. Le sorgenti d'acqua e il patrimonio culturale costruito nel corso dei millenni si salveranno, oppure si distruggeranno. Prende vita un dibattito che fa riflettere su tradizione e progresso. Gli isolani - dai pescatori all'intellighenzia, dal sindaco al ricco proprietario straniero dell'ex conservificio fatiscente "Neptun" - diventano un personaggio collettivo che sostiene la crescita contrapposta alla salvaguardia dell'ambiente. L'isola è un mondo a sé, e al tempo stesso rappresenta il mondo intero. Recensione ❯
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