Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Pietro Malegori |
Attori | Shahab Hosseini, Camélia Jordana, Husam Chadat, Slimane Dazi, Abdelhafid Metalsi Hania Amar, Kassem Al Khoja, Antonio Folletto, Syrus Shahidi, Simone Potenza. |
Uscita | lunedì 8 luglio 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,82 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 7 luglio 2024
Nella Siria dilaniata dalla guerra civile, con il popolo che insorge contro il regime di Assad, un cardiochirurgo infantile si troverà di fronte alla decisione più difficile della sua vita.
CONSIGLIATO SÌ
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Siria, durante gli anni della guerra civile. Taher Haider è un cardiochirurgo pediatrico nella Damasco dominata dalla dittatura di Assad. Suo fratello maggiore Alì, che lavora per i cosiddetti "caschi bianchi", l'organizzazione umanitaria di protezione civile che si è costituita durante la guerra civile siriana, muore in un attentato terroristico, e il dottor Taher scopre che il bambino che dovrà operare d'urgenza h qualcosa a che fare con la morte di Alì. È l'inizio di una crisi esistenziale destinata a cambiare la visione del mondo di un medico fino a quel momento totalmente devoto al giuramento di Ippocrate. Prevarrà in lui il desiderio di vendetta o la speranza di dare una svolta diversa agli eventi del suo Paese attraverso un gesto di resistenza umana individuale?
Shukran (che significa "grazie") è l'opera prima del regista e sceneggiatore (insieme ad Alessandro Valenti, Elia Adami e Francesco Lefons) Pietro Malegori, tratta dal romanzo omonimo di Giovanni Terzi che era a sua volta basato su fatti realmente accaduti. In gioco non ci sono solo i sentimenti personali e la professionalità di un uomo ma anche i processi di indottrinamento di tanti Paesi in cui la religione islamica radicalizzata arruola combattenti anche fra i più giovani.
Lo
stesso Taher del resto si è reso impermeabile alle sofferenze dei suoi pazienti per
mettere un confine fra sé e il contesto drammatico che lo circonda, e dovrà scegliere
se ritrovare quell'empatia che la situazione e la professione medica in un contesto di
guerra hanno attutito.
Il film ricostruisce in flashback il rapporto passato fra Alì e Taher, mentre nel
presente segue il viaggio del fratello più giovane (e meno politicamente impegnato)
per cercare di portare avanti la missione del maggiore, di fatto ereditandone
l'altruismo.
La storia è quasi prevedibile e in qualche punto sfiora la retorica, ma la
regia di Malegori usa in modo magistrale i fondi (evidentemente contenuti)
soprattutto nelle scene di azione. La vera marcia in più resta comunque
l'interpretazione dolente, nei panni di Taher, dell'attore iraniano Shahab Hosseini,
vincitore a Berlino nel 2011 come migliore attore per Una separazione e
nel 2016 a Cannes per Il cliente (entrambi i titoli Oscar per il Miglior
film straniero nelle rispettive annate).
Fra gli altri interpreti ci sono Antonio Folletto nel ruolo del dottor Arpe e la cantante franco algerina Camélia Jordana in quello (breve) di Jala. La Puglia, dove è stato girato il film, è trasformata in una Siria credibile e Malegori inserisce pathos (ma non facile melodramma) nel tratteggiare questa storia di umanità messa a dura prova in circostanze molto attuali, che riguardano non solo la Siria ma tutti i conflitti in corso. Un esordio promettente che con maggiori mezzi e una scrittura più stratificata potrà lasciare il segno.
Siamo in Siria, durante gli avvenimenti della recente guerra civile che ha dilaniato e devastato, come sempre e ancora una volta, coscienze mobili e strutture immobili del paese. In una Damasco di cui resta davvero poco (non a caso il film è pieno di riprese, via droni, della città vista dall'alto), una tra le ultime istituzioni pubbliche e civili che resta in funzione è l'ospedale pediatrico.
Dall'omonimo romanzo di Giovanni Terzi, a sua volta ispirato a una storia vera. Taher è un cardiochirurgo pediatrico. Lavora a Damasco, la Siria dilaniata dalla guerra. II fratello Ali gli chiede di seguirlo in una zona di massimo rischio: un piccolo cardiopatico deve essere operato, non c'è tempo da perdere. Taher rifiuta. Ali va da solo e muore in un attentato compiuto dal padre di quel bambino. Vai alla recensione »
Gli eventi degli ultimi anni sono stati così travolgenti da aver trasformato la guerra civile in Siria, iniziata nel 2011, in un lontano ricordo. Eppure le macerie di quel conflitto sono ancora lì, e Shukran di Pietro Malegori le mostra riportando lo spettatore nel 2015, nella capitale Damasco. Il dilemma morale del protagonista del film, un chirurgo che decide di realizzare l'ultimo desiderio del [...] Vai alla recensione »
Durante la guerra civile in Siria, che dal 2011 ad oggi rappresenta il fronte sanguinario più dilaniante del pianeta, con oltre 20 milioni di profughi e 6 milioni di bambini sotto assedio, il cardiochirurgo infantile Taher Haider (Shahab Hosseini), deve combattere la sua battaglia privata. Il regime di Assad deve fare i conti con l'insurrezione del popolo e dei jihadisti e il dottore deve decidere [...] Vai alla recensione »