Un'opera cinematografica che spinge i confini della narrativa visiva, affrontando le complesse sfaccettature dell'amore e delle conseguenze emotive della violenza domestica. Espandi ▽
Tu cerchi l'Amore! Rachele ride allo sconosciuto col quale sta chattando su webcam. Lei all'amore
non crede. E ci accompagna a scoprire l'unico sentimento che conosce, il legame
fortissimo velenoso che unisce i suoi genitori. In pubblico si mostrano affettuosi e
innamorati, ma dietro porte chiuse, è tutto possesso sottomissione paura e dolore.
Rachele vuole essere diversa. Ma può veramente esserlo, se l'unica forma di amore che
conosce è violenza? Recensione ❯
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Un ispettore di poliziam alle prese con diversi casi di violenza sui minori, ha appena salvato una neonata. Espandi ▽
Affiancato dai colleghi Francesca (Martina Palladini), Gianluca (Gianluca Potenziani) e Franco (Manfredi Russo), Chris Ravelli,(Giuseppe Celesia), ispettore di polizia alle prese con diversi casi di violenza sui minori, ha appena salvato una neonata, abbandonata dai propri genitori su una delle tante barche ormeggiate nella spiaggia siciliana vicino Palermo. Il ritrovamento gli fa tornare alla mente tutte le ferite di un passato mai dimenticato e un matrimonio andato in frantumi con la ex moglie Viola (Daniela Fazzolari). Per l'uomo sarà difficile resistere alle reti seduttive di Paola (Caterina Gabanella), avvenente e provocante inquilina che va a vivere insieme al marito Samuel (Daniel McVicar) e alla figlia Daisy (Livia Modica) nella vecchia villa di sua proprietà e di Viola; tanto che la relazione che si instaurerà con la donna lascerà presto emergere una serie di problemi. Oltretutto Daisy (Livia Modica), la figlia tredicenne, ha strane visioni che rivelano qualcosa di oscuro e terribile legato al passato dell'abitazione. Recensione ❯
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Matranga e Minafò tornano al cinema nei panni di due agguerriti antieroi decisi a riscattare tutti gli "attassati" d'Italia dalle vessazioni di EQUITU'. Recensione ❯
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Un viaggio, in una Sardegna quasi trasfigurata, attraverso i demoni di un uomo e quelli della contemporaneità. Espandi ▽
Pietro torna in Sardegna in seguito alla morte del padre. Il suo obiettivo è incontrare il fratello Andrea, che non vede da molto tempo, per decidere a chi spettano i due oggetti che il genitore ha lasciato loro: una pistola e una sedia. Nel suo peregrinare in una Sardegna assolata ha modo di fare diversi incontri.
In un film realizzato in assoluta indipendenza Vassallo porta sullo schermo la tensione esistenziale di un uomo che si confronta con il suo passato. Vassallo è un artista che non ha il timore di sperimentare e non ha neppure il timore di mettere in gioco un'opera d'arte altrui facendole assumere un valore simbolico.
Il regista si prende anche la libertà, a un certo punto del viaggio che ci invita a compiere, di trasferirla dal piano extradiegetico a quello diegetico facendo entrare in scena in aperta campagna un sassofonista che si esibisce davanti a Pietro. Recensione ❯
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Ritratto intimo e pubblico di Dario Bellezza che diventa il mosaico collettivo di una storia italiana irripetibile. Documentario, Italia2023. Durata 78 Minuti.
Il ritratto di un poeta "maledetto" e di una stagione culturale irripetibile, nell'Italia del secondo Novecento. Espandi ▽
Dario Bellezza, poeta italiano del secondo Novecento, morì di Aids il 31 marzo 1996. 27 anni dopo viene ricordato e celebrato in un documentario che, attraverso le testimonianze di amici, ammiratori ed esperti, ne racconta la vita, il lavoro e gli amori ricostruendo anche la straordinaria scena poetica e artistica della Roma anni '60 e '70, la tremenda stagione dell'Aids, la «Sodoma» notturna degli omosessuali spinti prima a nascondersi e poi via via a mostrarsi sempre più e a rivendicare il proprio piacere. A emergere dal film è un uomo orgoglioso e solo, capace di parole potenti e di sentimenti fragili, di impudicizia e di timidezza, autore di una vita tormentata, povera, triste. Bellissima.
Il ritratto di una grande figura della cultura italiana del secolo scorso diventa il mosaico collettivo di una storia italiana irripetibile, segnata dalla grandezza dei suoi protagonisti e perseguitata da un cupo sentimento di morte.
La figura stessa di Bellezza, vanitosa e tragica, resiste a ogni tentativo di santificazione, imprigionata, come si sente dire, in un «teatro dal quale era impossibile uscire» e condannata, come diceva lui stesso fin da giovane, da un sentimento di cupio dissolvi, di angoscia e di morte. «Credo che l'unica speranza sia Dio. Ma siccome non ci credo...». Recensione ❯
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Un tributo sincero, indagatore, curioso su Anna Paparatti, un'artista anticonvenzionale. Documentario, Italia2023. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una delle straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie artistiche degli anni '60 e '70: Anna Paparatti. Espandi ▽
"Chi arriva qui ricomincia da capo. Se può". Questa frase è scritta in una delle tappe del "gioco dell'oca" di Anna Paparatti (Reggio Calabria, 1936). O, meglio, del gioco de La Pop Oca. Si tratta di uno dei dipinti che l'artista elaborò giovanissima, negli anni sessanta, poco più che ventenne, della serie dei "giochi". Il gioco del si e del no; Il gioco che non esiste; Il gioco del rosa; Il gioco del non-sense...
La seria ironia di questa donna che, dalla sua casa romana, dove l'atmosfera legata a quella cura tipica di un'artista dalla densissima vita, e dai richiami attinti e mescolati da diverse culture - tra cui quella indiana, da sempre indagata, amata, assorbita - si racconta agli occhi della figlia, Fabiana Sargentini.
Un tributo sincero, indagatore, curioso, della figlia che ha intrapreso l'avventura di un film per delineare un percorso umano e artistico con delicatezza. Lo sguardo di una persona di famiglia, la più vicina, che tenta di dare un giudizio a una madre "non normale". Recensione ❯
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Il progetto vincitore della quinta edizione del contest "La Realtà che 'NON' esiste". Espandi ▽
Cosa faresti se un giorno una persona senza volto ti ricattasse e diventasse il tuo peggior incubo? La prima reazione di Camilla, musicista, 17 anni, dopo essere stata vittima di sextortion è quella di vergognarsi, nascondersi e rinunciare alle sue passioni e alle sue esibizioni. Riuscirà a trovare la forza per reagire e riappropriarsi di ciò che le è stato strappato? Recensione ❯
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Un esordio promettente che racconta una storia di umanità messa a dura prova in circostanze molto attuali. Drammatico, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nella Siria dilaniata dalla guerra civile, con il popolo che insorge contro il regime di Assad, un cardiochirurgo infantile si troverà di fronte alla decisione più difficile della sua vita. Espandi ▽
Siria, durante gli anni della guerra civile. Taher Haider è un cardiochirurgo pediatrico nella Damasco dominata dalla dittatura di Assad. Suo fratello maggiore Alì, che lavora per i cosiddetti "caschi bianchi", l'organizzazione umanitaria di protezione civile che si è costituita durante la guerra civile siriana, muore in un attentato terroristico, e il dottor Taher scopre che il bambino che dovrà operare d'urgenza h qualcosa a che fare con la morte di Alì. Fra gli altri interpreti ci sono Antonio Folletto nel ruolo del dottor Arpe e la cantante franco algerina Camélia Jordana in quello (breve) di Jala. La Puglia, dove è stato girato il film, è trasformata in una Siria credibile e Malegori inserisce pathos (ma non facile melodramma) nel tratteggiare questa storia di umanità messa a dura prova in circostanze molto attuali, che riguardano non solo la Siria ma tutti i conflitti in corso. Un esordio promettente che con maggiori mezzi e una scrittura più stratificata potrà lasciare il segno. Recensione ❯
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Una panoramica di quello che devono vivere gli abitanti a nord di Siracusa, territorio sacrificato sull'altare del progresso. Espandi ▽
Nella costa est della Sicilia, si patiscono le conseguenze dovute alla presenza del polo petrolchimico siracusano che tanto lavoro ma anche tante conseguenze sul versante della salute ha portato agli abitanti.
Un regista francese e un fotografo palermitano uniscono le loro professionalità per dare voce a chi non ne ha o si è stancato di averne. Non ci sono solo le pur indispensabili e giuste proteste in questo film. C'è anche il ricordo di un mondo che è stato cancellato per fare posto ai fumi delle ciminiere. A rievocarlo è Nino, ora non vedente, che, accompagnato dalla moglie, percorre spazi ormai degradati facendo a sua volta spazio però alla memoria di ciò che un tempo li rendeva vivi e abitabili.
La testimonianza più toccante finisce così con l'essere quella di un bambino che alla richiesta della mamma se voglia andare a vedere dove lavora il papà (ovviamente al petrolchimico) risponde: "No. Perché posso anche morire". Recensione ❯
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Un affascinante viaggio nella Sardegna più profonda e sconosciuta alla scoperta di scenari da favola e di alcune leggende legate alla tradizione orale sarda. Espandi ▽
Paolo è un giovane friulano iscritto alla facoltà di storia all'università di Bologna. Appassionato di etnografia ed entusiasta dei contenuti esposti dal professore durante una delle ultime lezioni di antropologia culturale, decide che l'argomento da approfondire per la sua tesi di laurea verterà sugli Shardana e le civiltà prenuragiche e nuragiche. Ne parla con il professore che ben volentieri lo sostiene in questa sua idea, accettando di divenire il suo relatore. Il giovane rientrato a casa per il fine settimana, illustra ai genitori il suo progetto. Paolo partirà verso i primi di Aprile in totale autonomia, con l'auto fino a Livorno e poi in traghetto fino a Cagliari. Non ha ancora deciso quanto si fermerà ma sicuramente resterà il tempo necessario per visitare i luoghi scelti. Ad un certo punto la sua ricerca diventerà qualcosa di ben più curioso ed interessante grazie a Maria Carmen, una misteriosa donna del luogo che l'accompagnerà lungo il suo percorso che diverrà una sorta di viaggio alla scoperta dei misteri della cultura e della storia sarda. Recensione ❯
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Dall'omonima commedia di Giuseppe Manfridi, racconta la storia di Francesco è una ex promessa del calcio, con un passato nelle giovanili di una squadra di Serie A. Espandi ▽
Francesco è una ex promessa del calcio, con un passato nelle giovanili di una squadra di Serie A. Dopo vari insuccessi scolastici, suo padre lo ha costretto ad abbandonare il suo sogno. Nonostante tutto, lui non ha mai smesso di giocare a calcio, anche se solo per diletto, con gli amici. Il suo percorso s'incrocia con quello di Bala, il responsabile di un campetto di calcio a cinque: costui, impressionato dalle sue doti, contatta un procuratore sportivo e riesce ad organizzare un provino per Francesco. Bala organizza così una partita con i vecchi amici del ragazzo, per impressionare il procuratore, al fine di offrire a Francesco la seconda possibilità che la vita, spesso, in modo fortuito, riserva. Recensione ❯
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Dopo un incubo notturno, Giulio non riesce più ad uscire dal cortile di casa. Da quel momento mancano sette giorni alla fine del mondo. Espandi ▽
Giulio è un attore, o meglio un ex attore. Abita in un appartamento all’interno di un grande complesso di condominii e si rende conto di non essere più in grado di uscirne. Quando arriva all’uscita, infatti, non riesce fisicamente a varcarla, incomprensibilmente bloccato non si sa da cosa. Ne parla con un comprensivo vicino, un medico, che lo conforta, ma non lo comprende. Giulio è confuso, non riesce a ricordare nemmeno da quanto tempo abita lì. Sa però che tra sette giorni il mondo finirà e non capisce l’indifferenza degli altri verso quella terribile circostanza. I giorni passano e Giulio, tra incontri strani e meno strani, è testimone di un omicidio che nessun altro ha visto e cerca disperatamente di capire cosa gli sta succedendo prima che sia troppo tardi.
Immerso in un clima trasognato e rarefatto, il film parte da una premessa interessante e anche originale cercando di svilupparla in modo da rappresentare lo sconcerto e l’inquietudine del protagonista e di trasmettere queste sensazioni allo spettatore.
Mario Tani, regista, sceneggiatore e produttore, affronta tali premesse con capacità e una certa inventiva, ma il film risente dell’eccessiva dilatazione della materia narrativa e della talora monotona ripetizione delle situazioni.
Una menzione speciale meritano le musiche di Mattia Vlad Morleo e la prova fattoriale di Roberto Corradini, nel ruolo di protagonista. Recensione ❯
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Un film particolare e autoironico che ispira simpatia, malgrado un eccesso di finali. Thriller, Italia2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una regista vive costantemente tra realtà e fantasia fino a decidere di commettere un gesto estremo per tornare sul set. Espandi ▽
La regista Louiselle Caterini, specializzata in film gialli, sta cercando di superare il trauma d'essere stata tenuta segregata da uno sconosciuto col volto nascosto da una maschera da mostro di Frankenstein. Inoltre, è anche in difficoltà perché il suo ultimo film è stato un flop. Al suo produttore cerca di proporre spunti e idee, che vediamo sullo schermo sotto forma di brevi episodi.
Pierfrancesco Campanella, tra le cui regie si può ricordare almeno Bugie rosse, un curioso thriller di una trentina d'anni fa, realizza un film particolare nel quale il gioco metacinematografico è composito, complesso e multiforme, con i richiami al leggendario produttore Alfredo Bini e al maestro Marco Ferreri.
Come in tutti i film a episodi, la qualità è variabile e non mancano schematismi e semplificazioni, ma si può apprezzare la ricerca di una diversità nei toni, che vanno dal simbolismo quasi surreale del primo episodio, ai rimandi al giallo all'italiana del secondo episodio (con una squadra a fungere da arma da taglio), al complottismo satanista alla Rosemary's Baby del terzo episodio (risolto in modo un po' sbrigativo), alla svolta horror del quarto episodio e alla commedia nera dell'ultimo episodio. Recensione ❯
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Luisa è una professoressa di scuole medie. Da sempre impegnata ad aiutare gli alunni più bisognosi, la donna scopre che un suo ex alunno, figlio di un boss di quartiere, è stato arrestato per rapina e decide di aiutare la sua famiglia, e quando viene a sapere che il ragazzo sconterà il resto della pena ai domiciliari decide di dargli ripetizioni affinché possa diplomarsi nella speranza di toglierlo dalla strada e regalargli un futuro. Ma il compito si rivela più difficile del previsto a causa del carattere indomito del giovane e delle sue amicizie pericolose. Recensione ❯
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Le vite di tre donne si intrecciano in un ambiguo gioco di fughe e catture, in cui i ruoli di vittima e carnefice si scambiano fino a confondersi. Espandi ▽
Una ragazza, legata e a volte bendata, viene interrogata insistentemente dai due funzionari di un Apparato repressivo che vogliono da lei informazioni sui suoi presunti complici nell'intento dissidente. Non sappiamo se la ragazza faccia effettivamente parte di quel governo, ma una voce fuori campo ripete, probabilmente a lei, le istruzioni su come comportarsi nell'eventualità di essere catturati: non destare sospetti, non rivelare nulla sulle operazioni in atto, osservare i dettagli del proprio ambiente circostante, individuare l'inquisitore più debole, cercare una via di fuga.
Le punizioni dell'Apparato, per chi non è collaborativo, sono rastrellamenti, deportazioni e regolamenti di conti. Uno degli inquisitori è anche l'infermiere di un personaggio invalido e potente. Una donna, probabilmente quella la cui voce fuori campo fornisce istruzioni di fuga, si aggira per le campagne che circondano una Roma disabitata, spoglia e lugubre. E nella caccia fra il gatto e il topo non si è mai certi su chi sia preda e chi predatore.
In Wanted è evidente anche una buona dose di autoreferenzialità e autocompiacimento, un approccio ascetico che sfiora l'integralismo più ostile e che potrà mettere a dura prova la pazienza anche dello spettatore più abituato alla sperimentazione filmica radicale e disinteressata ad essere compresa. Ma per chi vorrà lasciarsi avviluppare nelle spire del cinema artefatto e stupefatto di Ferraro, Wanted è un ulteriore tassello di innegabile coerenza. Recensione ❯
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