Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Giuseppe Di Giorgio |
Attori | Camilla Tedeschi, Erika Franceschini, Valentina Carrino, Vera Castagna Giuseppe Di Giorgio, Alberto Sette. |
Uscita | mercoledì 15 giugno 2022 |
Distribuzione | Emera Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,49 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 14 giugno 2022
Mettersi in discussione per ritrovare la libertà interiore. In Italia al Box Office Finalmente libera ha incassato 644 .
CONSIGLIATO SÌ
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Roberta, dopo essere stata bocciata ad un esame universitario e quindi costretta ad andare fuori corso, decide, non senza reticenze, di concedersi qualche giorno di vacanza insieme al fratello e ad un gruppo di coetanei tra cui spicca l'amica del cuore Alyssa. Roberta è anche tormentata sul piano sentimentale perché è stata da poco lasciata dal suo ragazzo ormai storico e non sa se e quanto sentirsi disponibile per nuove esperienze.
Partendo da Pavia e avendo come meta le spiagge assolate il film trova la sua giusta dimensione nei dialoghi mai retorici o artefatti dei protagonisti.
Giuseppe Di Giorgio alla sua opera seconda realizza un film il cui pregio di base è offerto da un mix di due elementi che risultano particolarmente ben assemblati: la sceneggiatura e il casting. Prendendo come fonte d'ispirazione il romanzo "Libera" di Gabriella Morgillo, la quale ha scritto la sceneggiatura con la supervisione del regista e di Roberto Attolini, il film apre una finestra sul mondo dei ventenni con un'aderenza al loro vissuto e, in particolare, al loro linguaggio che rende ogni battuta credibile anche quando si affronta il terreno, spesso scivoloso in fase di scrittura, dei rapporti amorosi.
La protagonista si ritrova combattuta tra più opportunità e anche i comprimari non sono inerti in materia. Ma anche una buona sceneggiatura vedrebbe vanificare le proprie potenzialità se poi quelle parole e azioni non trovassero la giusta credibilità negli attori a cui vengono affidate. Questo è l'altro pregio del film.
Tutti gli interpreti, ivi compresi quelli che hanno ruoli minori, si dimostrano in più che buona sintonia con le battute e le situazioni previste per loro senza la minima stonatura. A volte basta un solo interprete non adeguato per creare quel senso di finzione che mette in forse l'esito complessivo.
Di Giorgio quindi è più che sulla buona strada. Gli manca ancora, ma viste le premesse si tratta solo di attendere, quel tocco di autorialità che faccia sì che questi incontri e anche scontri tra personaggi superino la contingenza degli intrecci per acquisire quel valore in più che renda chi li ha portati sullo schermo riconoscibile. In questo caso è come se il regista si fosse celato dietro la storia quasi non volendosi far notare.
È un lusso questo che si possono concedere gli 'arrivati', quegli autori cioè che ormai sono così riconoscibili che possono giocare a nascondino con il pubblico. Chi è invece agli inizi dovrebbe porre delle proprie marche stilistiche senza timore ma anzi con la convinzione dei propri mezzi. Di Giorgio questi mezzi li ha. Non resta che attendere.
Vedendo il film in anteprima mi sono immedesimata molto nella mamma di Roberta e mi sono rivista da giovane con le sensazioni che ho provato allora: rimorsi, dubbi sulle relazioni e il fatto di non essermi chiaro cosa avessi attorno a me. Molto bello il film, scene e immagini bellissime, scelte narrative stupende, cast naturale e credibile in ogni scena.
Il genere che amo di più! Sono stata catapultata indietro nel tempo ed ho rivissuto una miriade di emozioni! Un film per la famiglia e per i giovani di oggi! Di Giorgio inizia ad essere il mio regista italiano preferito!
Bellissimo film, di spessore, tratta argomenti molto attuali e di un certo spessore con una delicatezza tipica dell'autrice. Adoro i libri della Morgillo e lo stile che adotta è sempre riconoscibile. Le sue storie fanno sempre riflettere. Anche gli attori sono eccellenti.
Alla fine dell'ultimo film di Di Giorgio - che dopo Stem Cell batte la strada del teen drama, ispirandosi al romanz(ett)o di Morgillo - la protagonista è finalmente libera: passata per l'esperienza trasformativa di una vacanza con gli amici, ha vinto la sua proverbiale naïveté trovando una via d'uscita dalla gabbia di paure in cui si era invischiata la sua vita.