Un raro documento di storia di cinema e riflessione sul senso e l'uso delle immagini
. Documentario, Italia2021. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un operatore cinematografico rimasto in Albania dopo la guerra. Espandi ▽
Dopo l’occupazione italiana dell’Albania, il 7 aprile 1939, molti coloni italiani si trasferiscono a lavorare nel Paese. Quando la Germania prende il controllo del Paese i militari fuggono in montagna e gli italiani sono costretti a lavorare per i tedeschi. Infine, con la liberazione il regime comunista trattiene alcuni connazionali, tra cui un operatore cinematografico per l’Istituto Luce: Alfredo C. Dopo questi dati, sinteticamente riassunti dalle didascalie iniziali, Sejko rimette in scena quell’operatore e lo fa muovere all’interno di un deposito di pellicole. Qui ripristina una vecchia moviola, riassembla un proiettore e riporta letteralmente alla luce le preziose immagini raccolte tra il ’39 e il ’43.
Testimone di fatti storici e di svariati eventi di propaganda politica legati sia al regime fascista che a quello successivo, comunista, la voce extra diegetica di Alfredo C. diventa il passe-partout per riflettere sul senso e l’uso delle immagini, la responsabilità di chi filma e di chi le legge. “Ridare movimento al fotogramma” per riscoprirne i significati è l’intenzione che muove il film, che è al tempo stesso anche raro documento di storia del cinema pre digitale. Recensione ❯
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Daniel e Matilda vivono una relazione che rivoluzionerà il loro mondo e li costringerà a fare i conti con il passato. Espandi ▽
Negli Anni '90 Daniel e Matilda erano due compagni di scuola alle medie nel piccolo contesto isolano di Procida. A distanza di vent'anni, il loro incontro è sconnesso e strambo: lei bloccata in un bellissimo, quanto inevitabile, fidanzamento, lui professionalmente realizzato eppure arrestato nella spasmodica ricerca di una compagna attraverso dating app. Dopo il loro incontro tutto verrà stravolto, costretti a scontrarsi con la realtà e ad abbandonare l'immagine "virtuale" di loro stessi che si erano creati. Quella che appare come una distanza abissale è in realtà il loro tratto comune, sviluppato attraverso flashback nel loro passato condiviso - in cui ritroviamo gli 883, il floppy disk spacciato per scambiare le prime immagini (ovviamente pornografiche) tratte da Internet, la VHS - che permetterà loro, infine, non tanto di ritrovarsi, quanto di recuperare la propria identità. Recensione ❯
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Zerocalcare scrive e dirige una serie d'animazione ambientata nel suo universo narrativo. Espandi ▽
Michele Rech, noto nell’universo del fumetto come Zerocalcare, affronta la sfida della serie televisiva e la stravince con un’overdose di immagini, parole (in slang) e gag visive: un ottovolante sensoriale che, come avverte un cartello iniziale, “potrebbe disturbare gli spettatori fotosensibili. L’aderenza alla contemporaneità è totale e declinata sul rapporto fra un maschile esautorato e vittima di un senso perenne di “inadeguatezza di genere” e un femminile determinato e poco incline a sottomettersi ad un patriarcato sulla via dell’obsolescenza. Le sue peripezie hanno un fondo amarissimo di verità, ovvero quello che manca regolarmente alla commedia italiana contemporanea, e l’irresistibile Armadillo (doppiato da Valerio Mastandrea) è un controcanto efficacissimo per i dolori del giovane Zero. Siamo di fronte al rarissimo caso in cui il mondo di un autore di fumetti trova la sua perfetta trasposizione sul mezzo audiovisivo (cosa che non si poteva dire dell’adattamento cinematografico La profezia dell’armadillo). Recensione ❯
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La serie Tv che nasce dai romanzi di Maurizio de Giovanni. Espandi ▽
Luigi Alfredo Ricciardi è un commissario della Mobile di Napoli dotato di poteri paranormali: è infatti in grado di vedere i fantasmi delle persone morte in maniera violenta. Anche se gli mancano gli strumenti tecnologicamente avanzati di oggi, l'intuito e la tenacia lo guidano verso la risoluzione dei casi più complessi. Recensione ❯
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Tornano sul grande schermo il duo comico Nunzio & Paolo che debuttano anche alla regia con il loro terzo film. Espandi ▽
Due fantasmi di troppo appare un film a corto di ispirazione che non sfrutta le possibilità narrative della storia e i luoghi, soprattutto la scena nel castello in cui gli equivoci e le situazioni sospese tra commedia e fantasy potevano avere un maggiore sviluppo. Nunzio e Paolo, alla loro prima regia, aggiornano i personaggi del loro precedente film Non è vero ma ci credo che li ha visti protagonisti: la mancanza di maturità, le imprese fallimentari di paolo e l'entrata in campo di Maurizio Mattoli che in questo film interpreta un esperto medium che accusa i due malcapitati protagonisti di avergli portato via i clienti mentre nell'altro era il titolare di un ristorante vegetariano di successo. Le situazioni comiche sono gestite come sketch isolati e anche alcune figure come la strozzina Tracina, con Enzo Salvi meccanico travestito da donna, non vanno oltre la semplice macchietta. Qualche spunto c’è, ma le idee restano tali, appena abbozzate. Recensione ❯
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Dai romanzi di Gabriella Genisi, una moderna declinazione al femminile del giallo all'italiana ibridato con la commedia rosa. Espandi ▽
Single e poliziotta di razza, Lolita dopo alcuni anni trascorsi al Nord è tornata a Bari, la sua città natale. Con l'incarico di vicequestore viene messa a capo di una squadra di soli uomini, una sfida che la vedrà impegnata non solo nel gestire indagini complesse e omicidi, ma anche i tanti pregiudizi e stereotipi sul lavoro e nella vita privata. Recensione ❯
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Mentre alcuni delitti si susseguono a Torino, in una scuola alcuni candidati deovono sostenere una esame dal quale sono particolarmente spaventati. Espandi ▽
Una serie di cruenti omicidi insanguinano le strade di
Torino. Di chi è la mano che sta giustiziando donne e uomini con scelte così precise e con modalità
tanto efferate? E che rapporto hanno gli omicidi con la scuola in cui alcuni ragazzi sono impegnati
in quello che è senza dubbio il più importante e pericoloso esame della loro vita? Recensione ❯
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Napoli sotterranea protagonista di un thriller italiano. Espandi ▽
Napoli. Cécile Bonnet, figlia del ricco magnate francese Jacques, è arrivata in città per coordinare la costruzione di una serie di mega parcheggi nella città sotterranea. Collaborano con lei anche il suo project manager Yanis, l'assistente di suo padre Greta e il geometra locale Di Marino. Gennaro, da tempo custode del sottosuolo della città che organizza le visite guidate per i turisti, cerca di opporsi al progetto ma viene colpito da un malore. È il primo di una serie di fatti inquietanti a cui seguono altri imprevisti e morti violente. Una presenza misteriosa si aggira nelle viscere sotterranee di Napoli. Così il sopralluogo di Cécile e il suo team si trasforma in un incubo. Il gruppo resta infatti intrappolato sotto la superficie, non riesce a comunicare con l'esterno e cerca disperatamente una via di uscita.
Black Parthenope, proprio per l'ambientazione e l'atmosfera che poteva costruire, forse avrebbe funzionato meglio con la minor trama possibile.
Il ritmo poi diventa eccessivamente dilatato senza che ci sia una suspense coinvolgente e in una scena di fuga Cécile viene inquadrata solo sul volto disperdendo così la natura inquietante dello spazio che la circonda che è pieno di zone oscure. Recensione ❯
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Un doc-omaggio alla passione e alle battaglie di uno dei più gentili e determinati attivisti italiani. Documentario, Italia2021. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La ricostruzione di anni di lotte di Franco Grillini, storico attivista per i diritti civili. Espandi ▽
Franco Grillini è stato ed è un esponente di rilievo del movimento per il riconoscimento dei diritti civili di gay lesbiche e transessuali. È lui stesso a ripercorrere, grazie all’uso di un corposo materiale documentale, le tappe di un percorso non facile e tuttora non ancora concluso. Il titolo di questo interessante documentario deriva da un libro scritto da Grillini insieme a Laura Maragnani (“Ecce omo: 25 anni di rivoluzione gentile”) pubblicato nel 2008. Il titolo del film corrisponde esattamente alla personalità e al modo in cui Grillini ha combattuto le sue battaglie. Gay tardivo che non ha alcuna remora a parlare del proprio passato etero, il suo stesso modo di entrare anche in conflitto acceso con la parte più conservatrice della politica italiana fornisce una lezione che va al di là dei temi trattati. Ci mostra e dimostra che gentilezza non significa necessariamente debolezza o cedimento alle tesi altrui e ci offre motivo per riflettere su quei ring di lotta libera verbale che ancora affollano i talk show televisivi. Recensione ❯
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Erika riceve in eredità la villa di famiglia e decide di andare a dare un'occhiata per scoprre qualcosa sulla sua famiglia. Espandi ▽
Erika è una ragazza cresciuta da sola poiché è stata abbandonata in un orfanotrofio a soli cinque anni. Cresce creandosi una vita tranquilla, è proprietaria di un negozio di abiti con la sua migliore amica Federica, ha un ragazzo, Max, e tutto sembra procedere al meglio. Un giorno un notaio si presenta al suo negozio dandole il contratto che la fa diventare la proprietaria della villa di famiglia. Anche l'ultima parente è deceduta e lei è l'ultima erede ancora in vita.
La notizia la prende di sorpresa. Decide così di andare per il fine settimana in quella villa con il suo ragazzo, con Federica e con Gabriele, il ragazzo di Federica, a dare una controllata nella speranza di trovare qualcosa di utile che le potesse dire che tipo di famiglia fosse stata.
Già dalla prima sera notano il cambiamento in Erika e alla fine scopriranno il perché, il vicino racconta a Max che la bambina che è scomparsa a soli cinque anni si chiamava Amanda e soffriva di un disturbo di personalità, ed Erika è in realtà Amanda.
La ricerca della verità li metterà di fronte a delle situazioni scabrose e capiranno a loro spese che a volte è meglio lasciare alcune verità sepolte. Recensione ❯
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Un docufilm che nasce da una comunità di persone provenienti da tutto il paese, unite dal piacere
per il proprio lavoro e dal senso di appartenenza alla Città Morandiana di Colleferro. Espandi ▽
Città Novecento, serie di docu-film prodotta da Filmedea e curata da Dario Biello, è un viaggio tra il lavoro e l'innovazione tecnologica. Alessandro Haber racconta più di un secolo di progresso e sviluppo delle città, attraverso la fiction ambientata in una fabbrica e il suo centro abitato, dal Villaggio Operaio liberty, al piano di Riccardo Morandi, dall'evoluzione urbanistica e sociale alla città razionalista degli anni '30, fino alla Città Aziendale del dopoguerra.
E in questa prima puntata, presentata alla 16ª edizione della Festa del Cinema di Roma, la prima Città di Fondazione presa in esame è Colleferro, la città-fabbrica progettata attorno all'industria Bombrini Parodi Delfino, sorta nel 1912 nel comune laziale.
Città Novecento ha questo merito e cioè quello di farci ragionare su quanto città e uomini producano un unico movimento, che riscrive costantemente la Storia dell'essere umano. Recensione ❯
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Una commedia che racconta un rapporto, mai esplorato e sorprendente, tra un nonno e le due nipoti. Espandi ▽
Greta è una giovane promessa del calcio femminile incapace però di tenere a freno gli scatti di nervi. Anche perché la madre soffre di instabilità psichica al punto di dover essere ricoverata. Greta e la sorellina Caterina debbono andare a vivere con il nonno materno che non ha mai avuto un buon rapporto con la figlia. Recensione ❯
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Amenta offre al grande schermo ciò che il grande schermo chiede: location giuste e indispensabili riflessioni. Drammatico, Italia2021. Durata 94 Minuti.
Un viaggio di una notte tra mistero e un amore ancora poco definito. Espandi ▽
Salvo e Lea viaggiano nella notte in un camion frigorifero. La loro è una destinazione misteriosa così come il carico che trasportano. Quel viaggio diventa un'occasione per confrontarsi sulla loro relazione bruscamente interrotta. Sospesi tra un passato che li ha resi felici e un presente che oscilla tra rancore e voglia di amore, Salvo e Lea viaggiano in una notte che sembra non aver fine. Recensione ❯
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Una ricerca approfondita sulle origini del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce. Docu-fiction, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia della canzone nata come inno antifascista dei partigiani italiani e diventata un canto di libertà in tutto il mondo. Espandi ▽
Una ricerca approfondita sulle origini e sulla diffusione del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce. Attraverso le testimonianze più diverse, che vanno dal partigiano al musicologo, da Paolo Pietrangeli a Skin con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, si ricostruisce non solo la sua storia ma anche il significato che, nelle più diverse culture, ha finito con l'assumere. Recensione ❯
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Un professore di filosiofia torna a Roma dopo molti ann idi assenza. Espandi ▽
Dante Balestra è un professore di filosofia che, dopo tanti anni di assenza, torna a Roma per occuparsi di suo figlio Simone. Affascinante e fuori dagli schemi, il professore prende una classe al liceo Leonardo Da Vinci dove applica il suo metodo d'insegnamento anticonformista e instaura un rapporto molto particolare con i suoi alunni, tra cui proprio Simone. Ma il suo modo di fare porta presto a confondere la vita privata con la vita professionale e il ritorno dal passato di Anita, una sua ex fiamma ora madre di Manuel, la "pecora nera" della classe, rende le cose ancora più complesse. Recensione ❯
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