The Last Dance

Film 2020 | Documentario

Anno2020
GenereDocumentario
ProduzioneUSA
Regia diJason Hehir
MYmonetro 4,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jason Hehir. Una serie Genere Documentario - USA, 2020, - MYmonetro 4,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. STAGIONI: 1 - EPISODI: 10

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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 aprile 2020

L'attesissima docu-serie in 10 episodi con Michael Jordan e i Chicago Bulls alla conquista del sesto titolo NBA nel 1998.

Consigliato assolutamente sì!
4,50/5
MYMOVIES
CRITICA 4,00
PUBBLICO 5,00
ASSOLUTAMENTE SÌ
L'ultima stagione dei Chicago Bulls di Michael Jordan.
Massimiliano Carbonaro
mercoledì 22 aprile 2020
Massimiliano Carbonaro
mercoledì 22 aprile 2020

Nel 1997 Michael Jordan, il proprietario dei Bulls Jerry Reinsdorf e il coach Phil Jackson accettarono che la squadra fosse seguita per l'intera stagione sportiva dalle telecamere di uan troupe della NBA Entertainment. Le immagini sarebbero poi rimaste custodite in una sorta di caveau protetto e tenuto al sicuro, come un tesoro prezioso. Perché quelle immagini preziose lo erano veramente e solo ora, in The Last Dance, vengono alla luce, montate con altre d'archivio più interviste a corollario.

The Last Dance deve il suo titolo al nome che l'allenatore dei Bulls Phil Jackson diede al campionato NBA 1997-1998. Alla ricerca di un messaggio che fosse in grado di motivare l'intera squadra, coach Zen, come viene spesso chiamato uno dei tecnici più vincenti della storia della NBA, trovò quella formula azzeccatissima per descrivere un'intera stagione: non deve stupire infatti è autore di libri interessantissimi e il suo "Eleven Rings" potrebbe essere adottato come manuale da chiunque guidi un team, un gruppo di lavoro.

L'annata 1997-1998 è molto particolare sotto molti punti di vista. I Chicago Bulls sono i campioni uscenti, hanno vinto gli ultimi due titoli consecutivi e trionfato nell'ultima stagione contro gli Utah Jazz raggiungendo i cinque titoli in sette anni. A questo punto la squadra ha già fatto la storia del basket, ma per come è pensato il mondo professionistico americano, bisogna guardare a costruire per il futuro e alcuni pezzi importanti potrebbero essere ceduti per arrivare a nuovi giocatori che ne garantiscano ancora il successo. Inoltre, Scottie Pippen, il compagno di squadra più vicino a Jordan, il suo alfiere in tutte le circostanze, il giocatore che viene descritto come Robin se Michael è Batman, è infortunato e si parla di lui come di una pedina di scambio.

Lo stesso Phil Jackson è stato vicino a non sedersi più sulla panchina della squadra ed è stato confermato solo ed esclusivamente per quell'anno, qualsiasi risultato venga raggiunto. Insomma le premesse sono di una situazione esplosiva, appunto un'ultima danza. Per altro la stagione non si apre nel modo migliore perché i Bulls, complice l'assenza di Pippen, perdono alcune partite facili in trasferta mostrando le prime crepe anche all'esterno. La storia poi andò a finire in un altro modo, i Bulls trionfarono ancora una volta contro i Jazz e Michael Jordan scrisse un altro capitolo della sua leggenda.

Tutto questo è diventato il materiale del documentario The Last Dance. E non solo, perché tra i contributi troviamo le voci di due ex presidenti degli Stati Uniti come Bill Clinton e Barack Obama. Siamo abituati oramai a documentari realizzati con le telecamere che entrano negli spogliatoi e accompagnano le squadre per tutto l'anno senza nascondere niente. Basta ricordare il bellissimo All or Nothing dedicato al Manchester City di Pep Guardiola realizzato da Amazon.

Quello che rende The Last Dance unico sono i dettagli dove emergono aspetti molto intimi, privati, dolorosamente veri e anche scomodi dei giocatori. A cominciare dallo stesso Michael Jordan. Icona dello sport mondiale, campione inarrivabile, talento straordinario con un desiderio di vincere incommensurabile. Eppure commuove la lettera alla madre e da lei letta, scritta mentre il giovane Michael era al college in cui le chiede se può pagargli la bolletta del telefono perché gli erano rimasti 20 dollari. Oppure l'atteggiamento durissimo e spesso irrispettoso dello stesso Jordan nei confronti del General Manager dei Bulls, o anche i momenti in cui diventava dittatoriale ai limiti dell'insulto nei confronti dei suoi stessi compagni di squadra. E cosa dire del racconto che trova spazio della famiglia di Pippen funestata da due incidenti gravissimi che menomarono il padre e un fratello. Insomma non solo basket e non solo sport per raccontare un anno sportivo e un'impresa grandissima. Emotivamente coinvolgente, capace di far leva sulla memoria di quanti quegli anni se li ricordano bene, ricco di dettagli unici e curiosi, The Last Dance è distribuito su Netflix.

Il documentario, diretto da Jason Hehir (già autore di The Fab Five, Chicago Bears 1985, Andre the Giant), dedica ampio spazio ai principali compagni di squadra di Jordan, da Dennis Rodman a Steve Kerr, ma prevede decine di interviste a rivali ed esperti di basket. Per rimarcare il successo di The Last Dance, le prime due puntate mostrate negli Stati Uniti in anteprima su Espn sono state viste da oltre 6 milioni di spettatori risultando il documentario più visto della storia di questa emittente.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 2 giugno 2020
Emanuele Sacchi
Film TV

Per raccontare l'irripetibilità dell'epopea di Michael Jordan e dei Chicago Bulls basterebbero i numeri. Sei titoli NBA in otto anni, una superiorità schiacciante: un ciclo sportivo che ha segnato un decennio e che non ha eguali. Jason Hehir - regista di una docuserie ideata da Michael Tollin - mette in scena l'impresa di "His Airness" e soci rimbalzando tra le epoche, rifuggendo la trattazione diacronica. [...] Vai alla recensione »

domenica 26 aprile 2020
Francesco Alò
Il Messaggero

Trionfo per le prime due puntate di The Last Dance, da noi su Netflix, documentario sulla stagione di basket 1997-98 dei Chicago Bulls di Michael Jordan con flashback sugli inizi del più grande cestista di sempre e di quei carismatici Bulls, 6 volte vincitori del campionato Nba in 8 anni. Saranno 10 capitoli da 50 minuti l' uno. L' incipit vede Obama ricordare l' arrivo di Jordan a Chicago nel 1984 [...] Vai alla recensione »

domenica 26 aprile 2020
Alessandro Gallo
Quotidiano Nazionale

Dai cartoni animati, sul grande schermo, a un docu-film, per la tivù, il passo può essere breve. Breve se, come lui - che in questo era unico - si è capaci di volare. The Last Dance è una docu-serie che, da lunedì scorso, viene proposta, con due episodi la settimana (il lunedì, appunto) su Netflix e che ripropone l' annata 1997/98 dei Chicago Bulls e del loro leader.

NEWS
OVERVIEW
mercoledì 22 aprile 2020
Massimiliano Carbonaro

Una docu-serie in 10 episodi per raccontare con immagini inedite la conquista del titolo NBA 1998. Disponibile su Netflix. Vai all'articolo »

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