Titolo originale | Safety |
Titolo internazionale | Safety |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Reginald Hudlin |
Attori | Matthew Glave, Luke Tennie, Rhoda Griffis, Amanda Warren, Corinne Foxx . |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 dicembre 2020
Il film ispirato alla storia vera di emancipazione di Ray McElrathbey, ex giocatore di football nel ruolo di safety della Clemson University. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Writers Guild Awards,
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sabato 21 settembre 2024 ore 14,05 su RAIMOVIE
CONSIGLIATO NÌ
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Viene proposta la vicenda realmente accaduta a Ray McElrayhbey, uno studente della Clemson University, tanto valido nello studio quanto sul campo di football americano. Trovatosi di fronte all'ennesimo ricovero della madre tossicodipendente, Ray decide di prendersi cura del fratello minore Fahmarr che rischia di finire nel giro della malavita. Questo comporta il portarlo con sé al campus infrangendo le rigide regole che vigono da sempre nell'istituzione. Scoperto, verrà messo di fronte alla scelta fra la responsabilità nei confronti di Fahmarr e il suo futuro di studente e sportivo.
Quando ci si trova di fronte a film che hanno al centro l'attività sportiva che, per alcuni giovani statunitensi, diventa un elemento centrale insieme allo studio, ci si deve rapportare a valenze sociali molto differenti da quelle che conosciamo.
Questo film ce ne illustra le fondamenta e, al contempo, ci racconta quanto queste, con le loro norme, possano diventare pervasive, qualora queste ultime finiscano con il prevalere sul buon senso e su una adeguata collocazione degli elementi nella scala dei valori.
Ray, dopo un'iniziale diffidenza da parte dei responsabili della squadra, vede progressivamente crescere intorno a sé una solidarietà profonda che sembra ad un certo punto deviare verso l'abusata retorica su spirito di squadra e famiglia. Ci pensa però il rappresentante dell'istituzione che supervisiona le attività in ambito universitario a rimettere le cose a posto ricordandoci che anche negli States (come da noi) il timore di creare il famigerato 'precedente' può rischiare di vanificare qualsiasi altro tipo di motivazione, non solo sentimentale, ma anche razionale.
C'è poi, in secondo ma fondamentale piano, la figura della madre dei due protagonisti che, in una scena collocata verso il finale, riesce a far riflettere sulla responsabilità genitoriale che comporta sempre sacrifici anche quando si pensa che tutto possa indirizzarsi sulla strada giusta.
Alla Clemson University gioca a football e studia Ray McElrathbey, atleta diciottenne proveniente da Atlanta, con una storia famigliare fatta di tossicodipendenza materna e un fratello più piccolo di nome Fahmarr. Quando Fahmarrcontatta Ray dicendo che la madre lo ha abbandonato perché ricoverata nuovamente in clinica per disintossicarsi, Ray trova come unica soluzione quella di nasconderlo [...] Vai alla recensione »