Anno | 2020 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Stefano Testa (II) |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 aprile 2021
I figli Klaus e Peter ripercorrono la storia di una famiglia che attraversa le trasformazioni sociali e culturali.
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Johannes “Hans” Liebschner ha filmato la sua vita dal 1963 al 2012. Classe 1927, giunse in Italia per la guerra e ci rimase per amore di Iole, giovane bergamasca, dalla cui unione nacquero cinque figli maschi. In cinquant’anni di riprese amatoriali Hans realizza l’intimo racconto di una famiglia unita e felice, ma nel 2013, anno della sua mo rte, i suoi filmati finiscono in vendita in un mercatino dell’usato. Chi fu a disfarsi di quei preziosi ricordi? I figli Klaus e Peter tentano di svelare il mistero, ripercorrendo la storia di una famiglia che attraversa le trasformazioni sociali e culturali a cavallo del terzo millennio, incrociandosi con l’evoluzione tecnologica ed espressiva del cinema amatoriale.
Il precedente lavoro di Stefano P. Testa, Moloch (2017), ricostruiva il ritratto di un personaggio fuori dall'ordinario attraverso le immagini tratte da vecchie videocassette abbandonate in un capannone. L'aspetto che rendeva quel progetto qualcosa di davvero intrigante stava proprio nella restituzione e quindi nel ripensamente delle vite di quelli che Giuseppe Pontiggia chiamava gli "uomini non illustri". [...] Vai alla recensione »