Anno | 2020 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Selma Dell'Olio |
Attori | Filippo Ascione, Damien Chazelle, William Friedkin, Andrea Minuz, Fiammetta Profili Aldo Tassone, Sergio Zavoli. |
Uscita | lunedì 31 agosto 2020 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Nexo Digital |
MYmonetro | 2,56 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 agosto 2020
Il film documentario che racconta per la prima volta "Il mondo non visto" di Federico Fellini, quello spirituale, esoterico, psicoanalitico e soprannaturale. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Fellini degli spiriti ha incassato 26,9 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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I bravi registi spesso inventano il mondo in cui vivono, trasfigurando il reale con le lenti di una visione soggettiva, spesso difficile da spiegare con gli strumenti della razionalità, frutto di combinazioni alchemiche di imprinting autobiografici, passioni letterarie e ossessioni ricorrenti, che nutrono la sete e il lavoro dei critici. Ma Federico Fellini ha fatto molto di più. Fellini non è un mondo, è, se mai, un intero universo, continuamente percorso da ogni genere di spettatore e nonostante ciò inesauribile. Anselma Dell'Olio si concentra sapientemente su un singolo pianeta dell'universo Fellini, un territorio noto, ma raccontato con intenzione sistematica e rispetto della complessità, come testimoniano le tante e differenti voci dei suoi abitanti. È il territorio della "sconosciutezza", come Fellini nominava ciò che non si vede: della sua passione per l'esoterismo, il mondo degli spiriti e della divinazione, ma anche dell'inconscio, del sogno, del simbolo, e in generale della spiritualità, di ciò che va oltre il materiale e induce alla credenza in altre dimensioni.
Educato alla religione cattolica, ma troppo sconfinatamente curioso per restare all'interno dei suoi dogmi e limiti, Fellini non smetterà mai, nel corso della vita, di indagare il senso del mistero, di cercare quel "foro" che da qualche parte buca il muro tra vivi e morti, di professare un'umana fede nella trascendenza, intesa anche e soprattutto come poesia delle cose, irruzione della coincidenza, verità prima di tutto emotiva.
Le voci che compongono il coro greco di Fellini degli spiriti sono molte: voci di collaboratori, amici e amiche, critici, registi. Ci sono, tra gli altri, Gianfranco Angelucci, Fiammetta Profili, Terry Gilliam e Damien Chazelle, ci sono Mollica, Ascione, Piovani, i materiali preziosi delle Teche Rai, con le interviste ai gesuiti Taddei e Arpa e alle attrici Sandra Milo, Anouk Aimée, Leonora Ruffo (così splendidamente "recitate"), le tante testimonianze del ruolo propulsivo delle teorie di Bernhard e Jung, e gli spezzoni dei film, che riportano tra noi Mastroianni e la Masina, veri e propri medium cinematografici del sentire di Fellini.
Tuttavia, l'effetto più evidente dell'alternarsi di tante voci e racconti è quello di illuminare ancora una volta la voce di Federico come la più interessante di tutte. Quando mente spudoratamente, quando inventa le risposte sul momento, quando le nega, ci pare di vedere l'artista all'opera nella creazione del suo universo, il suo eloquio generare immagini, il suo magnetismo attirarci senza quasi che ce ne accorgiamo, confermando ironicamente le qualità sovrannaturali che alcuni gli attribuivano.
Chi ne conosce bene la biografia e la filmografia non troverà nel film nulla di nuovo, ma ritroverà, nel concerto degli interrogati, nella proliferazione dei racconti più o meno intimi e degli aneddoti leggendari, qualcosa dell'atmosfera che rende magico il suo cinema e una dimensione del ricordo affettuosa e vivace. Questo ci pare il più bel traguardo del film di Anselma Dell'Olio. Insieme all'averci ricordato la sigaretta spenta di Nino Rota al pianoforte, la bellezza del discorso di Benigni ai morti del cimitero ne "La voce della luna", gli occhi di Gustavo Rol, l'abbraccio di Federico e Giulietta; cose che rischiamo di dimenticare, presi nel disgregarsi del mondo. E invece bisogna sempre tornare a Fellini e ai suoi film, scrigni di uno "spirito" del cinema e della vita che non ha uguali.
FELLINI DEGLI SPIRITI disponibile in DVD o BluRay |
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Perché un biopic documentario su Federico Fellini va su Nocturno?Domanda legittima. In primis, perché noi amiamo tutto ciò che è Cinema, e il Nostro ne è una delle più grandi espressioni. Secondo, perché Fellini degli Spiriti (2020) di Anselma Dell'Olio indaga la sfera meno conosciuta, quella più segreta e occulta del cinema e della vita del Maestro, un mondo che non mancherà di incuriosire anche gli [...] Vai alla recensione »
Ricco e originale. Marina Cicogna vede Fellini abbozzare timidi gesti prima di salire su un aereo, e lo invita: "Se vuoi farti il segno della croce fallo davvero". Roberto Benigni spiega la differenza tra Jung e Freud. L'acido lisergico, o Lsd, fu deludente. Il regista era capace di archi isterici, come le pazienti di Charcot. Da vedere, non importa se andate pazzi per Fellini o se il romagnolo vi [...] Vai alla recensione »
Era nato il 20 gennaio, perciò tecnicamente un capricorno. Ma, essendo il 20 l'ultimo giorno del segno, era in cuspide e perciò lui si riteneva, con una certa civetteria, più appartenente al limitrofo e nascente acquario, segno più aereo, mobile e onirico. Lui è Federico Fellini, l'affabulatore per eccellenza, quello che ha trasformato il cinema nel suo (e nostro) divano dello psicanalista.