Titolo originale | Collectiv |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Lussemburgo |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Alexander Nanau |
Attori | Dan Alexandru Condrea, Liviu Iolu, Razvan Lutac, Mirela Neag, Camelia Roiu Florin Secureanu, Catalin Tolontan, Tedy Ursuleanu, Vlad Voiculescu, Stefan Voinea, Gabriela Vranceanu-Firea. |
Uscita | lunedì 26 aprile 2021 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 3,63 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 aprile 2021
Il film indaga sulla corruzione del sistema sanitario in Romania degli ultimi anni, partendo dal terribile incendio nel locale di musica Club Colectiv a Bucarest che, il 30 ottobre 2015, causò, sul posto, 27 morti. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a BAFTA, ha vinto un premio ai European Film Awards, Il film è stato premiato a Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a Spirit Awards, 2 candidature e vinto un premio ai NSFC Awards, In Italia al Box Office Collective ha incassato 4,6 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Bucarest. Il 30 ottobre 2015 un locale di musica, il Club Colectiv, va in fiamme mentre si sta svolgendo il concerto di un gruppo rock. I ragazzi, presi dal panico, si accalcano verso le uscite di sicurezza, trovandone molte non a norma. È una tragedia: 27 morti, e molti ricoverati con ustioni negli ospedali della città. Qualche tempo dopo il numero è più che raddoppiato, fino al totale di 64 vittime. Due giornalisti investigativi di un quotidiano sportivo, Catalin Tolontan e Mirela Neag, aprono un'inchiesta sull'accaduto e scoprono la causa delle morti in ospedale: non le ustioni, in alcuni casi nemmeno così estese, ma le infezioni batteriche contratte durante il ricovero. Dalla loro indagine emergono dati sempre più inquietanti: l'utilizzo di disinfettanti annacquati, l'acquisto di prodotti scadenti, la corruzioni e gli schemi di personale arricchimento di medici, dirigenti ospedalieri e ditte farmaceutiche. Ma il Ministro della Sanità continua a negare ogni responsabilità e ad assicurare il pubblico che tutto è in ordine. Tolontan e Neag non mollano l'osso, confutando il ministro con sempre nuove informazioni, e l'inchiesta si allarga a macchia d'olio scoperchiando un vaso di Pandora che coinvolge, e travolge, le autorità. Al posto del precedente ministro della Sanità arriva un giovane economista, Vlad Voiculescu, laureato a Vienna e con un passato di attivista, che insiste per la trasparenza e l'atteggiamento responsabile verso i cittadini. Naturalmente trova nelle istituzioni grande resistenza, ma ottiene anche l'appoggio dei cittadini rumeni.
Colectiv è la storia di due eroi contemporanei (e un'eroina) impegnati in una battaglia impari contro un sistema iniquo: persone tranquille, dai modi civili, ma determinate a vederci chiaro e ad andare fino in fondo nei rispettivi ruoli, mettendoci la faccia ed esponendosi a gravi rischi.
Il documentarista rumeno Alexander Nanau, che qui è regista, produttore, direttore della fotografia e montatore, narra la loro storia, e la storia del suo Paese natale, attraverso un'indagine da romanzo giallo, scoprendo in tempo reale, insieme a noi, le svolte rocambolesche della vicenda, e mescolando immagini tratte dai media a osservazioni ravvicinate del lavoro di giornalisti e politici. La progressione degli eventi è avvincente, il ritmo serrato, e il coinvolgimento emotivo diventa gradualmente sempre più forte, anche perché la storia raccontata suona familiare in qualsiasi nazione governata da irresponsabili e colpita da corruzione, nepotismo, politicizzazione e conflitto di interessi.
Vedere un politico giovane e onesto e un giornalista di lungo corso determinato a scavare nei fatti per mettere a nudo la verità è commovente quasi come ascoltare le testimonianze dei genitori delle vittime dell'incendio al Club Colectiv e assistere alla volontà di vivere di una delle sopravvissute, Tedy, gravemente deformata dalle fiamme. Colectiv fa tutto ciò che un grande documentario deve fare: informa, incalza, intrattiene, ci fa scoprire gli aspetti nascosti di un evento reale e riflettere sulle sue cause e conseguenze. Soprattutto ci tiene incollati alla poltrona, senza annoiarci mai, come un thriller investigativo di ottima fattura.
Si fa fatica a guardare la straordinaria pellicola rumena Collective (visibile on demand sulle piattaforme Iorestoinsala e IWonderfull), in lizza contemporaneamente per l'Oscar come miglior film straniero e come miglior documentario, e non pensare con raccapriccio a cosa sta succedendo nel mondo e segnatamente in Italia dall'inizio della pandemia, ovvero al sottile discrimine fra gli ospedali luoghi [...] Vai alla recensione »
Preferisco pensare al documentario più che in termini di genere (e quindi secondo le logiche di un gesto puramente catastale e decisionale spesso mosso dalla preoccupazione di far tornare i conti) come un modo di pensare e fare cinema che per esser tale presuppone una continua attività di interrogazione e invenzione, dove la realtà è il punto di partenza; una realtà che, sebbene preesistente, non può [...] Vai alla recensione »
Non si accettano scommesse. Se Collective non dovesse vincere nella categoria del Miglior Documentario ai prossimi Oscar, sarebbe un vero scandalo. Questo (che concorre anche come Miglior Film Straniero) è probabilmente il più bel titolo sul giornalismo dopo Quarto Potere. Talmente (s)co(i)nvolgente ed emozionante da fartelo sembrare un grandissimo thriller, più che un documentario.
Il pregio del cinema romeno è di saper cogliere lo spirito del tempo, degli anni che vuole raccontare. Spesso si parte da luoghi chiusi, comunità ristrette, per poi ragionare sugli incubi del contemporaneo e sui fantasmi del passato. Sieranevada di Cristi Puiu mostrava gli scontri generazionali tra liberalismo e imposizione, restando all'interno di una casa.
Una delle esperienze cinematografiche più sconvolgenti degli ultimi tempi: si potrebbe riassumere così «Collective», film del regista rumeno Alexander Nanau, che punta a entrare tra i nominati agli Oscar sia nella categoria del miglior film internazionale sia in quella del miglior documentario. Presentato alla Mostra di Venezia 2019 e finalmente arrivato on-demand grazie alla piattaforma IWonderfull [...] Vai alla recensione »
Momento d' oro per i documentari. Tra i tanti di qualità scegliamo Collective di Alexandre Nanau, su gruppo di giornalisti rumeni del quotidiano Gazeta Sporturilor (non è rosa e non si occupa di sport) pronti a indagare su magagne in patria legate alla malasanità. I giornalisti lo adoreranno. Gli altri pure. Si può godere di questo forte avversario Oscar contro il nostro Rosi di Notturno (entrambe [...] Vai alla recensione »
La tragedia del Collective è legata alla cronaca del 30 ottobre 2015 quando a Bucarest, nel locale omonimo ritrovo della gioventù cittadina, per cause accidentali divampò un incendio. Furono 63 i morti alcuni periti nell'immediatezza, altri in ospedale nei giorni successivi. Ma come in una tragedia dentro l'altra, per alcuni di essi le ustioni provocate non costituirono direttamente la causa del decesso. [...] Vai alla recensione »
Lo Stato non aveva mai finanziato un film ad Alexander Nanau. Non la storia di un senzatetto di Bucharest intitolata The World According to Ion B., né Toto And His Sisters su dei giovani nelle baraccopoli. Ha dovuto trovare i fondi all'estero. "Perché dovremmo sovvenzionare un documentario che mostra una pessima immagine del nostro Paese?", è stata la risposta.
Critici e cinefili si professano all' unanimità sponsor del ruolo cruciale assunto dai documentari, ma la bulimia e la dispersività imperanti nei nuovi modi del consumo di fiction riducono l' efficacia pratica del convincimento. È un altro tipico peccato di questi tempi schizofrenici perché, a ben vedere, la rete pullula di titoli incasellati nel reparto documentaristico che magari evocano sentori [...] Vai alla recensione »
Il modo in cui Collective di Alexander Nanau porta in scena la tragedia dell'omonimo club romeno bruciato il 30 ottobre 2015 a causa di carenze nella gestione della sicurezza e dello sfollamento del locale - vaso di Pandora di una serie sempre più grande di mancanze - rimanda direttamente alla fiction nonostante l'approcccio documentaristico. Quello che il regista rumeno riesce a confezionare è un [...] Vai alla recensione »
Forse è il caso di spiegare bene come il filmmaker Alexander Nanau (produttore, regista, operatore e montatore con George Cragg e Dana Bunescu) sia riuscito a realizzare il documentario Collective. Presupposto: il 30 ottobre 2015 la discoteca Colectiv di Bucarest viene distrutta da un incendio mentre si sta esibendo la band metalcore Goodbye to Gravity.
"Collective" di Alexander Nanau Romania-Lussemburgo, 103' È un documentario, ora nella shortlist degli Oscar 2021, ma sembra finzione. Per la brutalità dei fatti e la scansione spietata degli eventi. È un film sul potere della stampa come ne sfornava Hollywood negli anni '40 ma viene dalla Romania di oggi, forse perché ogni democrazia attraversa le stesse crisi di crescita.
Unire il miglior cinema americano d' inchiesta giornalistica, da Tutti gli uomini del presidente a Il caso Spotlight, al migliore cinema di Francesco Rosi, da Le mani sulla città a Il caso Mattei? Incredibile ma vero, è riuscito al regista romeno classe 1979 Alexander Nanau con Collective (Colectiv), che arriva il 18 febbraio sulla piattaforma IWonderFull.
I fatti prima di tutto: un incendio presso il night-club Colectiv di Bucarest, che la notte del 30 ottobre 2015 causò la morte di 64 persone e, in seguito alle proteste di piazza contro la corruzione dei politici per i mancati controlli sulla sicurezza dei locali pubblici, alla caduta del governo socialdemocratico. A partire da quel tragico episodio, Nanau segue meticolosamente una spaventosa catena [...] Vai alla recensione »
Colectiv di Alexander Nanau, fuori concorso a Venezia76, è un documentario. Potrebbe non sembrarlo, tanto puntuali e sconvolgenti sono le svolte che prende la trama, ma è la rappresentazione di una storia vera, di un'inchiesta giornalistica seguita dall'occhio intermediario del regista. Prende il via dal tragico incendio del Colectiv, night-club rumeno teatro di una terribile vicenda, la cui risonanza [...] Vai alla recensione »
Nel 2015 un incendio al Colectiv Club di Bucarest, scoppiato durante un concerto, causa 27 morti e 180 feriti alcuni dei quali arrivano negli ospedali con ustioni gravissime. Molti di loro muoiono nei mesi successivi, la burocrazia medica rumena non concede o addirittura rifiuta il visto ai pazienti per essere curati in strutture all' estero, e negli ospedali nazionali mancano le attrezzature necessarie, [...] Vai alla recensione »
Il 30 ottobre 2015 il gruppo hardcore Goodbye to Gravity si sta esibendo nel club Colectiv, punto di riferimento della vita notturna di Bucarest. All'improvviso, alla fine di una canzone, lo show prevede una piccola esibizione pirotecnica. Le scintille dei fuochi d'artificio toccano i rivestimenti di poliestere del locale scatenando un incendio che, in pochi istanti, avvolge tutto.