
Una serie romantica, storica, bellica e politica, tra le migliori del decennio. Ora su Netflix.
di Lorenza Negri
Choi Yoo-jin è un bimbo - il figlio di una coppia di servi trucidata dai padroni - che riesce fortuitamente a emigrare in America mentre i cacciatori di schiavi gli danno la caccia. Quando Choi (ribattezzato "Eugene") torna nella patria che gli ha dato i natali - il Joseon (oggi Corea del Sud) - come stimato ufficiale dell'esercito statunitense, lo fa meditando vendetta nei confronti degli assassini della sua famiglia. Nel frattempo il Paese è dilaniato dalle ingerenze politiche di Usa, Giappone, Francia e Russia, e altre figure - la nobile Go Ae-shin, il damerino Kim Hee-sung, il samurai Goo Dong-mae e la proprietaria dell'hotel Glory Lee Yang-hwa - devono decidere da che parte schierarsi, mentre il re è in cerca di alleati per salvare un popolo che rischia di perdere la propria identità per sempre.
"Gun, Glory, Sad ending": le prime tre parole in lingua inglese pronunciate dal personaggio di Ae-shin racchiudono l'anima di una serie romantica, storica, bellica e politica.