Titolo originale | Escher: Het Oneindige Zoeken |
Titolo internazionale | M.C. Escher: Journey to Infinity |
Anno | 2018 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Paesi Bassi |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Robin Lutz |
Attori | George Escher, Jan Escher, Liesbeth Escher, Stephen Fry, Graham Nash Donald Coxeter, M.C. Escher. |
Uscita | lunedì 16 dicembre 2019 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Feltrinelli Real Cinema, Wanted |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,29 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
Un viaggio nell'onirico mondo dell'artista grafico Maurits Cornelis Escher. In Italia al Box Office Escher - Viaggio nell'infinito ha incassato 68,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Come si possono ricreare le forme ripetute delle cose che si susseguono lontano nel paesaggio? Come si fa a catturare quelle geometrie, quelle ombre e quei dettagli che l'occhio percepisce in maniera così perfettamente assemblata nello spazio? Escher ci riesce componendo, con un rigore matematico e uno stile ossessivo fatto dalla ripetizione dei soggetti, le forme che l'illustratore coglie intorno a lui, che appaiono via via infinite. "Non sono un artista. Sono un matematico", risponde Mauritz Cornelis Escher a Graham Nas, cantautore e fotografo inglese che scopre l'illustratore olandese grazie a un prezioso libro alla fine degli anni Sessanta, e lo contatta al telefono.
Escher non è un artista: è un talentoso illustratore che sonda la psiche umana e la sua maniera di percepire il mondo. È un minuziosissimo osservatore della realtà che riporta, con uno stile preciso, in bianco e nero e poi a colori, nei disegni e nelle stampe in cui sembrano muoversi elementi e forme percepite, dai solidi platoniani, a qualunque soggetto che possa attrarlo: alberi, geometrie, elementi architettonici, animali, foglie, onde, figure umane, metamorfosi dei dettagli, montagne, scacchiere, scalinate, cerchi che si allargano, e così via...
Escher produce delle piccole coreografie che entrano le une nelle altre, restituendo un'idea di infinito. L'occhio ha una ricezione particolare quando osserva le creazioni di Escher, per questo al grafico olandese sono state attribuite diverse invenzioni basate sull'illusione ottica.
"I am afraid there is only one person in the world who could make a good film about my prints; me / "Temo che ci sia un'unica persona che può fare un buon film sulle mie riproduzioni. Io", esordisce così il narratore Escher nel che racconta la sua vita: una figura di intellettuale che ha lavorato e creato fino alla sua morte, nel 1972. Il regista ha scelto di non ricostruire il suo personaggio attraverso un attore, di non renderlo fittizio, ma di lasciarlo come testimone e narratore del nostro tempo che commenta le cose dall'esterno, da un altro mondo.
Escher infatti, con la prestante voce fuori campo di Stephen Fry, osserva la realtà contemporanea con ironia e stupore nei confronti di chi, ancora oggi, ama la sua opera. Questa chiave di narrazione del film è originale e bilancia la storia di Escher con le sue derivazioni nel contemporaneo - dal mondo del tattoo a cui le sue illustrazioni sono arrivate, fino alle grandi mostre dedicate.
Le sue illustrazioni hanno girato il mondo. Quello stesso mondo che Escher ha un po' girato e da cui si è ispirato, con particolare amore nei confronti dell'Italia, in particolare della Toscana e i suoi paesaggi, o alla Spagna, dove è stato attratto dagli ornamenti di matrice orientale di Toledo e Granada. Elementi ripetuti nei suoi moduli visivi attraverso architetture o segni sempre più fitti. Escher ha inventato queste regole: è riconoscibile per i micro-mondi grotteschi e barocchi, densi di elementi diversi, o per quello stesso soggetto ossessivamente disegnato.
Variazioni infinite di onde, di pesci, di uccelli, di animali preistorici inventati che, come in un labirinto, sembrano non terminare mai. E l'opera di Escher non termina mai, infatti. Anche dopo la sua morte questo illustratore è copiato, trattato, mostrato. A Palazzo Reale di Milano, ad esempio, nel 2017 gli fu dedicata un'importante retrospettiva. Le sue creazioni sono state comprese, assorbite e amate da tanti. Le rane, gli steli d'erba, le geometrie, le scale che salgono e scendono... sono Escher.
Questo documentario adotta la maestosità come metro narrativo della vita e delle opere del maestro Escher. E' obiettivamente una scelta in linea con ciò che questo grande artista/matematico ha rappresentato coi suoi lavori. Ogni sua impresa colpisce fortemente l'immaginario dell'osservatore, che non può rimanere impassibile di fronte ai paradossi tecnici che si trova [...] Vai alla recensione »
Chi almeno una volta non ha incrociato con lo sguardo un'opera di Maurits Cornelis Escher. Il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, sovente per ottenere effetti paradossali, ha e continua ad affascinare persone a tutte le latitudini. Escher-Viaggio nell'infinito, il documentario di Robin Lutz, ci guida alla scoperta [...] Vai alla recensione »
"Escher - Viaggio nell'infinito", il documentario diretto da Robin Lutz e dedicato al visionario artista olandese Mauritz Cornelis Escher sarà al cinema in 100 sale ma solo per tre giorni, dal 16 al 18 dicembre. La narrazione si avvale della voce fuori campo dell'attore Stephen Fry e trae spunto da lettere, lezioni e appunti scritti da un autore la cui fama, a 40 anni dalla morte, continuare a crescere. N [...] Vai alla recensione »
Maurits Cornelis Escher (1898 - 1972), il celebre grafico olandese, è diventato ormai una figura leggendaria per le sue astratte costruzioni grafiche geometricamente perfette e soprattutto magnificamente paradossali. La sua figura e la sua opera vengono raccontate ora nel film documentario «Escher - Viaggio nell'infinito» di Robin Lutz che viene presentato per soli tre giorni (domani e martedì 17, [...] Vai alla recensione »
Maurits Cornelis Escher è stato uno degli artisti grafici più originali e famosi al mondo. Il documentario ne ripercorre la vita, l'amore, l'arte, i viaggi, la famiglia, le passioni. Interessante excursus su un autore al quale è stata recentemente dedicata pure una mostra di pregio. Molte le testimonianze - tra cui il cantante country rock Graham Nash - che ne permettono di comprendere il genio e le [...] Vai alla recensione »
In apertura di documentario, una dichiarazione di Escher che finisce per rivelarsi (di)sgraziatamente programmatica: «Temo ci sia una sola persona al mondo che potrebbe fare un buon film sulle mie stampe: io stesso». Nel remunerativo mare magnum della storia dell'arte al cinema, la produzione dell'incisore olandese - matematico prima che artista, per sua convinta ammissione - sarebbe stata degna d'un [...] Vai alla recensione »