ruger357mgm
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sabato 2 settembre 2017
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cartoline da lampedusa
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Potrebbe intitolarsi anche così la difficile opera di C. Nolan. Un'opera registica, prim'ancora che fotografica, dove è la fotografia, non certo la sceneggiatura o la musica a farla da padrona, nonostante si siano scomodati mostri sacri del calibro di Kenneth Branagh e Hans Zimmer per nobilitarla. La percezione del chiuso delle stive, della puzza dei corpi, del piscio, del vomito e del sangue, le sentine, la paura, la vita appesa a un salvagente. Così si sente chi arriva, via mare da un teatro di guerra su mezzi di fortuna.La sensazione più forte,incontenibile, del film è questa che, involontariamente a mio avviso, ci scarica addosso quello che nella realtà vive ogni giorno chi sbarca sulle nostre coste.
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Potrebbe intitolarsi anche così la difficile opera di C. Nolan. Un'opera registica, prim'ancora che fotografica, dove è la fotografia, non certo la sceneggiatura o la musica a farla da padrona, nonostante si siano scomodati mostri sacri del calibro di Kenneth Branagh e Hans Zimmer per nobilitarla. La percezione del chiuso delle stive, della puzza dei corpi, del piscio, del vomito e del sangue, le sentine, la paura, la vita appesa a un salvagente. Così si sente chi arriva, via mare da un teatro di guerra su mezzi di fortuna.La sensazione più forte,incontenibile, del film è questa che, involontariamente a mio avviso, ci scarica addosso quello che nella realtà vive ogni giorno chi sbarca sulle nostre coste. Dispiegamento di comparse e di costumi, effetti speciali misurati e verosimili, grande formato dell'immagine e campi lunghi memorabili , sebbene ampiamente attinti da quel "Giorno più lungo" che rimane ancora, peri impianto narrativo, epica e personaggi, il miglior film sulla seconda guerra mondiale mai realizzato.Lo sforzo del regista si vede e si sente. La recitazione degli attori, perchè i protagonisti sono la spiaggia, il cielo e il mare, è trascurabile mentre sono le scene d'azione che si impongono sulla struttura del racconto, nonostante i piani paralleli su cui la regia lo fa dipanare, in un tentativo, già visto, di plot sovrapponibile e incrociato che non sorprende lo spettatore o il lettore più smaliziato.Non griderei al capolavoro, sebbene la critica lo abbia già osannato in abbondanza.Un buon film di genere, poco parlato e molto mostrato, inneggiante allo sforzo patriottico, vero, sostenuto dall'Inghilterra accorsa a riportare a casa il suo esercito, sconfitto in Francia nel 1940, e a dare l'abbrivio alla leggendaria battaglia che, subito dopo Dunquerque, si combattè nei cieli britannici e che determinò la supremazia aeronautica anglo americana , fattore principale della successiva sconfitta nazista.Per appassionati.
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no_data
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sabato 2 settembre 2017
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chi sono i nemici ?
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Un film capolavoro, una storia interessante, una recitazione perfetta, ma ha una pecca enorme. Una furbizia come fece Benigni nel suo "La vita è bella" che omise di dire che Auschwitz venne liberata dai sovietici dell'Armata Rossa e non dagli americani. Tuto questo per avere l'Oscar evidentemente. Ebbene in tutto il film non viene mai nominata la Germania nazista, ma il "nemico". Cosa spera di ottenere adesso il regista ?
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max821966
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sabato 2 settembre 2017
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nolan il genio
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Saltiamo a piè pari la narrazione storica, si spera che chi vedrà il film, sappia perlomeno a grandi linee l'epico salvataggio di 330.000 inglesi e ca 100.000 francesi dal 27/5/40 al 4/6/40.....la cosidetta operazione Dynamo.
Nolan nel suo 10° lungometraggio, girato in pellicola (meno male) e che io ho avuto la fortuna di vedere nella xferzione del 70 mm all'Arcadioa di melzo, sala Energia , senza alcun dubbio la miglior sala cinematografica al mondo (anche se il premio l'ha vinto solo per l'Europa), ci regala ancora un capolavoro al quale non ho dato 5 stelle per un solo motivo: il film + che una cruda cronaca degli accadimenti racconta in parallelo tre vicende, per farlo, utilizza un misto di tecnica alla Memento, Inception.
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Saltiamo a piè pari la narrazione storica, si spera che chi vedrà il film, sappia perlomeno a grandi linee l'epico salvataggio di 330.000 inglesi e ca 100.000 francesi dal 27/5/40 al 4/6/40.....la cosidetta operazione Dynamo.
Nolan nel suo 10° lungometraggio, girato in pellicola (meno male) e che io ho avuto la fortuna di vedere nella xferzione del 70 mm all'Arcadioa di melzo, sala Energia , senza alcun dubbio la miglior sala cinematografica al mondo (anche se il premio l'ha vinto solo per l'Europa), ci regala ancora un capolavoro al quale non ho dato 5 stelle per un solo motivo: il film + che una cruda cronaca degli accadimenti racconta in parallelo tre vicende, per farlo, utilizza un misto di tecnica alla Memento, Inception.......cosa che gli riesce benissimo e sarà sicuramente il motivo x cui farà incetta di premi.....dicevo l'unico difetto: secondo me questo era un film da 140/160 min di durata, 106 sono troppo pochi, le vicende umane sono ben raccontate ,ma esigevano qulche decina di minuto in + a testa, le scene meravigliose della battaglia aerea idem e per rendere + drammatica la mattanza dei soldati sulla spiaggia ci voleva un po' + di crudezza (x esempio come nei fantastici primi 20 min di Saving private Ryan).........mi spiego, la gente è abituata a vedere la guerra e le sue stragi filtrate dai media che nascondono l'orrore della guerra......Nolan, anche per il periodo storico che stiamo vivendo, avrebbe dovuto sbattere in faccia allo spettatore, soprattutto a noi occidentali , cosa vuol dire essere completamente indifesi dai bombardamenti.......i morti vengono straziati, se colpiti in pieno ,non rimane praticamente nulla.....il mesaggio mancante , secondo me, è che siamo tutti carne da macello alla merce' dei potenti ben lungi da rischiare la propria vita, ma anzi se c'è da guadagnarci, sono i primi fomentatori di odio tra nazioni, etnie (Salvini docet) etc.
La parte tecnica è talmente xfetta che non ho nulla da aggiungere, gli aerei e tutti i mezzi militari sono autenticie ; la scelta di girare il film nel luogo esatto dove tutto è accaduto e in condizioni metereologiche proibitive, la musica incalzante Zimmer, la recitazione degli attori fanno di questo film una pietra miliare della 7a arte.
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marionitti
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sabato 2 settembre 2017
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bel film di cui vorrei capire di più
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Non mi dilungo: il film è bello, ben girato, ben recitato, realizzato in modo ineccepibile, eccetera eccetera: mi restano alcune domande e ho provato a cercare su Internet risposte senza trovarne. Ho avuto la sensazione che Nolan abbia fatto la scelta di usare solo elementi reali (aerei veri, navi vere, ecc.), quindi a volte gli edifici della città sullo sfondo appaiono troppo moderni e l’arrivo trionfale delle piccole imbarcazioni private non è così trionfale perché le imbarcazioni non sono tantissime. Decide di non far mai vedere i tedeschi e, con una sola eccezione, neanche i francesi. Le scelte sono chiare, ma mi piacerebbe capirle meglio.
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pietroviola
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sabato 2 settembre 2017
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occasione mancata
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La durata del film mi aveva fatto sperare. Vuoi vedere, mi ero detto, che Nolan finalmente riesce a fare qualcosa di buono da affiancare all'ottimo film d'esordio (memento) e al batman con il compianto Heath Ledger?
E invece no, delusione. Dopo un inizio promettente, retorica a quintalate, musica asfissiante (fosse stato un film senza musica avrebbe guadagnato diversi punti), pseudo documentarismo, un gusto insopportabile per il fanfaronesco e il propagandistico annacquano progressivamente e irrimediabilmente le pur evidenti doti visive e la potenza di alcune scene, anestetizzando ogni emozione (come di consueto nei suoi film, fatti salvi i due citati).
L'orrore, della guerra e oltre, l'hanno saputo raccontare altri (e penso ad Apocalypse now, ad esempio), quI, alla fine, c'è solo del talento sprecato e la fastidiosa pretesa di mirare alto, altissimo, più in alto che si può, centrando solo il bersaglio del proprio ego.
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camtut
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sabato 2 settembre 2017
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la guerra di nolan
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Lo avevamo visto alle prese di film molto diversi da questo, da Batman a Interstellar da Memento a Inception, ma questo è il film che gli dà la consacrazione definitIva, credo e spero anche la prima statuetta. Come nei suoi migliori lungometraggi riesce molto bene ed è preponderante l'introspettiva psicologica dei personaggi, ti fa immedesimare come già aveva fatto con Memento nei panni di Lenny, ed è cosi che questa volta provi le stesse emozioni dei soldati, appesi a filo in costante oscillazione tra la vita e la morte con crudo realismo. Ogni carattere è azzeccato, dai soldati che tentano di fuggire, dal tenente, ai civili padre e figlio che sfidano stoicamente la morte. È un film che ti fa piombare non in punta di piedi nella guerra, fattizia e crudele, con uno stile icastico, raccontando una storia originale cinematograficamente e non, poiché poco celebrata universalmente.
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Lo avevamo visto alle prese di film molto diversi da questo, da Batman a Interstellar da Memento a Inception, ma questo è il film che gli dà la consacrazione definitIva, credo e spero anche la prima statuetta. Come nei suoi migliori lungometraggi riesce molto bene ed è preponderante l'introspettiva psicologica dei personaggi, ti fa immedesimare come già aveva fatto con Memento nei panni di Lenny, ed è cosi che questa volta provi le stesse emozioni dei soldati, appesi a filo in costante oscillazione tra la vita e la morte con crudo realismo. Ogni carattere è azzeccato, dai soldati che tentano di fuggire, dal tenente, ai civili padre e figlio che sfidano stoicamente la morte. È un film che ti fa piombare non in punta di piedi nella guerra, fattizia e crudele, con uno stile icastico, raccontando una storia originale cinematograficamente e non, poiché poco celebrata universalmente. Merita ogni incasso e lode che sta ricevendo.
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flaw54
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venerdì 1 settembre 2017
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la guerra.
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Un bellissimo film! L' episodio di Dunquerque diventa metafora del drammatico significato della guerra in genere.un film superoore nettamente a Sa Non ci sono nè innocenti nè colpevoli, ma uomini che soffrono, che lottano, che muoiono. Scene di vero cinema e un montaggii martellante e ondivago tra terra cielo e mare tiene lo spettatore in un continuo stato di tensione fino a renderlo quasi partecipe direttamente alle vicende. Un film epico ed un messaggio chiaro contro ogni tipo di guerra! ( è sintomatico il fatto che i tedeschi non si vedono neppure ). Un grande Nolan, regista che avevi quasi disprezzato con il suo Inception. Un film nettamente suoeriore a Salvate il soldato Ryan di Spielberg.
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Un bellissimo film! L' episodio di Dunquerque diventa metafora del drammatico significato della guerra in genere.un film superoore nettamente a Sa Non ci sono nè innocenti nè colpevoli, ma uomini che soffrono, che lottano, che muoiono. Scene di vero cinema e un montaggii martellante e ondivago tra terra cielo e mare tiene lo spettatore in un continuo stato di tensione fino a renderlo quasi partecipe direttamente alle vicende. Un film epico ed un messaggio chiaro contro ogni tipo di guerra! ( è sintomatico il fatto che i tedeschi non si vedono neppure ). Un grande Nolan, regista che avevi quasi disprezzato con il suo Inception. Un film nettamente suoeriore a Salvate il soldato Ryan di Spielberg.
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walterleonardi
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venerdì 1 settembre 2017
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un genere (felicemente) ritrovato
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Gran film di guerra, "Dunkirk" di Christopher Nolan, e grande parabola sulla sopravvivenza. Cinema azionista, pochi dialoghi ma una tensione crescente che emana direttamente dai fotogrammi, potenti, evocativi (seppur in odor di formalismo), scanditi dai rintocchi di Hans Zimmer. Un trionfo del montaggio e dell'immagine-tempo, per dirla con Deleuze. Soprattutto, una riflessione su un genere, il war movie, scardinato, ridotto all'essenza, ritrovato nella sua natura più nuda, archetipica, autentica.
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florentin
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venerdì 1 settembre 2017
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insomma, sì o no al di là dell'accademia anche per un fruttivendolo?
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Ho letto, prima di decidere se andare a vederlo o meno. Ma manca il punto essenziale: prescindendo da esegèsi anche metafisiche, il film , parlandone chessò, con un fruttivendolo che voglia passare due ore anche imparando qualcosa di storia passata...è da vedere o no ?
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(di flaw54)
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alex2044
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venerdì 1 settembre 2017
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memorabile per sua originalità
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Il memorabile inizio non è altro che il preludio di una serie di scene una più bella ed emozionante dell'altra . La tensione che lo attraversa è continua e porta lo spettatore ad una dicotomia , assolutamente positiva ,fra entusiasmo per la bellezza delle immagini e commozione per i fatti terribili e struggenti a cui si assiste . In sala erano presenti molti giovani ed il loro allegro vociare condito da una consultazione frenetica dei molti smatphone accesi , prima dell'inizio della proiezione, mi aveva un po' preoccupato . Mi sbagliavo ed alla grande . Iniziato il film un silenzio partecipe ha avvolto la sala e non si è più sentito volare una mosca .
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Il memorabile inizio non è altro che il preludio di una serie di scene una più bella ed emozionante dell'altra . La tensione che lo attraversa è continua e porta lo spettatore ad una dicotomia , assolutamente positiva ,fra entusiasmo per la bellezza delle immagini e commozione per i fatti terribili e struggenti a cui si assiste . In sala erano presenti molti giovani ed il loro allegro vociare condito da una consultazione frenetica dei molti smatphone accesi , prima dell'inizio della proiezione, mi aveva un po' preoccupato . Mi sbagliavo ed alla grande . Iniziato il film un silenzio partecipe ha avvolto la sala e non si è più sentito volare una mosca . Insomma un grado di partecipazione altissimo sinonimo di grande interesse . La trama non esiste , esiste solo la storia , la salvezza di più di trecentomila soldati con il concorso fattivo , attraverso il sacrificio e l' abnegazione , di migliaia di eroi sconosciuti che con le loro piccole imbarcazioni sono stati determinanti per il successo di questa operazione quasi disperata .Gli attori sono tutti molto bravi ma dei veri protagonisti non esistono perchè quello che conta sono i fatti che accadono e loro non devono far altro che mostrare i sentimenti e le emozioni che l'essere umano prova partecipando ed assistendo ad un evento memorabile e terribile . I dialoghi non sono così importanti perchè il film esprime il meglio di sè attraverso le immagini commentate , in modo sublime, da una colonna sonora conturbante e avvolgente , in altre parole meravigliosa .Insomma il vero protagonista è Cristopher Nolan . Un regista che ha fatto un film colto e spettacolare , di cassetta e per cinefili .Smentendo i retori del politicamente scorretto e dimostrando che si può avere successo senza eccessi inutili e spesso solo di maniera . Per concludere la dote più importante di quest'opera è la sua originalità forse perfino la sua unicità e che ha trasformato un bellissimo film in un capolavoro . Di cui la storia del cinema non potrà non tenere conto .
NB Da rivedere !
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