Due giorni, una notte

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Un film di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne. Con Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée.
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Titolo originale Deux Jours, Une Nuit. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 95 min. - Belgio 2014. - Bim Distribuzione uscita giovedì 13 novembre 2014. MYMONETRO Due giorni, una notte * * * 1/2 - valutazione media: 3,68 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
zarar domenica 23 novembre 2014
il coraggio di non essere spietati Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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I Dardenne puntano senza vergogna sul contenuto sociale del loro film. Il non licenziamento di Sandra (Marie Cotillard), la prima a saltare in un’azienda in tempi di crisi perché reduce da una depressione, verrà condizionato alla disponibilità dei suoi colleghi a rinunciare ad un bonus di mille euro. La durezza del mercato viene fatta gestire, con un gioco antico ma sempre più accorto, direttamente dai lavoratori, trasformandosi in una miserevole lotta fra poveri. Does that ring a bell with you? Sandra ha un week end per tentare di convincere nove di loro a votare per il suo reintegro. Inutile qui togliere la suspense anticipando la conclusione della storia. [+]

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mafaldita22 domenica 23 novembre 2014
la guerra fra poveri, oggi, riguarda anche noi Valutazione 4 stelle su cinque
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Gran bel film, "Due giorni, una notte" dei fratelli Dardenne. Ci fa capire quanto siamo dentro a certe scelte, quanto e quello che rischiamo avvenga ad ognuno di noi.

Sandra, la protagonista del film, sta per rientrare al lavoro dopo un periodo di depressione, ma le viene comunicato che il proprietario dell'azienda ha indetto un referendum fra i colleghi del suo reparto: se decidono di far licenziare Sandra, avranno un bonus di mille euro. [+]

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dromex lunedì 24 novembre 2014
la giungla della società umana Valutazione 4 stelle su cinque
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Sandra è un'operaia di un'azienda cinese che dopo un periodo di malattia a causa di forte depressione riceve una telefonata da una collega con questo contenuto: in fabbrica il capo reparto ha indetto una votazione fra i dipendenti di quel reparto per decidere se preferiscono ricevere un bonus di 1000 euro o licenziare Sandra. L'azienda è in crisi e questa azione è necessaria. La votazione dà come risultato quello di licenziare Sandra ma questa, venuta a sapere che il capo reparto ha fatto pressioni sui suoi dipendenti perché il risultato fosse tale, riesce a convincere il capo del personale a ripetere la votazione. Sandra così, nel weekend fra la prima votazione e il lunedì della nuova votazione proverà quindi a convincere i colleghi a votare a suo favore, interpellandoli uno per uno. [+]

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gianleo67 lunedì 24 novembre 2014
le relazioni industriali...secondo i dardenne Valutazione 3 stelle su cinque
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Sandra ha un marito, due figli ancora piccoli e solo 48 ore di tempo per convincere i colleghi dell'azienda di pannelli fotovoltaici dove lavora a rinunciare al loro bonus di 1000 euro nella votazione che le consentirà di non essere licenziata dal suo capo. Non ostante la depressione e la sua fragilità emotiva riuscirà a farsi spronare dal marito a trascorrere il fine settimana incontrando ad uno ad uno le persone che potranno decidere del suo futuro lavorativo. Il lunedì prefissato però, l'esito della piccola consultazione aziendale si risolve in un pareggio. Ennesima variazione sul tema della lotta per il lavoro e la sopravvivenza ai tempi di una crisi che pare non finire mai, quella della premiata ditta Jeanne-Pierre&Luc Dardenne sembra colorarsi di istanze e speculazioni sempre nuove tanto in campo sociale che politico, inseguendo (letteralmente) l'esempio paradigmatico di una guerra tra poveri in cui la responsabilità etica sulla rivendicazione di un diritto fondamentale come questo viene delegato piuttosto che alle istituzione storicamente preposte allo scopo (lo stato, le aziende, le rappresentanze sindacali) alla coscienza di lavoratori sempre più divisi e isolati, costretti sul fronte più avanzato di una trincea domestica dove la difesa del proprio diritto viene contrapposta vigliaccamente a quella dell'altro. [+]

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andrea kihlgren martedì 25 novembre 2014
sandrà ritrova fiducia Valutazione 3 stelle su cinque
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Un film che vale la pena vedere. Ha un buon ritmo, è essenziale, e racconta una storia possibile dei nostri tempi. Questa storia - la prospettiva di perdere il lavoro per una giovane donna appena uscita da un periodo di crisi personale - si rivela l'occasione per un confronto tra la protagonista e i suoi colleghi di lavoro. I suoi colleghi sono posti di fronte alla scelta di ricevere un bonus o rinunciarvi e permettere il suo reintegro in fabbrica. I due giorni sono la peregrinazione di lei per chiedere la loro comprensione e la conseguente rinuncia al beneficio. Diverse saranno naturalmente le reazioni e in questo narrare si rivela il cuore del film. Forse non sempre impeccabile e convincente in tutti i passaggi, esprime il meglio di sè in questa suscitazione di confronto etico, nel raccontare egoismi da una parte, e affettuosa solidarietà dall'altra, che Sandrà incontra. [+]

[+] anche a me è piaciuto molto (di stefano sarfati)
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andrea kihlgren martedì 25 novembre 2014
la fiducia nasce dall'amore ricevuto e ricambiato Valutazione 3 stelle su cinque
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Film da vedere. Senza alcun fronzolo, con stile asciutto ed essenziale, racconta un conflitto etico dei nostri tempi. Sebbene alcuni passaggi non siano del tutto convincenti, il cuore del film è nella risalita personale della protagonista che si confronta con i propri colleghi di lavoro costretti a scegliere tra il beneficio di un bonus e la rinuncia di questo che permetterebbe a lei di riguadagnare il lavoro e lo stipendio. Alcuni di loro si chiuderanno in se stessi, altri sentiranno l'emozione e il bisogno di solidarizzare con la critica situazione della compagna. In questo modo nasce l'emozione del film, nello scoprire insieme ai personaggi l'esperienza liberante di ascoltare la coscienza e scegliere per il bene di un nostro simile. [+]

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angelo umana lunedì 1 dicembre 2014
il ricatto Valutazione 3 stelle su cinque
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 Questa volta i fratelli Dardenne hanno costruito un pretesto per toccare le corde del cuore. €1000 di bonus ai 16 dipendenti di una ditta di pannelli solari se nella votazione segreta interna opteranno per i soldi, ma lasciando così a casa la diciassettesima dipendente Sandra, la bravissima Marion Cotillard. Il titolare e il suo cerbero-caporeparto Jean-Marc hanno notato che possono fare a meno di lei, durante il suo ultimo periodo di assenza per una depressione la produzione era assicurata da tre ore giornaliere di straordinario dei colleghi. I soldi fanno comodo, “mors tua vita mea” sembrano dover pensare questi operai, a cui nello spazio di Due giorni,  una notte Sandra si rivolge ad ognuno singolarmente prima della votazione, a volte in lacrime a volte con composto scoramento, perché il suo posto di lavoro venga conservato e i colleghi rinuncino al bonus. [+]

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flyanto giovedì 4 dicembre 2014
la disperazione di chi sta per perdere la propria Valutazione 4 stelle su cinque
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Film in cui si racconta di una donna che ha solo un weekend a disposizione al fine di convincere gli altri suoi colleghi a non votare a favore del proprio licenziamento. Sarà un lungo, estenuante e penoso compito per lei .... Quest'ultima opera dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, come del resto anche le loro precedenti, affronta un tema serio, sociale e dunque anche scomodo portando lo spettatore ad immedesimarsi quasi in prima persona al problema ed inducendolo seriamente a riflettere. Anche in questa occasione i due registi belgi affrontano la grave e contemporanea tematica della crisi generale nel campo del lavoro e le difficoltà conseguenti e reali di mantenere un'occupazione o di subire od incorrere nella minaccia di perderla. [+]

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enrico danelli domenica 7 dicembre 2014
un riuscitissimo caleidoscopio di varia umanità Valutazione 4 stelle su cinque
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Ottime recitazioni. Tema di drammatica attualità. Sensibilità narrativa. Regia e dialoghi asciutti ed essenziali. Cosa si può chiedere di più ad un film di 90 minuti ?  Il tema di attualità è : lavorare di meno per lavorare tutti. Nel microcosmo di Sandrà sul tema sociale si misurano i diversi personaggi e per ciascuno il problema diventa un caso di coscienza, almeno per chi una coscienza ce l'ha ancora. Di fornte alla stesso discorso (breve preambolo e domanda secca) di Sandrà (volutamente e ossessivamente ripetuto uguale nel corso di tutto il film), ogni interlocutore si atteggia in modo diverso: qui sta la spirito del film, tratteggiare le diverse reazioni umane di fronte allo stesso problema. [+]

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luca scial� martedì 10 marzo 2015
la guerra tra poveri nella società moderna Valutazione 3 stelle su cinque
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I fratelli Dardenne proseguono la propria filmografia all'insegna delle tematiche sociali e rivolta ai disagiati sociali. Si sono già occupati, conservando negli anni le regole del Dogma (seppur in modo sempre più sfumato), di emarginazione economica, immigrazione clandestina, lavoro nero, bambini orfani, tossicodipendenza. E con questa pellicola affrontano la guerra tra poveri della società contemporanea, con un'azienda produttrice di pannelli fotovoltaici belga messa alle strette dalla concorrenza coreana, costretta così a ridurre il personale trovando come capo espiatorio una donna con problemi di depressione. Ma lei, guarita, non ci sta a perdere il proprio posto di lavoro e cerca di convincere i suoi colleghi a votare per il suo reintegro, rinunciando a un bonus alternativo di mille euro. [+]

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