Cloud Atlas |
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Un film di Tom Tykwer, Lilly Wachowski, Lana Wachowski.
Con Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess.
continua»
Fantascienza,
durata 172 min.
- USA, Germania, Singapore, Hong Kong 2012.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 10 gennaio 2013.
MYMONETRO
Cloud Atlas ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Cogliere un messaggio dall'atlante delle nuvole
di Edgar PirontiFeedback: |
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mercoledì 23 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cloud Atlas non è un film da prendere con superficialità: è indispensabile prepararsi alla visione di un lungometraggio profondo e non breve, diversamente si rischia di essere sopraffatti dalla noia. Sei pezzi di umanità, residui di una geniale esplosione, collocati in diversi punti dello spazio e del tempo; sei storie diverse per genere ed ambientazione, simili per volti e contenuti: Un incontro tra classi sociali diverse, una relazione epistolare celata, un'indagine rischiosa a seguito di una morte misteriosa, una rocambolesca fuga mal riuscita che genera altri tentativi di fuga, una rivelazione sconvolgente di una realtà inquietante, un impatto con una civiltà tecnologicamente superiore. Quasi tre ore bastano a raccontare bene le vicende, forse sono poche per approfondire tutte le tematiche proposte. In ogni tempo vengono presentate problematiche simili, in contesti conosciuti o difficili da immaginare: l'amicizia nata tra uno schiavista ed il suo schiavo, una follia fuori dalla norma, inaccettabile come lo è la deprazione di una relazione omosessuale, assurdo quasi come innamorarsi di una donna creata artificialmente. "Tutti i confini sono convenzioni. In attesa di essere superati. Si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare." sono le parole di uno dei personaggi, riprese e rielaborate più volte nel corso della pellicola. Ma allora perché ricorrere addirittura a sei vicende per mandare un messaggio piuttosto semplice e affrontato nei modi più disparati già precedentemente? Perché Cloud Atlas non si ferma qui, i collegamenti, le connessioni tra i diversi episodi possono portare a ben altre riflessioni. Dalle parole dei personaggi si può evincere un diverso modo di affrontare la vita, di credere nel futuro dopo la morte come impronta che viene lasciata sulla terra alla fine della propria esistenza. Dall'atlante è possibile cogliere numerosi messaggi: l'amore eterno che non ha fine nemmeno con la morte, la reincarnazione e la connessione tra esistenze passate e future, la speranza di rovesciare le convenzioni sociali con le proprie azioni. Il significato più profondo si può cogliere parafrasando le parole di Agota Kristof "Ogni essere umano è nato per scrivere un libro, e per nient'altro. Un libro geniale o un libro mediocre, non importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia." è forse questa la vera connessione tra i personaggi che si lasciano inconsapevolmente messaggi nascosti all'interno del loro modo di esprimersi: un diario, una sinfonia, una biografia, un film, un videomessaggio. L'eco del proprio operato non cessa con la fine dell'esistenza, si propaga per gli spazi ed i tempi nei modi più casuali portando alle conseguenze più inaspettate. Meno condivisibile è la scelta di usare gli stessi volti per rappresentare personaggi con un'indole a volte opposta, a volte simile, non sembra esserci una logica dietro questa tecnica; soprattutto considerando il modo forzato con cui si vorrebbe cambiare i connotati di un attore, tanto da farlo ambientare nell'epoca diversa, ma non troppo da non essere riconsocibile. Resta comunque un film da (ri)vedere.
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