Amour |
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Un film di Michael Haneke.
Con Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, William Shimell, Emmanuelle Riva, Rita Blanco.
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Titolo originale Amour.
Drammatico,
durata 127 min.
- Francia, Austria, Germania 2012.
- Teodora Film
uscita giovedì 25 ottobre 2012.
MYMONETRO
Amour
valutazione media:
4,19
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Recensione Amourdi TunaboyFeedback: 1906 | altri commenti e recensioni di Tunaboy |
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martedì 29 giugno 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nonostante la mia giovane età, ho sempre trovato l’incombente spettro della vecchiaia alquanto terrificante: l’idea di una totale dipendenza dalle cure altrui o di una mancata lucidità sono capaci di non farmi dormire la notte. Nel suo film “Amour”, Michael Haneke traspone su pellicola un racconto che sembra personificare queste paure.
Per le due ore del film seguiremo Georges e Anne, una coppia di musicisti in pensione, obbligati a fronteggiare il tema della malattia e dell’infermità: infatti, i due ictus subiti da Anne la condurranno in uno stato di disabilità dapprima parziale e successivamente totale. Il focus del film è, però, incentrato sul marito, inerme spettatore dell’ineluttabile decadimento della moglie, e sulla sua reazione a tale decadimento: Haneke riesce a trasporre in modo impeccabile l’enorme travaglio di Georges, il quale dovrà combattere con sé stesso e con gli altri per poter accettare le drammatiche condizioni. Finirà, così, per dedicarsi totalmente alla moglie, sacrificando sé stesso e la propria libertà. Come tipico del regista austriaco, “Amour” è evidentemente permeato da un’estrema drammaticità e tristezza, ma quello che, a mio parere, più lo caratterizza è la struggente umanità: come ci suggerisce il titolo, il film ci vuole parlare dell’amore più estremo e struggente, ma anche più vero e umano. Non mancano infatti momenti di patetica tenerezza, e in alcune scene possiamo anche trovare qualche guizzo di ironia, entrambi complici nel dipingere l’assurda tragicità fornitaci dalla vita. Il film risulta tecnicamente ineccepibile, nonostante in alcune scene sembri risentire della lentezza della narrazione, risultando difficile da seguire attentamente. Ed è così che Haneke crea una delle più umane rappresentazioni di un tenero e resiliente amore e della grottesca drammaticità della vita. Voto: 4.5/5
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