Accattone |
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Un film di Pier Paolo Pasolini.
Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 116 min.
- Italia 1961.
- Cineteca di Bologna
MYMONETRO
Accattone
valutazione media:
4,05
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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sabato 24 luglio 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensione “Accattone”
Il grido d’aiuto di un popolo senza voce, il poema di una comunità analfabeta, l’ultimo sguardo di un uomo cieco: questo è “Accattone”, cruda e crudele opera prima del maestro Pier Paolo Pasolini.
Come con una macchina del tempo, Pasolini ci porta in un mondo così lontano ed irriconoscibile da non sembrarci vero, in una Roma fatta di macerie e casermoni in costruzione; e proprio come il suo paesaggio, anche il popolo romano sembra essere in macerie: con la lunga ombra della guerra che ancora annerisce le memorie della gente, ci troviamo a fare la conoscenza di un popolo povero e morso dalla fame, ormai privo di ogni barlume di speranza. Da questo popolo viene estratto il nostro protagonista, Vittorio “Accattone”, “ultimo dei morti di fame”, personaggio violento e meschino, sfruttatore delle numerose ragazze obbligate a prostituirsi per guadagnarsi qualche spicciolo. Attraverso gli occhi di un uomo accecato dall’egoismo, scopriremo la Roma di Accattone, una Roma inondata da fiumi di rabbia e fame, dove le ore del giorno vengono scandite da lamenti di viscere vuote o risse per piatti da due o tre maccheroni. In questa Roma non vi è nemmeno più lo spazio per un amore sincero, ormai sostituito a pieno titolo da una frettolosa scappatina con una qualche prostituta o, nel migliore dei casi, da un amore avido e violento, stritolato dalle voglie prepotenti del maschio e dagli sguardi di gelosia verso altri uomini.
Questa è la Roma che Pasolini decide di raccontarci, così cruda e rassegnata: scegliendo attori in buona parte “presi dalla strada” e utilizzando ambientazioni reali, “Accattone” non ci sembra essere un racconto di finzione, ma un’agghiacciante cartolina dalla periferia di Roma. Nonostante ciò, mi sembra giusto notare quanto scelte di produzione così ambiziose e innovative vadano ad inficiare la fruibilità del film, soprattutto quando abbinate ad un comparto tecnico che, visto con gli occhi odierni, presenta non pochi errori e “amatorialismi”, risultando in un film molto difficile da digerire. È comunque indubbio quanto “Accattone” sia un capolavoro del Neo-Realismo italiano.
Voto: 3.5/5
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