Habemus Papam

Il Film analizza a tutti gli effetti il peso della parola responsabilità, che schiaccia come un macigno il protagonista inerte sotto la pressione del mondo ed anche del cielo. Lo sventurato papa, infatti, si troverà ad aver fatto un passo più lungo della gamba. Le ripercussioni saranno gravi. Approderanno in lui mutamenti psicologici che lo costringeranno ad una crisi di identità. Qui entra in gioco l'umanità del personaggio, che, preso in contropiede dagli eventi, fugge! Fugge da tutto, da tutti, e dalle proprie responsabilità. La fuga da sempre, è considerata dall'uomo come "soluzione al problema", e non come "trascuratezza della soluzione". Nel frattempo, Moretti, un simpatico psicoanalista,si ritrova prigioniero del Vaticano, perchè a conoscenza dell'identità del nuovo pontefice non ancora dichiaratosi al popolo. Le scene forse più umoristiche del film, sono quelle legate al gruppo di Cardinali, paragonabili ad una allegra scolaresca o ai componenti di una casa di riposo. Finalmente viene messa in rilievo l'umanità del Cardinale, che non è più considerato essere superiore ed insensibile alle tentazioni umane. Nel finale, banale e prevedibile, il papa abdica. Considero questo film è una miscela di momenti toccanti e di situazioni contestualmente comici. UNICO NEL SUO GENERE. 4 STELLE.