Una scelta di coscienza
di Silvio Danese Quotidiano Nazionale
Sull’angoscia della pagina bianca, sull’horror vacui del «primo sguardo», sulla scelta di partecipare e varcare la soglia delle possibilità (la «religio» di Kierkegaard) e della coscienza del potere (la laicità della politica), Nanni Moretti ha immaginato e diretto un film spiazzante, al vertice della relazione tra responsabilità e onnipotenza, ma teneramente, anzi, secondo «grazia» e ironia, alineato alla fragilità umana: un Papa che non ci sta. Non svicola dalla commedia, assorbe il tragico, si alza di un gradino dal reale, perfino dal verosimile, in una dimensione onirica sfumata, non sempre costante, certo, tra Fellini e Ferreri, riuscendo a reinventarsi anche quando non abbandona il «morettismo». [...]
di Silvio Danese, articolo completo (3091 caratteri spazi inclusi) su Quotidiano Nazionale 15 aprile 2011
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