doni64
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mercoledì 22 settembre 2010
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film....intenso
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Film intenso nella trama, con una interpretazione ottimale da parte degli interpreti tutti compresi.Buona la sceneggiatura e l'ambientazione del periodo inscenato per un film bello e intenso.Voto 8
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paola d. g. 81
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mercoledì 22 settembre 2010
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osceno
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Mamma mia, che brutto! Non capisco gli entusiasmi e non riconosco più Virzì... deve aver preso una botta in testa prima di fare questo film. L'idea era buona, ma gli attori sono tremendi, monotoni... Il duetto Ramazzotti/Sandrelli è da farsi venire il diabete, di una stucchevolezza impressionante, la Pandolfi ha solo un'espressione in tutto il film e tradisce l'accento romano, Mastandrea sembra veramente un disgraziato. Dove'è finita la brillantezza di "Tutta la vita davanti"? Ma soprattutto, il senso del film? Vogliamo dare un colpo all'ipocrisia bigotta dei piccolo-borghesi ed esaltare una figura vitale, sincera, passionale, fuori dagli schemi? Benissimo, ma non così!! Il pessimo gusto è onnipresente in questo film.
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Mamma mia, che brutto! Non capisco gli entusiasmi e non riconosco più Virzì... deve aver preso una botta in testa prima di fare questo film. L'idea era buona, ma gli attori sono tremendi, monotoni... Il duetto Ramazzotti/Sandrelli è da farsi venire il diabete, di una stucchevolezza impressionante, la Pandolfi ha solo un'espressione in tutto il film e tradisce l'accento romano, Mastandrea sembra veramente un disgraziato. Dove'è finita la brillantezza di "Tutta la vita davanti"? Ma soprattutto, il senso del film? Vogliamo dare un colpo all'ipocrisia bigotta dei piccolo-borghesi ed esaltare una figura vitale, sincera, passionale, fuori dagli schemi? Benissimo, ma non così!! Il pessimo gusto è onnipresente in questo film... a partire dai fiotti di sangue dalla bocca della Sandrelli per finire in bellezza con Mastandrea che, al capezzale della madre morta, medita se farsi o no in vena la morfina rimasta... ma dai Virzì, ma fammi il piacere!!!
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ivanod
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domenica 8 agosto 2010
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che emozione la vita
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Che dire di un film dove tutto funziona alla perfezione come in un orologio svizzero? Le scene di commozione che si mischiano con le scene di divertimento come in un crescendo mozartiano, come nell'incastro di cose belle e brutte che noi chiamiamo vita? Il tutto con una naturalezza e con un tatto dove ognuno degli spettatori si è sentito toccato almeno in una piccola parte della propria di vita.
la vogliamo chiamare commedia all'italiana per ridurla in un film di genere? Per la prima volta direi che è meglio lasciare ogni appunto critico e godere della bellezza delle emozioni che forse solo il cinema nel nostro secolo è in grado di dare. Clint eastwood in un'intervista ha detto che per fare un bel fim non ci vuole molto, solo una bella storia e dei buoni attori.
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Che dire di un film dove tutto funziona alla perfezione come in un orologio svizzero? Le scene di commozione che si mischiano con le scene di divertimento come in un crescendo mozartiano, come nell'incastro di cose belle e brutte che noi chiamiamo vita? Il tutto con una naturalezza e con un tatto dove ognuno degli spettatori si è sentito toccato almeno in una piccola parte della propria di vita.
la vogliamo chiamare commedia all'italiana per ridurla in un film di genere? Per la prima volta direi che è meglio lasciare ogni appunto critico e godere della bellezza delle emozioni che forse solo il cinema nel nostro secolo è in grado di dare. Clint eastwood in un'intervista ha detto che per fare un bel fim non ci vuole molto, solo una bella storia e dei buoni attori. "La prima cosa bella" è la realizzazione declamata di tale assunto. Che dire di Mastrandrea? della Sandrelli) anche della Pandolfi? e del grande Messeri? vogliamo escludere i due bambini? e la Ramazzotti ( dovrebbe solo cambiare cognome...). Tutte figure così grandi da avere il dono della semplicità, da sembrare essere prese dalla vita, in un film in stato di grazia. Virzì si conferma ancora il nostro migliore narratore dell'anima, perchè avendo la pretesa di volare basso, riesce a toccare i vertici.
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ultimoboyscout
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martedì 3 agosto 2010
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accettabile.
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Lavoro onesto, senza infamia e senza lode ma per i miei gusti (non amo assolutamente Virzì, men che meno la Ramazzotti e la Pandolfi) superiore rispetto alla media di Virzì. Molto particolare la figura della mamma, ingombrante all'inverosimile, e il suo rapporto controverso col figlio maschio Bruno (ottimamente interpretato da Mastandrea) sono le cose più belle del film, anche se la figura della madre stessa non è un modello positivo. Bellissimo il campionario di canzoni utilizzate durante le varie scene. Ma scegliere attori toscani per interpretare personaggi toscani e più precisamente livornesi? Perchè inutile scegliere romani e poi farli parlare toscano con accento falso e quindi piuttosto pietoso.
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Lavoro onesto, senza infamia e senza lode ma per i miei gusti (non amo assolutamente Virzì, men che meno la Ramazzotti e la Pandolfi) superiore rispetto alla media di Virzì. Molto particolare la figura della mamma, ingombrante all'inverosimile, e il suo rapporto controverso col figlio maschio Bruno (ottimamente interpretato da Mastandrea) sono le cose più belle del film, anche se la figura della madre stessa non è un modello positivo. Bellissimo il campionario di canzoni utilizzate durante le varie scene. Ma scegliere attori toscani per interpretare personaggi toscani e più precisamente livornesi? Perchè inutile scegliere romani e poi farli parlare toscano con accento falso e quindi piuttosto pietoso. De...
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moroma
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martedì 20 luglio 2010
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grande virzi'
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LA PRIMA VERA COSA BELLA NEL CINEMA ITALIANO DOPO ANNI!
RAMAZZOTTI MASTANDREA SANDRELLI PANDOLFI TUTTI GRANDI ATTORI MA DALL'ALTO IL GRANDE VIRZI' CHE TIENE D'OCCHIO
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marezia
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sabato 17 luglio 2010
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"la prima cosa bella..." (versione aggiornata)
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E' un film che NON EMOZIONA ASSOLUTAMENTE perché è costruito (e non poteva essere altrimenti per la mole di intrecci che dipana) a blocchi senza un attimo di sosta; si passa repentinamente dal passato al presente e viceversa con l'effetto di stordire lo spettatore senza dargli il tempo di assimilare dal punto di vista emotivo quello che vede e questa velocità finisce per sgonfiare quel pathos che la pellicola avrebbe potuto avere sulla carta. Secondo me dei due percorsi il più riuscito è senz'altro "il passato" anche perché la Ramazzotti è davvero STRAORDINARIA non solo nel rendere l'idea di quel tipo di donna ma anche perché riesce ad adeguarsi alla Sandrelli avvicinandosi in modo impressionante ai suoi vezzi, al suo modo di parlare rendendo quindi il passaggio dall'una all'altra non traumatico però purtroppo è "il presente" a debordare con l'evoluzione del rapporto dei due fratelli (la cui scena più riuscita è quella del chiarimento in cucina) con l'aggiunta del terzo (altra scena irresistibile).
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E' un film che NON EMOZIONA ASSOLUTAMENTE perché è costruito (e non poteva essere altrimenti per la mole di intrecci che dipana) a blocchi senza un attimo di sosta; si passa repentinamente dal passato al presente e viceversa con l'effetto di stordire lo spettatore senza dargli il tempo di assimilare dal punto di vista emotivo quello che vede e questa velocità finisce per sgonfiare quel pathos che la pellicola avrebbe potuto avere sulla carta. Secondo me dei due percorsi il più riuscito è senz'altro "il passato" anche perché la Ramazzotti è davvero STRAORDINARIA non solo nel rendere l'idea di quel tipo di donna ma anche perché riesce ad adeguarsi alla Sandrelli avvicinandosi in modo impressionante ai suoi vezzi, al suo modo di parlare rendendo quindi il passaggio dall'una all'altra non traumatico però purtroppo è "il presente" a debordare con l'evoluzione del rapporto dei due fratelli (la cui scena più riuscita è quella del chiarimento in cucina) con l'aggiunta del terzo (altra scena irresistibile). Insomma, si sente (e si vede) che è stato STUDIATO A TAVOLINO per un pubblico da fotoromanzo però se ci si ferma col cervello alla ripresa della scena in autobus SENZA CONSIDERARE IL BAGNO IN MARE CON TANTO DI CANZONE a 4 stelle si può anche arrivare. In ultima analisi da premiare più che altro per le prove degli attori (su tutti la Pandolfi) e per il talento di Virzì
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nsiotto
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venerdì 16 luglio 2010
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un altro capolavoro a basso costo
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Molte delle recensioni che ho letto di questo film purtroppo non tengono conto dell'impegno del regista nell'evitare accostamenti troppo scontati con i vecchi classici, ma di aggiornare la commedia italiana ai nostri tempi, richiamando ricordi diversi. Al contrario é una storia originale interpretata in modo splendido da una quasi sconosciuta Michaela Ramazzotti passando da una scena leggera ad un altra drammatica rendendo il film meno pesante da digerire. Ma la cosa che ho potuto maggiormente apprezzare é uno spaccato di vita probabilmente di qualche storia realmente accaduta, in un periodo dove certi comportamenti venivano visti con enorme imbarazzo e scandalo ma che a distanza di molti anni forse oggi fanno sorridere.
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Molte delle recensioni che ho letto di questo film purtroppo non tengono conto dell'impegno del regista nell'evitare accostamenti troppo scontati con i vecchi classici, ma di aggiornare la commedia italiana ai nostri tempi, richiamando ricordi diversi. Al contrario é una storia originale interpretata in modo splendido da una quasi sconosciuta Michaela Ramazzotti passando da una scena leggera ad un altra drammatica rendendo il film meno pesante da digerire. Ma la cosa che ho potuto maggiormente apprezzare é uno spaccato di vita probabilmente di qualche storia realmente accaduta, in un periodo dove certi comportamenti venivano visti con enorme imbarazzo e scandalo ma che a distanza di molti anni forse oggi fanno sorridere.
Un altro accenno che a mio avviso emerge é la confusione di sentimenti che si susseguono dall'inizio alla fine, dalla gelosia del marito, alla gelosia del figlio quando vede la madre corteggiata da altri uomini. Dalla solitudine di lei a quella della figlia a cui manca immensamente il fratello che a sua volta vive tristemente le sue frustrazioni. Insomma, per una volta un film drammatico che mette risalto ad una serie di sentimenti diversi e al contempo intrecciati da loro che forse riassumono uno spaccato della maggior parte di chi ha vissuto infanzie e vite poco noiose.
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lucalip
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venerdì 16 luglio 2010
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film pietoso
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Film che conferma per l'ennesima volta il baratro in cui è caduto il cinema italiano. L'esaltazione di una donna che coi suoi comportamenti dissennati, all'insegna del carpe diem, distrugge la sua famiglia e la vita dei suoi figli.
Il normale fatto passare come triste e l'istintività fatta passare come desiderabile.
L'esaltazione di un mondo che va al contrario, con la distruzione di ogni valore stabile. Il matrimonio è una condanna, il tradimento è la norma, basta soddisfare le proprie voglie e i propri desideri. Questo film e questa regia sono lo specchio dello sfacelo della società attuale.
Film pietoso...
[+] bellissimo
(di moroma)
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vittorio
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martedì 6 luglio 2010
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la rinascita del cinema italiano!!
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Negli ultimi anni si è assistito finalmente ad una rinascita del cinema italiano, ad una ricerca di temi sociali, particolari..."La prima cosa bella" è la prova di tutto questo, storia originale, con un bravissimo Mastrandea e una bella e straordinaria Pandolfi e una maestosa Sandrelli per un film che emoziona, entusiama e commuove....
Da vedere!!
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massibrucia
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mercoledì 26 maggio 2010
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virzì ancora una volta mi ha emozionato..
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Storia semplice ma che racchiude tutte le avversità della vita dall'adolescenza alla vecchiaia.Molto bravo Valerio Mastrandrea nella parte dell'infelice cronico e la Sandrelli malata terminale.Amo Virzì e non mi delude mai!
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