immaanto
|
lunedì 1 febbraio 2010
|
la senti questa voce...chi canta è il mio cuore...
|
|
|
|
Decisamente da andare a vedere...le aspettative non erano molte e invece mi sono dovuta ricredere alla grande...Il cast di attori è eccezionale ed ognuno mette del suo in questo film,a differenza di altri in cui è troppo ingombrante la presenza del regista sulle sfumature dei vari personaggi!
|
|
[+] lascia un commento a immaanto »
[ - ] lascia un commento a immaanto »
|
|
d'accordo? |
|
alespiri
|
lunedì 1 febbraio 2010
|
una morte che riscatta molte vite
|
|
|
|
Il cinema italiano vive e questo film ne è la prova indiscussa. Uno straordinario cast di attori supporta un lavoro corale dove non si ammicca alla lacrima, dove il dolore è lucido e vero. Una regia stilisticamente pregevole che con poche pennellate, pochi elementi e parole dette e non dette, ci fa entrare nelle emozioni dei protagonisti: dal vuoto incolmato del fragile ed insicuro Mastandrea, all’insoddisfazione conflittuale della propria vita della Pandolfi (bravissima), a lei Anna, La Sandrelli).
Una mamma bellissima e passionale, Anna, vince nell'estate 1971 un’elezione locale di Miss Lido. Siamo a Livorno. La città natale del regista, amata ed odiata.
[+]
Il cinema italiano vive e questo film ne è la prova indiscussa. Uno straordinario cast di attori supporta un lavoro corale dove non si ammicca alla lacrima, dove il dolore è lucido e vero. Una regia stilisticamente pregevole che con poche pennellate, pochi elementi e parole dette e non dette, ci fa entrare nelle emozioni dei protagonisti: dal vuoto incolmato del fragile ed insicuro Mastandrea, all’insoddisfazione conflittuale della propria vita della Pandolfi (bravissima), a lei Anna, La Sandrelli).
Una mamma bellissima e passionale, Anna, vince nell'estate 1971 un’elezione locale di Miss Lido. Siamo a Livorno. La città natale del regista, amata ed odiata. Un padre troppo geloso, Bruno, manda all’aria il matrimonio non accettando i pettegolezzi della gente, pur amando sua moglie (e l’amerà per sempre) che è una forza della natura (Micaela Ramazzotti).
I due figli, Bruno(Mastandrea) e Valeria (Claudia Pandolfi), da quel momento vivranno nel caos ma certi di un amore istintivo ed indomabile di una madre pronta a tutto per preservarli dalla vita che a lei ha dato poco. Ma Anna non si lamenta mai, non fa la vittima, reagisce in ogni modo, e riesce a portare avanti la sua idea di famiglia con i due piccoli che cresceranno nella sua figura, non privi di problemi. Ormai adulti e con una vita difficile, i due si confronteranno con la figura materna, ormai morente (Stefania Sandrelli), ma sempre radiosa e rassicurante, fino alla fine. Troveranno la forza per riscattare le loro vite attraverso questo dolore che libererà loro di vecchie angosce e problemi irrisolti. Anna, intanto, troverà anche la forza di sposarsi con uno straordinario Marco Messeri, prima di morire.
Veramente toccante la scena in Anna e i due figli si riconciliano, tutti e tre sul letto, come i bambini che erano allora. Cresceranno di li a poco come non hanno fatto per il resto delle loro vite.
Un grazie a Virzì, per averci regalato quest’opera ricca di sentimenti; di essere tornato a raccontare in maniera dolceamara figure e situazioni che molto si avvicinano a quelle descritte nei suoi lavori più riusciti, come il bellissimo Ovosodo; di aver raccontato di una morte che non spaventa ma che risolve.
La vita di tutti noi è una missione. Abbiamo un compito e prima o poi lo porteremo a termine. Anche in punto di morte.
Dal film si esce con occhi lucidi e con un sorriso, senza lacrime. La mamma, Anna Nigiotti in Michelucci, è un personaggio che il cinema italiano non dimenticherà tanto facilmente
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alespiri »
[ - ] lascia un commento a alespiri »
|
|
d'accordo? |
|
annelise
|
domenica 31 gennaio 2010
|
passioni ,ricordi ed emozioni
|
|
|
|
Esci dalla sala con gli occhi lucidi e non sei l'unica. Una sala in cui si alternano risate e silenzi e senti un nodo alla gola che ogni tanto va su e giù. Poi,quando sei fuori, e nei giorni successivi, ci ripensi, ti tornano in mente,insieme alla melodia della canzone,scene e personaggi.Il film è bello quando ne riparli con le amiche e gli amici, quando ti fa condividere le emozioni che ti ha "tirato fuori", quando "lo senti" e capisci che anche altri lo hanno "sentito".Ti soffermi ,con Virzì, sui tanti rapporti di un microcosmo familiare,sui sentimenti e sulle relazioni.
La morte si muove con una dolce melodia,quasi per non disturbare, e non le si consente di essere protagonista.
Protagonista è ,invece,la vita : la vita di una donna giocosa,ricca di affetto,di semplicità e di entusiasmo .
[+]
Esci dalla sala con gli occhi lucidi e non sei l'unica. Una sala in cui si alternano risate e silenzi e senti un nodo alla gola che ogni tanto va su e giù. Poi,quando sei fuori, e nei giorni successivi, ci ripensi, ti tornano in mente,insieme alla melodia della canzone,scene e personaggi.Il film è bello quando ne riparli con le amiche e gli amici, quando ti fa condividere le emozioni che ti ha "tirato fuori", quando "lo senti" e capisci che anche altri lo hanno "sentito".Ti soffermi ,con Virzì, sui tanti rapporti di un microcosmo familiare,sui sentimenti e sulle relazioni.
La morte si muove con una dolce melodia,quasi per non disturbare, e non le si consente di essere protagonista.
Protagonista è ,invece,la vita : la vita di una donna giocosa,ricca di affetto,di semplicità e di entusiasmo .Coprotagonisti sono i suoi amori per gli uomini e soprattutto per i suoi figli..Una donna a volte bambina a volte madre che si muove come in una fiaba,cercando un lieto fine. Le situazioni narrate, anche le più difficili e drammatiche,non scivolano mai nel patetico,si affrontano con coraggio ed ironia e sembrano voler esprimere il desiderio di catturare il meglio di una realtà, a volte difficile.
Sono belli tutti i personaggi delineati. Bella l'ambientazione. Bravi gli attori grandi e bambini oltre ,ovviamente a buona sceneggiatura e regia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annelise »
[ - ] lascia un commento a annelise »
|
|
d'accordo? |
|
sassolino
|
domenica 31 gennaio 2010
|
emorragia di vita
|
|
|
|
La prima cosa bella, la vita, un po mignotta e va con tutti diceva Renato Zero, proprio come la giovane protagonista, assetata d'amore, squilibrata, passionale. Quella mamma che Mastrandrea non accetta (ed è per questo motivo che è infelice) non è cosi' diversa da lui e lo si vede nella bellissima scena del cinema.
Il cinema è amore, è passione, è la stessa forma di attaccamento alla vita che ha il figlio nello scrivere poesie, la stessa sensibilità.
La mamma ormai condannata a morte non vuole accettare il presente, si sente ancora negli anni 60, quando si andava in lambretta con le gambe di traverso, dentro è ancora la stessa splendida ragazza dei bagni pancaldi.
Virzi' è forse il regista più "vitale" tra i moderni, penso a "la bella vita", a "tutta la vita davanti", allo stesso "ferie d'agosto".
[+]
La prima cosa bella, la vita, un po mignotta e va con tutti diceva Renato Zero, proprio come la giovane protagonista, assetata d'amore, squilibrata, passionale. Quella mamma che Mastrandrea non accetta (ed è per questo motivo che è infelice) non è cosi' diversa da lui e lo si vede nella bellissima scena del cinema.
Il cinema è amore, è passione, è la stessa forma di attaccamento alla vita che ha il figlio nello scrivere poesie, la stessa sensibilità.
La mamma ormai condannata a morte non vuole accettare il presente, si sente ancora negli anni 60, quando si andava in lambretta con le gambe di traverso, dentro è ancora la stessa splendida ragazza dei bagni pancaldi.
Virzi' è forse il regista più "vitale" tra i moderni, penso a "la bella vita", a "tutta la vita davanti", allo stesso "ferie d'agosto".
Nei suoi titoli, brevi ed eterni, c'e' tutta la schiettezza di toscano verace che scrive un cinema diretto, che mira dritto al cuore senza esclusione di colpi.
Lo faceva anche Monicelli, è una caratteristica di noi toscani questo esser diretti, questo ricordare senza ritegno.
Del resto basta che osserviate la poetica Livorno, una città sbrecciata, smarginata, confusa e vivace, dalla parlata feroce e pungente, pronta ad annegare la malinconia nei suoi immoti canali.
Un film commovente, difficile da dimenticare, sfido chiunque a non emozionarsi di fronte al matrimonio di Messeri e Sandrelli, a non sentire un attimo di dolore vedendo grondare di sangue la bocca della malata.
Difficile non amare un film del genere, bello da piangere!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sassolino »
[ - ] lascia un commento a sassolino »
|
|
d'accordo? |
|
spike
|
giovedì 28 gennaio 2010
|
nostalgia italiana
|
|
|
|
Un film che ci catapulta nell'Italia anni Settanta. I continui flashback sul belpaese che fu, se non sono originali, sono molto efficaci per comprendere com'è cambiato il nostro paese nella sostanza ma non nei sentimenti che legano ancora una mamma ai suoi due 'bambini'. Una domanda sorge spontanea: ma il nostro paese in tutti questi anni è davvero cambiato o si è solo rifatto il look? Forse, in tutti questi anni, hanno vinto i cinici cafoni... ben descritti dal regista.
|
|
[+] lascia un commento a spike »
[ - ] lascia un commento a spike »
|
|
d'accordo? |
|
il sora
|
giovedì 28 gennaio 2010
|
virtù per virzì
|
|
|
|
Virzì si propone di raccontare una storia. Si dissocia dalle tematiche più profonde e di denuncia del suo penultimo film “Tutta la vita davanti” e ritorna nella sua Livorno per narrare le vicende di una mamma dal cuore enorme ma particolare. La prima cosa bella de “La prima cosa bella” è l’intento del regista di dipingere una commedia che non si distacchi mai dal suo genere infatti anche nei momenti più drammatici e tristi il film non smette mai di far sorridere con la solita ironia velata e divertente che contraddistingue un po’lo stile del regista toscano e che diventa eccelsa grazie (e soprattutto) allo stato di grazia degli attori.
[+]
Virzì si propone di raccontare una storia. Si dissocia dalle tematiche più profonde e di denuncia del suo penultimo film “Tutta la vita davanti” e ritorna nella sua Livorno per narrare le vicende di una mamma dal cuore enorme ma particolare. La prima cosa bella de “La prima cosa bella” è l’intento del regista di dipingere una commedia che non si distacchi mai dal suo genere infatti anche nei momenti più drammatici e tristi il film non smette mai di far sorridere con la solita ironia velata e divertente che contraddistingue un po’lo stile del regista toscano e che diventa eccelsa grazie (e soprattutto) allo stato di grazia degli attori. A esempio risulta particolarmente riuscita l’interpretazione e la scrittura del personaggio interpretato dalla Sandrelli. Virzì sa bene come dirigere attori e macchina da presa e fa ottimo uso di queste sue competenze (da maestro la sequenza dell’abbraccio tra i due fratelli utilizzando il cambio di messa a fuoco con Bruno, il personaggio di Mastandrea, un po’ in disparte, solo, chiuso in sé, e la Pandolfi, più nitida e aperta). Interessantissima la fotografia che alterna un colore giallo e rossiccio (ricorda il seppia) per narrare i fatti più antichi, bluastra e grigia (ricorda il bianco e nero) per i fatti un po’ più recenti, fino ad arrivare al colore classico per i giorni nostri. Malgrado i continui sbalzi temporali, la narrazione non risulta ostacolata, però la sceneggiatura è tirata un po’ troppo per le lunghe inserendo verso la fine episodi che “inquinano” l’armonia precedentemente instaurata attraverso il continuo parallelismo tra passato e presente. Il fulcro narrativo grava attorno a questa mamma ed alle disavventure che affronterà per proteggere i suoi figli. C’è spazio anche per il rapporto di fratellanza, passando dall’adolescenza al momento critico in cui i ruoli di genitore e figlio si rovesciano. Il tutto senza però ricadere nella banalità o nella monotonia. Alla fine del film ci accorgiamo che anche noi siamo commossi dalla figura di questa mamma (in senso positivo o negativo) e basta. Non pensiamo a nient’altro. E’ per questo che il regista centra a pieno il suo obiettivo di narratore ed il film l’obiettivo di una piacevole ed intelligente favola.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a il sora »
[ - ] lascia un commento a il sora »
|
|
d'accordo? |
|
sgorgy
|
giovedì 28 gennaio 2010
|
viva il cinema italiano!!!
|
|
|
|
Semplicemente BELLISSIMO!!! Il cast brillante e azzeccatissimo mettono in risalto questo capolavoro di Virzì; il saper accostare il dramma, la commedia, la poesia, la realtà e falsità dell'ipocrisia del tempo, vuol dire saper fare un film perfetto. I giusti tempi tra il passato e il presente ti fa entrare nel film come uno dei protagonisti, ti accorgi che stai vivendo delle verità che troppo spesso venivano nascoste. Chi ancora non l'ha fatto vada a vedere questo bellissimo film, lo merita veramente. Grazie per questo capolavoro!
|
|
[+] lascia un commento a sgorgy »
[ - ] lascia un commento a sgorgy »
|
|
d'accordo? |
|
maria f.
|
giovedì 28 gennaio 2010
|
evviva i buoni film!
|
|
|
|
Mi ha coinvolto totalmente pur nella semplicità della trama. Gli attori bravi . L'interpretazione dei bambini e dei ragazzi, notevole.
Valerio Mastandrea ha fatto ancora una volta centro nel mio cuore per la sua interpretazione magistrale nella sua credibilità.
|
|
[+] lascia un commento a maria f. »
[ - ] lascia un commento a maria f. »
|
|
d'accordo? |
|
packy75
|
giovedì 28 gennaio 2010
|
virzì ha fatto centro
|
|
|
|
Un film assolutamente da vedere. Un film d'autore. Bello, bellissimo. Profondo, psicologico, curato, di tutto di più.
Virzì riesce sicuramente a far rivivere l'Italia degli anni 70 in ogni suo aspetto paesagistico, folkloristico e delle persone di allora. Un film che ti emoziona, una storia cruda, ma molto bella. Uno di quei film da mettere in videoteca e far vedere ai propri bambini una volta cresciuti. Le interpretazioni di Mastrandrea Pandolfi e Sandrelli, poi sono magistrali, da scuola del cinema. Quello che più mi ha colpito è senz'altro Mastrandrea, che come non mai si è calato nella psiche del suo personaggio, scostante e introverso all'inizio, ma poi più sciolto e desideroso di venir fuori dal tunnel in cui si era riversato.
[+]
Un film assolutamente da vedere. Un film d'autore. Bello, bellissimo. Profondo, psicologico, curato, di tutto di più.
Virzì riesce sicuramente a far rivivere l'Italia degli anni 70 in ogni suo aspetto paesagistico, folkloristico e delle persone di allora. Un film che ti emoziona, una storia cruda, ma molto bella. Uno di quei film da mettere in videoteca e far vedere ai propri bambini una volta cresciuti. Le interpretazioni di Mastrandrea Pandolfi e Sandrelli, poi sono magistrali, da scuola del cinema. Quello che più mi ha colpito è senz'altro Mastrandrea, che come non mai si è calato nella psiche del suo personaggio, scostante e introverso all'inizio, ma poi più sciolto e desideroso di venir fuori dal tunnel in cui si era riversato.
Un film assolutamente da vedere. Complimenti a tutto il cast.
[-]
[+] si,vero,ma...
(di ralphscott)
[ - ] si,vero,ma...
|
|
[+] lascia un commento a packy75 »
[ - ] lascia un commento a packy75 »
|
|
d'accordo? |
|
giorgio47
|
mercoledì 27 gennaio 2010
|
peccato!
|
|
|
|
Premesso che di Paolo Virzì, come capita spesso, ho amato alcuni film (La bella vita -Ferie d’agosto-Tutta la vita davanti) e odiato altri (My name is Tanino-Caterina va in città), debbo confessare che quest’ultima sua opera non mi ha soddisfatto del tutto. E’ un film, come definito da qualcuno, dei sentimenti e quindi basato sui rapporti interpersonali, con un figlio, al limite del collasso psicologico, e una figlia, forse estroversa, ma in preda anch’essa a crisi sentimentali, che debbono convivere con una madre ingombrante. Su questo nulla da dire e nemmeno sul fatto che, anche il cinema italiano, gli americani sono secoli che lo fanno, può girare film accattivanti e pieni di sentimenti dove la commozione reciti la sua parte.
[+]
Premesso che di Paolo Virzì, come capita spesso, ho amato alcuni film (La bella vita -Ferie d’agosto-Tutta la vita davanti) e odiato altri (My name is Tanino-Caterina va in città), debbo confessare che quest’ultima sua opera non mi ha soddisfatto del tutto. E’ un film, come definito da qualcuno, dei sentimenti e quindi basato sui rapporti interpersonali, con un figlio, al limite del collasso psicologico, e una figlia, forse estroversa, ma in preda anch’essa a crisi sentimentali, che debbono convivere con una madre ingombrante. Su questo nulla da dire e nemmeno sul fatto che, anche il cinema italiano, gli americani sono secoli che lo fanno, può girare film accattivanti e pieni di sentimenti dove la commozione reciti la sua parte. Un film può essere un buon film senza trattare dei massimi livelli filosofici o sociale dell’esistenza, e secondo me, questo era un film che aveva tutte le carte in regola per essere un buon prodotto, anzi un ottimo prodotto. Purtroppo, ma questo è una mia sensazione e non è detto che sia giusta, non sono riuscito a non indispettirmi dell’interpretazione di Micaela Ramazzotti. E’ mia convinzione che la differenza tra una donna se volete leggera, semplice, disponibile e candida d’animo, e una perfetta idiota sia molto sottile. Ecco, mentre la Sandrelli ha reso questa sottile differenza a vantaggio del primo tipo di donna, l’altra la Ramazzotti, secondo il mio parere, non c’è riuscita. La sensazione è stata che il suo presupposto candore fatto di smorfiette e sorrisi si adattasse più ad un’idiota, che a quello che, sono convinto, il regista voleva rappresentare. Ecco questa prima parte del film mi ha infastidito e non mi ha fatto godere il resto. Sono quasi sempre rimasto distaccato dalla vicenda che invece aveva bisogno di partecipazione. Mi dispiace ma io ricordo Geena Davis interpretare Thelma nel film di Ridley Scott volutamente inizialmente irritandoti, lasciando sembrare questa ragazza troppo disponibile, ma subito dopo dandoti la sensazione che era il mondo fuori fase e non lei; ecco questo, nel film di Virzì, si verifica quando entra in scena la Sandrelli, però per il mio piacere era ormai troppo tardi! Resta comunque nel complesso un giudizio non negativo del film, anzi sono sempre convinto che nonostante alcuni film del regista, come detto, non mi hanno convinto, Virzì rimane una delle migliori espressioni del nostro cinema contemporaneo.
[-]
[+] madri
(di c.v.b.)
[ - ] madri
[+] la ramazzotti
(di ralphscott)
[ - ] la ramazzotti
[+] in risposta ai commenti
(di giorgio47)
[ - ] in risposta ai commenti
|
|
[+] lascia un commento a giorgio47 »
[ - ] lascia un commento a giorgio47 »
|
|
d'accordo? |
|
|