La prima cosa bella

Non fraintendiamoci, è un film interessante. Però l'ho trovato più barocco che ispirato. Grande recitazione, grande ritmo di montaggio, ottima fotografia. Il tutto però un po' troppo di maniera. Manca quella freschezza pur nello svolgimento di temi importanti che avevo tanto apprezzato nei precedenti film di Virzì.

Finalmente un bel film italiano, scritto benissimo, forse con qualche sfumaura di retorica in alcuni punti che comunque viene tenuta bene a bada, attori molto bravi e ,finalmente, lo è anche Valerio Mastandrea che fa trasparire il suo disagio interiore in ogni scena senza mai esagerare. da non perdere!

premetto che se non sapessi il nome del regista e non avessi letto i commenti, direi che il film è normale e scorrevole...xò avendo già un informazione come punto di partenza mi aspettavo qualche cosa di più da questo film...e qualcosa di più infatti l'ho ottenuta...si che quest'ultimo film è migliore degli altri precedenti film che ha girato virzi anche xchè la sua filmografia sino al 2009 è stata oscena....ritornado a parlare di questo film il commento è privo di contenuti, come il film d'altronde, senza emozioni...qualche battuta ogni tanto..meno male almeno gli attori sanno recitare...esagerati i commenti precedenti...4-5 stelle si danno a film capolavori...

All'arrivo dei titoli di coda ho capito che era finito. Non solo il film. Ma quell'ansia di sapere: ce la farò o non ce la farò a sopravvivere? Invece il colpo di grazia sono le foto da spiaggia con una giovane Sandrelli che piglia il posto della Ramazzotti. A dire che, macché film, il tempo passa veramente. La visione di un film così intenso dovrebbe essere preparata da un training autogeno. Chiedere consigli a Maiorca: "come ti preparavi prima del record dei meno 101? Invece no. La festa al mare e l'elezione di miss spiaggia. E io rivedo mia madre e me bambino. E riprendo le funzioni vitali dopo 20 minuti buoni dall'uscita dal cinema, merito di questa pioggerella e del gelo alpino che quest'anno attanaglia anche Bologna. [+]

All'arrivo dei titoli di coda ho capito che era finito. Non solo il film. Ma quell'ansia di sapere: ce la farò o non ce la farò a sopravvivere? Invece il colpo di grazia sono le foto da spiaggia con una giovane Sandrelli che piglia il posto della Ramazzotti. A dire che, macché film, il tempo passa veramente. La visione di un film così intenso dovrebbe essere preparata da un training autogeno. Chiedere consigli a Maiorca: "come ti preparavi prima del record dei meno 101? Invece no. La festa al mare e l'elezione di miss spiaggia. E io rivedo mia madre e me bambino. E riprendo le funzioni vitali dopo 20 minuti buoni dall'uscita dal cinema, merito di questa pioggerella e del gelo alpino che quest'anno attanaglia anche Bologna. Chissà se questo rimando personalistico che non ho evitato, è comune a chi mi siede accanto al cine. Quanto di quello che si trova ne "la prima cosa bella" sa toglierti il fiato. Forse è un po' troppo. Per me lo è stato. Non è questione di sentimentalismo, di facile lavorazione ai fianchi dello spettatore. Macché: il film è molto ma molto onesto. E, per il tema affrontato, questo varrebbe già un David, un Oscar o un Nobel per la pace. Per essere capolavoro al film non mancherebbe niente. Però questa costrizione, questa impossibilità a respirare autonomamente, a farmi sentire nell'impossibilità di avere aspettative diverse da quelle della trama che si snoda essenzialmente prevedibile (naturalmente, ci mancherebbe altro...) Questo mi fa pensare che per essere capolavoro manca un respiro. Manca la capacità di aspettare lo spettatore, anziché aggredirlo. E c'è il limite del cinema di Virzì (quello che per me è un limite, ma capisco che ad altri potrebbe parere il contrario) che alla fine i conti tornano sempre, in un riduzionismo in cui ogni azione si può essere ricondotta ad un conseguenza. Senza il fascino dell'imprevedibile che, nel cinema, si traduce anche nella partecipazione di chi fruisce allo sviluppo della storia. [-]

Ottimo film, bravissimi gli attori...Messeri un grande grande. Poetico e realista sul quotidiano ed il dramma delle famiglie sbagliate (pardon i genitori) con le lacrime dei figli!!! Da vedere assolutamente.

Premetto che ho visto parecchi film di Virzì, da Ovosodo a Tutta la vita davanti, ma non mi ha mai delusa, per questo sono andata sicura a "godermi" la visione de "La prima cosa bella" già sapendo che mi sarei commossa e sarei uscita soddisfatta. Virzì è un regista genuino, che mette tutto quello che prova dentro i suoi film e questa volta forse ci riesce ancora di più a trasmettere i suoi sentimenti alle persone che scelgono di andare a vedere il suo film. Quello che più mi ha colpito è stato, per me, di passare dal riso alla commozione nel giro di pochissimi minuti. Molto brave tutte le comparse, bella la Livorno che appare prima e poi, bravissimi gli interpreti: ho scoperto un Valerio Mastandrea diverso, più maturo e inquieto, una Stefania Sandrelli magistrale, davvero bravissima, una garbata Micaela Ramazzotti (che tra l'altro ho avuto modo di conoscere personalmente ai tempi di "Cuori rubati"!!) e una Claudia Pandolfi all'altezza della situazione. [+]

Premetto che ho visto parecchi film di Virzì, da Ovosodo a Tutta la vita davanti, ma non mi ha mai delusa, per questo sono andata sicura a "godermi" la visione de "La prima cosa bella" già sapendo che mi sarei commossa e sarei uscita soddisfatta. Virzì è un regista genuino, che mette tutto quello che prova dentro i suoi film e questa volta forse ci riesce ancora di più a trasmettere i suoi sentimenti alle persone che scelgono di andare a vedere il suo film. Quello che più mi ha colpito è stato, per me, di passare dal riso alla commozione nel giro di pochissimi minuti. Molto brave tutte le comparse, bella la Livorno che appare prima e poi, bravissimi gli interpreti: ho scoperto un Valerio Mastandrea diverso, più maturo e inquieto, una Stefania Sandrelli magistrale, davvero bravissima, una garbata Micaela Ramazzotti (che tra l'altro ho avuto modo di conoscere personalmente ai tempi di "Cuori rubati"!!) e una Claudia Pandolfi all'altezza della situazione.
Solitamente mi soffermo molto sui particolari dei film che vado a vedere, ma questo davvero lo rivedrei davvero anche subito una seconda volta. [-]

bellissimo... ci facciamo riconoscere anche per i nostri film stupendi... consigliato a tutti

Una continua alternanza tra registro tragico e comico,commuovendo senza furberie,con sincerità e vitalità estreme. Un film sentito che arriva dritto al bersaglio,passando per le viscere e,ne son sicuro,lasciando tracce in tutti i fortunati spettatori. Persino quella terribile buzzicona della Ramazzotti fa un figurone. Adorabile la faccetta del suo bimbo.
Non pioveva,ma a luci accese le pozze sul parquet non si contavano. Che tutti avessero versato le bottigliette di minerale?

un plauso a tutti, in particolare a stefania sandrelli che con la maturità sta diventando un'attrice

capace di rappresentare in modo sublime l'immenso amore verso la madre e insieme la miriade di conflitti interiori che questo amore può generare. Ciascuno potrà ritrovare nell'inquietudine di Bruno, nel suo amore e insieme odio verso una madre tenera e nello stesso tempo così ingombrante, un ricordo della propria adolescenza.