Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Russia |
Durata | 74 minuti |
Regia di | Ivan Vyrypaev |
Attori | Maxim Ushakov, Polina Agureeva, Mikhail Okunev . |
Tag | Da vedere 2006 |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un uomo scopre che sua moglie ha una relazione clandestina con un ragazzo più giovane.
CONSIGLIATO SÌ
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Pasha decide di mettere Vera di fronte alla Verità: le dice che non può più vivere senza guardarla nel modo in cui l'ha guardata per la prima volta poco tempo prima, in occasione di un matrimonio. Vera confessa che anche lei lo ha guardato, senza sapere perché. È accaduto qualcosa di imprevisto, qualcosa che entrambi non avevano mai provato prima...
Ivan Vyrypaev - con Euforija - è alla sua opera prima cinematografica: come commediografo è stato insignito di alcuni dei riconoscimenti più prestigiosi della Russia e l'influenza della cultura sovietica in questo film tragico - epico - profondo - c'è. "Il film non si svolge sullo schermo, ma nello spettatore" spiega l'autore "perché il cinema, come il teatro, sviluppa percezioni emotive".
Girata nella steppa - in un paesaggio sterminato e straniante - con attori non professionisti che sono minuscoli rispetto alla Natura circostante - Natura sottolineata dalle struggenti ed evocative note di
una fisarmonica e di strumenti a fiato e violini - la storia di Paha e Vera è una storia dai tratti universali: l'euforia, infatti, è un sentimento indescrivibile di acuizione dei sensi. Nel film, due persone emotivamente non sviluppate, ricevono il dono di poter provare il potere spirituale dell'amore puro; ma non sono pronte ad affrontarlo perché ai protagonisti nessuno ha mai insegnato ad amare e a essere amati. Ma l'amore, forse, deve essere solo vissuto.
Il pubblico del Palalido, implacabile ed estroverso, premia con un lungo applauso Euphoria, film "da festival" esemplare, quasi da manuale. Ritmo molto lento, protagonisti poverissimi, dialoghi ridotti al minimo per una storia ultra-drammatica, scandita da lunghi piano-sequenza e incastonata nel paesaggio spettacolare: Euphoria , passato in concorso, è l'o pera prima del regista teatrale Ivan Vyrypaev. [...] Vai alla recensione »
È vero che un Festival, come quello di Venezia, sembra un po' una pièce teatrale che si ripete sempre uguale a se stesso ogni anno. Siamo, con i tempi, all'inizio dei terzo atto e come la consuetudine vuole arriva Il film sconosciuto, opera prima, tanto atteso, su culla direzione punta, lasciandosi andare a dichiarazioni di favore, annunciando di fatto un capolavoro.