Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Takashi Miike |
Attori | Kazuya Nakayama, Kaori Momoi, Ryuhzi Matsuda, Ryôsuke Miki, Takeshi Kitano Bob Sapp. |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Parlare di "trama" è di per sé eccessivo quando ci si riferisce ai film del cineasta nipponico Takashi Miike, e Izo non fa eccezione.
CONSIGLIATO SÌ
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Commentare i film di Takashi Miike si conferma un'impresa ardua con questo film in concorso a Venezia 61 nella sezione "Orizzonti". Parlare di "trama" è di per sé eccessivo quando ci si riferisce ai film del cineasta nipponico, e Izo non fa eccezione. Diciamo che Izo è un indomito spirito guerriero, l'incarnazione sovrumana del rancore. Egli attraversa le epoche in cerca di vendetta, ed è vano ogni tentativo di abbatterlo, perché il rancore non muore mai. L'oggetto della sua vendetta è l'umanità intera, buoni e cattivi, poveri e imperatori.
Il viaggio di Izo non è solo un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le epoche e i luoghi del mondo, ma è anche un viaggio psichedelico nell'irrazionalità di un regista che ha senza dubbio gravi turbe psichiche. Duelli tra guerrieri su un'autostrada percorsa da tir; samurai armati di pistola colt; un chitarrista che attacca canzoni nei momenti più improbabili: questi sono solo alcuni degli episodi che farciscono una carneficina di 128 minuti. Centinaia di morti, tra i quali uno stralunato Beat Takeshi.
Il messaggio del film è l'unica cosa chiara: una feroce ed inequivoca condanna alla malvagità degli esseri umani, contrappuntata dall'inserimento ripetuto di immagini di repertorio di tanti tristi esempi della follia dell'uomo nella Storia. Solo che, fatta da un pazzo, questa condanna mette i brividi.
Izo è un' incredibile e sconcertante bulimia di follia artistica del genere cinema che non c'è..un sanguinario samurai resciuscitato miete l'umanità per odio, per porsi umanamente di fronte a qualcosa che lo faccia fuori. Miike mette in gioco benissimo quel suo autoaudace e visionario sistema di tagliuzzare a fettine(izo!!!) quel che di copione dovrebbe essere banalmente definito un film.
Un pò wuxpasian non pus ultra,un pò horror metafisico e saggio iper eccessivo sulla violenza come forza negativa( e in quanto tale inarrestabile,incotrastabile e in grado di annientare graduatamente anche lo stesso Izo)da cui nessuno si può salvare(nemmeno i morti),il conflitto tra il singolo e il sistema e l'assurdità della stessa esistenza.