Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Cédric Kahn |
Attori | Isild Le Besco, Stefano Cassetti, Patrick Dell'Isola . |
MYmonetro | 1,91 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un ragazzo di bell'aspetto che 'aggancia' senza difficolta' adolescenti attratte dal 'bel tenebroso'. Con una personalità instabile tranne che nel bisogno di manifestare la violenza nelle forme piu' diverse.
CONSIGLIATO NÌ
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Un ragazzo di bell'aspetto aggancia senza difficoltà adolescenti attratte dal bel tenebroso. La sua personalità, in realtà, è così instabile e violenta da commettere delitti efferati. Roberto Succo si ispira al libro di Pascale Froment Je te tue, histoire vraie de Roberto Succo,ma non riesce ad elaborare, dai fatti di cronaca nera verificatisi tra l'Italia e la Francia negli anni Ottanta, niente di più di un film con un personaggio ben interpretato dall'esordiente Stefano Cassetti. Le vicende di un personaggio psicologicamente disturbato non vengono mai lette secondo una cifra stilistica che voglia indagarne, se non altro, il mistero. Sono solo e semplicemente 'esposte', con incongruenze risibili.
ROBERTO SUCCO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
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Difficilmente trenta anni fa un film così sarebbe stato ostacolato nell'uscita. Ecco perchè oggi ci ritroviamo con una serie infinita di film che pur non essendo horror o dell'orrore ci propongono in misure esagerate pazzia, morte, violenza, tanto nessuno le vietà, fortunatamente se mi permettete (artisticamente parlando.
Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Roberto Succo di Cédric Kahn. Una fuga continua dalla realtà e da se stesso (Roberto Succo), un magnifico attore (Stefano Cassetti), uno sguardo a distanza (Cédric Kahn), un paesaggio talvolta partecipe (la strada percorsa a velocità [...] Vai alla recensione »
Un film davvero indegno, interpretato da pseudo attori che mi auguro sinceramente di non dover vedere mai più. Il protagonista poi, Stefano Cassetti, si macchia di un'interpretazione indecente e impropanibile, che il peggior dilettante di questa galassia non avrebbe potuto nemmeno nel peggiore dei suoi incubi eguagliare. Non si salva niente, regia e sceneggiatura comprese, dialoghi ridicoli. [...] Vai alla recensione »
È molto difficile per un autore cinematografico confrontarsi con una storia di violenza cieca, ripetuta e tutto sommato immotivata accaduta realmente in un passato recente. Roberto Succo era il giovane italiano, di Venezia, che nel 1981 uccise il padre e la madre e poi fuggì verso il sud della Francia, seminando dietro di sé aggressioni, omicidi, rapimenti.
Roberto Succo (o Zucco) è un'altra variante, dopo il testo teatrale di Koltés e il romanzo di Pascale Froment, d'una vicenda di cronaca: nel 1981 a Mestre il protagonista diciannovenne massacra i genitori, madre casalinga e padre poliziotto. Dal manicomio criminale dove era stato chiuso evade nel 1986 e si rifugia in Francia. Tra la Costa Azzurra e la Savoia moltiplica rapine, uccisioni, morti incomprensibi [...] Vai alla recensione »