Titolo originale | Code inconnu – Récit incomplet de divers voyages |
Anno | 2000 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Michael Haneke |
Attori | Juliette Binoche, Thierry Neuvic, Luminita Gheorghiu, Ona Lu Yenke . |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Parigi. Una strada piena di gente. Qualcuno butta un foglietto accartocciato nelle mani di una mendicante. È il punto di contatto di storie diverse. Anna, una giovane attrice che sta per sfondare nel cinema.
CONSIGLIATO NÌ
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Parigi. Una strada piena di gente. Qualcuno butta un foglietto accartocciato nelle mani di una mendicante. È il punto di contatto di storie diverse. Anna, una giovane attrice che sta per sfondare nel cinema. Ha un compagno, Georges, che è fotografo di guerra. Amadou insegna musica in un istituto per sordomuti. Sua sorella è sorda e questo è il motivo della sua scelta professionale. Marie mendica per le strade e manda i soldi a casa. Il film è tutto, pericolosamente, qui. Pericolosamente perché Haneke, regista 'di ricerca', denuncia involontariamente la propria impotenza creativa. Anche un'attrice come la Binoche non riesce a porre rimedio all'insipienza e, cosa ancor più grave, alla presunzione di Haneke
Strutturato similmente al precedente "71 Fragmente einer Chronologie des Zufalls", ne ribalta però l'andamento, partendo da quella che nel suddetto rappresentava l'epilogo, mentre nel nostro si configura come scintilla iniziatoria. Pura similitudine formale, in quanto le tematiche qui affrontate appaiono differenti, in un approccio filosoficamente meno sottile ma permeato da un senso pragmatico più [...] Vai alla recensione »
In un film-verità girato a Parigi magnificamente, tutto in piani-sequenza e in quattro lingue (francese, romeno, bambara che è il dialetto del Mali, il linguaggio dei segni usato dai sordomuti),l'austriaco quasi sessantenne Michael Haneke, già autore del terribile Funny Games, tenta di affrontare i temi essenziali del presente: l'immigrazione e il concetto di straniero, l'abisso tra Paesi poveri e [...] Vai alla recensione »