Titolo originale | La veuve de Saint-Pierre |
Anno | 2000 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Patrice Leconte |
Attori | Juliette Binoche, Daniel Auteuil, Michel Duchaussoy, Emir Kusturica, Philippe Magnan . |
MYmonetro | 2,46 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Isola di St. Pierre, Canada francese, 1850. Un uomo (Kusturica) è condannato a morte per aver ucciso (ne è stato proprio costretto) un ubricao. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office L'amore che non muore ha incassato 1,2 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Isola di St. Pierre, Canada francese, 1850. Un uomo (Kusturica) è condannato a morte per aver ucciso (ne è stato proprio costretto) un ubricao. Sarà ghiogliottinato, solo che la ghigliottina, non c'è, e dovrà passare molto tempo perché arrivi. L'uomo viene affidato a un ufficiale. La comunità, a cominciare dalla mogie dell'ufficiale (Binoche) si rende conto dell'umanità del condannato. Tutti sperano in un perdono. Lento, corretto e curioso.
In piedi in una grande stanza, sullo sfondo luttuoso di alte tende scure, Madame La (Juliette Binoche) guarda verso l'esterno, in attesa. Così inizia L'amore che non muore, in originale La veuve de Saint-Pierre. La vedova, appunto, è il soprannome tradizionale della ghigliottina (talvolta gli uomini si compiacciono di celebrare le proprie nefandezze con un macabro senso del comico).
Non lasciatevi fuorviare dal titolo italiano: I’amore che non muore, di Patrice Leconte, lascia intravedere la possibilità del "polpettone", della storia passionale che spinge sul pedale delle lacrime. Non è così. Perché di amore si parla, ma di un amore strano, di un legame al limite, come quelli che hanno impregnato il miglior cinema di Truffaut. A essere colta da improvvisa passione - a metà dell'Ottocen [...] Vai alla recensione »