Molte sono le differenze tra il romanzo di Michael Crichton e l’adattamento di Kurt Wimmer per la versione cinematografica di Barry Levinson. Pur essendo state tutte accettate dallo stesso Crichton hanno suscitato più di una polemica tra il regista e i fans dello scrittore. Le principali sono le seguenti:
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Il nome di Norman. Nel film lo psicologo interpretato da Dustin Hoffman si chiama Norman Goodman mentre nel romanzo il suo nome è Norman Johnson.
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I componenti della squadra. Nel film i componenti della squadra destinata a scendere nelle profondità marine sono cinque. Nel romanzo sono sei. In aggiunta allo psicologo Norman, alla biochimica Beth, al matematico Harry, all’astrofisico Ted e ad Harold Barnes il gruppo nelle fasi iniziali ha un sesto componente, il biologo marino Arthur Levine, che soffre di caustrofobia e abbandona i compagni al momento di entrare nel minisottomarino destinato a portarli nelle profondità marine.
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La natura dell’astronave sommersa. Nel film i componenti del gruppo si avventurano nell’astronave ignari della sua natura e al momento dell’esplorazione scoprono inquietanti segni di presenza umana (un cadavere, un incarto contenente cibo e un recipiente per l’immondizia con una scritta bilingue in inglese e spagnolo). Nel romanzo la squadra conosce già la situazione perché una sonda robotizzata ha rimandato l’immagine di un pannello di controllo con scritte in inglese.
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Il ruolo di Barnes. Il film disegna l’inquietante “capitano” Barnes come un personaggio un po’ misterioso senza fornire troppe indicazioni su di lui e sul suo ruolo. Nel romanzo di Crichton, invece, Beth ne parla diffusamente con Norman e gli rivela che l’uomo è alle dipendenze del Pentagono e si occupa di acquisizione di nuovi armamenti.
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La Sfera. Nel film la Sfera ha un colore dorato, una consistenza liquida e non presenta alcuna possibile apertura. Nel romanzo essa è bruna, solida, con la superficie decorata da solchi che si rincorrono a formare un intricato e misterioso disegno e che nascondono una lieve deformazione della superficie stessa dietro la quale è occultata la porta per accedere all’interno.
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La relazione di Norman. Nel film Norman confessa di avere scritto il suo piano d’emergenza di fronte a un’eventuale invasione di extraterrestri su richiesta dell’amministrazione Bush. Nel romanzo la relazione gli viene commissionata dall’amministrazione Carter.
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La reazione di Harry. Nel film Harry quando esce dal profondo sonno che lo ha colpito dopo la sua uscita dalla Sfera è estremamente vitale, carico d’appetito ed esuberante. Nel romanzo invece al risveglio appare confuso, privo di memoria, in preda a un terribile mal di testa e invita tutti i componenti della squadra a tornare subito in superficie perché lì non sono sicuri.
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Il calamaro gigante. Nel film i protagonisti non incontrano mai il calamaro gigante, ma ne vedono la forma e la presenza attraverso il Sonar. Nel romanzo lo incontrano e sono obbligati a confrontarsi con lui in uno dei momenti più drammatici della storia.
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L’interno della Sfera Il film non mostra mai l’interno della sfera. Nel romanzo invece Crichton lo descrive come un luogo ricco di luci nel quale Norman incontra anche un’entità sconosciuta che gli risponde a enigmi.
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Harry e il calamaro. Nel romanzo non esiste alcun passaggio nel quale Harry rischia di soffocare quando scopre che sta mangiando un piatto di calamari così come non c’è traccia della scena nella quale Norman intuisce i poteri di Harry assistendo all’apparizione di un numero infinito di copie del libro “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne.
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Il volo della Sfera. Al termine del film la Sfera prende il volo, esce dal mare e sale fin nello spazio profondo. Nel romanzo questa situazione non esiste.
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