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Il quarto episodio della serie di Angelica deve superare un problema non da poco. Michèle Mercier è stanca e, dopo un incontro con l’autrice letteraria delle serie Anne Gorlon dichiara che non è più sua intenzione rivestire i panni dell’avventuriera. Quello che verrà spesso presentato in seguito come un colpo di scena funzionale alla promozione del film in realtà è un momento di crisi vera dell’attrice timorosa di restare per sempre prigioniera del personaggio della “Marchesa degli angeli”. I produttori Chavane e Cosne però si armano di grande pazienza e alla fine riescono a convincere la Mercier a firmare un contratto per altri due film con un cospicuo ritocco dei compensi, la possibilità di “mettere il becco” nella sceneggiatura e la certezza che il prossimo e quinto sarebbe stato l’episodio conclusivo della storia. Dal punto di vista squisitamente cinematografico in effetti ci si trova di fronte a un cambio di registro sostanziale. Il regista Borderie e i suoi sceneggiatori abbandonano per sempre la reggia di Versailles e le congiure di corte per portare le avventure di Angelica sulle coste della Sardegna. Il nuovo scenario diventa il Mar Mediterraneo e le avventure sposano i classici canoni delle storie di corsari e pirati, che Michèle Mercier conosce bene avendo girato nel 1961 La baia dei pirati di John Gilling. Il film esce nelle sale francesi il 27 ottobre 1967. Il pubblico non abbandona il personaggio e la produzione decide che anche il quinto e ultimo episodio si terrà ben lontano da Versailles.
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