Scanzonato e divertente assomma in sé una lunga serie di primogeniture. Innanzitutto è il primo western con Robert Woods poi è il primo lungometraggio di questo genere prodotto dai “mitici” Balcazar. Il personaggio di Robert Woods, pistolero laureato in legge con molto senso dell’ironia, anticipa di un anno alcune caratteristiche (non quella di essere laureato) del Ringo di Tessari interpretato da Giuliano Gemma. Fernando Sancho, strabordante e guascone al massimo livello, regala una gustosa anticipazione dei personaggi che faranno la fortuna di Bud Spencer. Sulla falsariga delle future evoluzioni in chiave comica alcune scazzottate e molti dialoghi, ricchi di spunti intelligentemente ironici. Per lungo tempo introvabile ha rischiato di finire in quel limbo misterioso nel quale si corrompe persino la sinossi. Tra gli sceneggiatori c’è Riccardo Continenza che racconta come all’epoca in cui venne girato il modello cui guardavono registi, soggettisti e sceneggiatori era il western classico hollywoodiano con un po’ di brio mediterraneo. Era una delle strade possibili ma pochi mesi dopo con Leone e Corbucci i codici di genere del western all’italiana verranno fissati su linee e suggestioni diverse. In ogni caso molti degli elementi di questo film saranno un riferimento per l’evoluzione finale in chiave comica e satirica del western all’italiana ed europeo in genere.
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