Sfera

Un film di Barry Levinson. Con Dustin Hoffman, Sharon Stone, Samuel L. Jackson, Peter Coyote, Queen Latifah.
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Titolo originale Sphere. Fantascienza, durata 133 min. - USA 1998. - Warner Bros Italia uscita venerdì 3 aprile 1998.
   
   
   
jedediah orne lunedì 7 marzo 2005
una lezione dal futuro Valutazione 3 stelle su cinque
80%
No
20%

Un film dalle belle premesse che è tenuto in piedi un po' dalla trama, un po' dagli (ottimi) attori: un'astronave di 300 anni fa trovata infondo al mare, che svela prima la sua vera natura (non è aliena ma una nave terrestre del futuro), poi il suo vero tesoro: una sfera in grado di materializzare i sogni di chi ci entra. Ed alla fine sogno e realtà si confondono: chi è entrato realmente nella sfera? Chi sta materializzando le proprie paure inconsce? Un'ottima prova di tutti gli attori, ma alla fine lo spettatore assetato di fantascienza rimarrà un po' deluso dal finale psicologico. L'intenzione vera dell'autore rimane comunque ben celata sotto la fuga finale della sfera: l'umanità non sarà mai pronta a ricevere un dono così grande, né oggi, né domani.

[+] la scienza e l'uomo (di brugni)
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gianni lucini sabato 22 ottobre 2011
differenze tra film e romanzo Valutazione 3 stelle su cinque
79%
No
21%

Molte sono le differenze tra il romanzo di Michael Crichton e l’adattamento di Kurt Wimmer per la versione cinematografica di Barry Levinson. Pur essendo state tutte accettate dallo stesso Crichton hanno suscitato più di una polemica tra il regista e i fans dello scrittore. Le principali sono le seguenti:

  • Il nome di Norman. Nel film lo psicologo interpretato da Dustin Hoffman si chiama Norman Goodman mentre nel romanzo il suo nome è Norman Johnson.
  • I componenti della squadra. Nel film i componenti della squadra destinata a scendere nelle profondità marine sono cinque. Nel romanzo sono sei. In aggiunta allo psicologo Norman, alla biochimica Beth, al matematico Harry, all’astrofisico Ted e ad Harold Barnes il gruppo nelle fasi iniziali ha un sesto componente, il biologo marino Arthur Levine, che soffre di caustrofobia e abbandona i compagni al momento di entrare nel minisottomarino destinato a portarli nelle profondità marine. [+]

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gianni lucini sabato 22 ottobre 2011
levinson, un coraggioso Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Va riconosciuto un certo coraggio a Barry Levinson. Il regista infatti si misura con uno dei più amati e appassionanti romanzi di Michael Crichton che, però, è anche quello meno “cinematografico” di tutti perché viaggia più all’interno dei personaggi che all’esterno. Non è facile portare sullo schermo un lavoro che affronta i limiti della specie umana, la sua fragilità psicologica, l’egoismo e l’impossibilità di gestire con equilibrio il proprio destino utilizzando i codici della fantascienza più classica. Due sono i rischi insiti nella trasposizione cinematografica di un lavoro simile. Il primo è l’eccessiva dilatazione degli effetti spettacolari per gratificare il grande pubblico con una inevitabile penalizzazione degli aspetti più affascinanti della narrazione di Crichton. [+]

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gianni lucini sabato 22 ottobre 2011
la maschera di hoffman Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Pur ingabbiato dalla necessità di rispettare i “codici” dei film di genere Dustin Hoffman viene lasciato libero dal suo vecchio amico ed estimatore Barry Levinson di utilizzare le sue tecniche sopraffine di caratterizzazione dei personaggi. Nel caso di Sfera, più che nei momenti di maggior tensione, l’attore diventa impareggiabile nelle sequenze nelle quali “lavora” a definire il contesto in cui si muovono i singoli protagonisti. La sua maschera, per esempio, è straordinaria quando confessa che la squadra con la quale il Governo degli Stati Uniti lo sta per spedire nelle profondità marine non ha alcuna logica. L’ha composta lui quando l’amministrazione Bush, appena insediata, gli ha chiesto una relazione su un’eventuale invasione di extraterrestri e ci ha infilato gente scelta a caso sulla base delle sue conoscenze o di qualche lettura superficiale convinto che si trattasse di un’ipotesi impossibile. [+]

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dreamtheater87 lunedì 14 novembre 2011
l'introspezione claustrofobica di sfera Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

In totale contrasto con quello già letto, sfera di Levinson descrive alla perfezione il genere claustrofobico horror con un'introspezione degna del romanzo di Crichton. La felicità della scoperta scientifica presto si trasforma in incubo dove qualsiasi sogno si tramuta in relatà e dove gli amici diventano nemici pronti a tutto per salvarsi. Neanche la ragione sembra prevalere addentrandosi nei meandri della mente umana, dove tutte le paure e le angosce vengono a galla, portando con se le insicurezze e mostrando il lato più nudo dei protagonisti che si ritrovano faccia a faccia con i propri incubi. Un laboratorio subaqueo, freddo e metallico, è l'unico spazio dove cercare riparo dal buio oceanico e dagli avvenimenti inquietanti che minano lentamente la solidità psicologica di tutti. [+]

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giorpost venerdì 13 novembre 2015
una sfera di luce che non fa quadrare il cerchio Valutazione 2 stelle su cinque
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No
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Alla sua prima esperienza con il cinema di fantascienza, nel 1998 Barry Levinson sforna il cupo e claustrofobico semi-colossal Sfera (USA), adattando alle esigenze di copione l' omonimo romanzo di Crichton presentandosi al pubblico con un cast di alto livello capitanato dal veterano Dustin Hoffman più, al suo fianco, star del calibro di Samuel L. Jackson (onnipresente grazie al successo di Pulp Fiction) e Sharon Stone.

Il discreto incipt ci mostra una flotta di navi americane nel mezzo dell' oceano Pacifico intenta a proteggere un' area nella quale, a 300 metri di profondità, è stata scoperta una gigantesca astronave ritenuta di origini extraterrestri. [+]

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elgatoloco martedì 10 novembre 2015
in sostanza fedele al libro di crichton Valutazione 0 stelle su cinque
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"Sphere"è dello scrittore di formazione scientifica(era medico)Michael Crichton e ciò spiega il gioco iniziale dal quale parte anche il film di Levinson: la relazione dello psicologo(Dustin Hoffman, sempre eccelso)su possibili reazioni ad un(eventuale)incontro con entità aliene.  UN malinteso, in quanto la relazione viene presa sul serio e per buona, ma il suo autore confessa di aver usato, come punti di partenza,  testi di scienziati come Asimov e Clarke, ma anche di autori come Rod Serling, puro autore"fantastico", quello di"The Twilight Zone"("ai confini della realtà"), il che spiega tutto il gioco tra "realtà"e"immaginazione"o come di immaginazioni che si materializzano su cui si basa il film, che non ha escapismi"d'azione"e di particolare suspense(solo quella necessaria, vien da dire. [+]

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shiningeyes venerdì 29 marzo 2013
buono, anche se ha troppi riferimenti. Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Un film ben fatto e diretto, nella quale comunque, i rimandi di altri film più altisonanti si vedono un po' troppo, cancellando qualsiasi originalità. Anche se ci sono delle particolarità e piccolezze che fanno la differenza in modo positivo. Nonostante i poco nascosti citazionismi (“The Abyss” e “Solaris”), la pellicola sa creare una tensione niente male e sa anche ispirare molta curiosità in una trama tutt'altro che nuova e adattata poco bene dal libro omonimo di Michael Crichton. Merito anche di una valida scenografia che rende perfettamente l'idea di prigionia e bellezza del mondo marino, nel quale l'occhio di Levinson è abile a catturarne l'essenza ed estetica. Peccato per la sceneggiatura, che nella sua banalità non rende giustizia ad un grande scrittore come Crichton, autore mai banale, sempre pronto a metterti un buon carico di suspence nei suoi romanzi. [+]

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dezio mercoledì 3 luglio 2013
una sfera che non rotola lontano Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

 Il film «Sfera» si basa sull'ononimo romanzo di Michael Crichton, lo stesso scrittore che ci ha regalato Jurassic Park. Barry Levinson, alla regia, ci trascina in una claustrofobica avventura sul fondo del mare, infarcita di tecnologie dal futuro, sfere aliene e poteri mentali.

Per poter «spaccare lo schermo» un film di questo tipo ha bisogno di una buona dose di suspance, una trama fantascientifica che regga, un buon intreccio tra i personaggi principali. Bene, la suspance c'è, ma la lista di pregi si esaurisce pressapoco qui. Il problema principale di questo lungometraggio è l'eccessiva sensazione di "già visto" che ci pervade per tutte le 2 ore di lunghezza. [+]

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