Titolo originale | Heung Gong jai jo |
Anno | 1997 |
Genere | Commedia drammatica |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Fruit Chan |
Attori | Sam Lee, Neiky Hui-Chi, Wenders Li, Amy Tam Ka-Chuen, Carol Lam Kit-Fong Doris Yan-Wah, Siu Chung Mok, Chan Tat-Yee, Wu Wai-Chung, Chan Sang, Kelvin Chung, Ah Ting, Jessica, Ah Wai, B. Chai Ho, Ben (III), Adam Chung-Tai Chan, Mrs. Chan, An Chi-Man, Kan Chi-Tak, Leung Chin, Do-Ba, Man Kit, Cheuk-Fai Kwan, Ricky Lau (II), Wai-Lung Lau, Kwok-Sing Law, Koon-Lung Lee, Mrs. Leung, Kwok-Leung Mak, Ka-Man Tam, Chong Ting-Lung, Yin-Lung Tsui, Wendy, Gam-Ming Wong. |
Tag | Da vedere 1997 |
MYmonetro | 3,63 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 ottobre 2020
Secondo film di Fruit Chan girato con attori non professionisti, è stato successivamente distribuito grazie al produttore Andy Lau. In Italia al Box Office Made in Hong Kong ha incassato 2,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Autumn Moon, Ping e Sylvester sono tre ragazzi difficili delle case popolari di Hong Kong: il primo è un mezzo delinquente abbandonato dal padre, la seconda ha una madre piena di debiti ed è affetta da un tumore che si diffonde rapidamente; Sylvester, invece, ha un ritardo mentale che lo rende sistematicamente lo zimbello dei bulli del quartiere. Moon diventa il capo di questo terzetto accomunato dall'insoddisfazione: quando i tre vengono in possesso della lettera scritta da una ragazza prima di suicidarsi, i loro destini cambiano irreversibilmente.
Molti hanno provato a raccontare il disagio delle periferie e molti hanno provato a raccontare la paura dell'handover, con il ritorno di Hong Kong alla Cina: nessuno è riuscito a farlo come Fruit Chan.
Girato con avanzi di pellicola provenienti da altri set, attori presi dalla strada e un budget minuscolo, Made in Hong Kong rappresenta lo stato dell'arte del cinema indipendente laddove questo neanche esisteva. Realista per come osserva la miseria oltre l'indigenza di chi vive all'ombra della metropoli e insieme romanzesco per come reinventa personaggi e intrecci in un ambiente caotico e privo di punti di riferimento, Fruit Chan sciocca il mondo per le sue immagini esplosive e per l'urgenza narrativa che le guida. C'è qualcosa di profondamente punk nelle mise di Moon e nel suo atteggiamento iconoclasta, così come nell'incompiutezza della sua "rivoluzione".
C'è più Taxi Driver che A Better Tomorrow nel DNA di Made in Hong Kong: la parabola del gangster movie giovanilista stile Young and Dangerous, che trasforma il killer mafioso in un teen idol, viene sovvertita, privata di ogni edulcorazione e trasformata in rabbia sociale anarcoide, mentre su tutto aleggia la sensazione di quel che i Sex Pistols avevano sintetizzato con le parole "No Future". E le apparizioni di Susan, la ragazza suicida, in un affascinante flashback bluastro e spettrale, rafforzano la sensazione di un momento di trapasso collettivo incombente. Hong Kong sta per cessare di esistere prima di aver compreso realmente la propria identità: le risposte che non ha ottenuto in lunghi anni, prova a estorcerle in un raptus di furia autodistruttiva. Il discorso di Mao dell'epilogo suona come il più amaro degli epitaffi per una breve, contraddittoria e creativa stagione di libertà.
MADE IN HONG KONG disponibile in DVD o BluRay |
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