Titolo originale | It Runs the Family |
Anno | 1994 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Bob Clark (II) |
Attori | Charles Grodin, Kieran Culkin, Mary Steenburgen, Christian Culkin, Al Mancini, Troy Evans Roy Brocksmith, Glenn Shadix, Dick O'Neill, Wayne Grace, Tedde Moore, Whitby Hertford. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 23 luglio 2012
Lotta di giovani gang alla conquista di un posto nel mondo.
CONSIGLIATO SÌ
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La scuola sta per terminare ma Ralphie, il fratello più grande della famiglia Parker, è determinato a trovare la trottola da combattimento più temibile che sconfigga, una volta per tutte, quella del bulletto della zona. La ricerca lo condurrà nei bassifondi della cittadina dove abita e persino all'Esposizione Universale di Chicago, dove ne acquisterà un esemplare davvero unico. Nel frattempo, la madre spera di completare un servizio di porcellane firmato dalle star del Cinema e il padre di andare a pesca con gli amici oltre ad escogitare scherzi malefici ai chiassosi vicini, i Bumpus.
Sequel di A Christmas Story, Una lunga pazza estate narra le avventure della famiglia Parker, tratte, come per il primo titolo, dai racconti semi-autobiografici di Jean Shepherd, raccolti in "In God We Trust" e in "All Others Pay Cash".
Regista di una trentina di titoli, il nome di Bob Clark, scomparso prematuramente nel 2007, è legato principalmente a commedie (anche se ha esordito con horror) e, in particolare, al cult, Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni!.
Una lunga pazza estate, sin dalle prime inquadrature ha i toni nostalgici del resoconto estivo, del ricordo di un periodo particolarmente felice, quasi si trattasse di un diario o delle pagine di un album di fotografie da sfogliare, narrate in voce off da Ralphie, ormai adulto. È in quel "c'era una volta" che la narrazione e le azioni prendono il via, illuminandosi dei colori di un tempo imprecisato, anche se, alcuni indizi temporali sembrano rimandare agli anni Trenta, a Hammond, nell'Indiana. Un'America ferita dalla Grande Depressione, un Paese che si risolleva ma che ancora fatica economicamente, come accade ai genitori di un amico del protagonista, costretti ad abbandonare la propria abitazione. Anche se poi, l'esplicito omaggio all'universo di Sergio Leone, in particolare a Il buono, il brutto, il cattivo, sembra volutamente confondere e intrecciare tempi e luoghi. Nel seguire le vicissitudini dell'impavido giovane, intento a battersi per i propri diritti, il film affronta anche il tema della crescita, del rapporto tra figli e genitori, del bisogno dei primi del riconoscimento e apprezzamento da parte dei secondi.
Azzeccata la scelta per il piccolo Ralphie di Kieran Culkin, il cui debutto nella settima arte è stato al fianco del fratello maggiore, Macaulay, in Mamma, ho perso l'aereo, nei panni del cugino di Kevin.