Titolo originale | Things change |
Anno | 1988 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 101 minuti |
Regia di | David Mamet |
Attori | Joe Mantegna, Don Ameche, Robert Prosky, Ricky Jay, William H. Macy J.T. Walsh, Jack Wallace, Lionel Smith, Paul Butler, Clark Gregg, Felicity Huffman, Scott Zigler, Mike Nussbaum, Théo Cohan, Patrick O'Neill, J.J. Johnston, Dan Conway, Willo Hausman, Gail Silver, Len Hodera, Josh Conescu, Adam Bitterman, Jack Merrill, William Novelli, Kenny Lilliebriclge, Chuck Stransky, Jordan Lage, Steven Goldstein, Sarah Potok, Robert Bella, Robert Ostrovsky, Melissa Bruder, Jonathan Katz, Mary B. McCann, Patricia Wolff, G. Roy Levin, Andy Potok, Allen Soule, Burton Zahler, Derek R. Hill, Jamie Donovan, Sarah Eckhardt, Karen Kohlhaas, Vincent Guastaferro, Christopher Kaldor, Natalija Nogulich, Val Clemmer, John Cardinale, Bill Bagwell, Howard Rosenstone, Jerry Graff, Dick Cusack. |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Un vecchio lustrascarpe accetta, dietro compenso, di addossarsi la responsabilità di un delitto commesso da un boss mafioso di Chicago. Nei giorni che precedono l'arresto il vecchio si gode la vita sotto la sorveglianza di un giovane gangster. I due finiranno per solidarizzare contro il boss. Deliziosa commedia di Mamet che offre un'eccellente occasione interpretativa per Don Ameche (coronata dal premio per l'interpretazione a Venezia).
Gino (Don Ameche), il simpatico lustrascarpe di origine italiana protagonista del film Le cose cambiano di David Mamet si trova all’improvviso catapultato in una storia più grande di lui. Una fortuita somiglianza con un pezzo grosso della mafia di Chicago, ricercato per omicidio, induce la potente organizzazione criminale a proporgli un patto: in cambio del sogno di tutta la sua vita, una barca da [...] Vai alla recensione »
Le casa dei giochi (1987), esordio alla regia cinematografica di David Mamet, era una discesa sconcertante e ironica nei «luoghi oscuri» dell’anima. Margaret, la protagonista, si liberava della rispettabilità coatta, della rigidità esistenziale, della “corazza” del suo mestiere di psicoanalista. Crollava la sua difesa autistica nei confronti dell’”inferno desiderante” da cui s’era fino ad allora sentita [...] Vai alla recensione »